giovedì 14 marzo 2013

AMMANCO IN COMUNITÀ MONTANA. UN PD COL FIATO GROSSO DOPO LE RANDELLATE GRILLINE

di FELICE DE MATTEIS

Malumori in Montagna e qualche puntualizzazione sulle dichiarazioni di Marco Niccolai, segretario provinciale del Pd Due parole su Luisa Soldati e Giuseppe Montagna

SAN MARCELLO-MONTAGNA. I riverberi delle randellate grilline, anche sulla Montagna Pistoiese, mettono in crisi pure i pubblici esercizi.
In San Marcello si vocifera e si sghignazza sulle voci che danno come “avventore desaparecido” alla Baccarini l’emigrato nella piana Adamo Bugelli, perché in quel Circolo/bar da lui frequentato, gli avventori, apposta, gli dicono di avere votato Grillo! Anche se non è magari vero; tanto basta per farlo arrabbiare e fargli cambiare bar! Contrordine, compagno Bugelli, Grillo va letto illo (= Bersani)! Torna pure alla Baccarini!
Un altro, rimasto inebetito dai risultati elettorali, almeno a guardare ciò che scrive, è il Segretario Provinciale del Pd, il quale, con acconcio ed esauriente comunicato, scopre che la verità sulle ruberie in Comunità Montana è oggetto di indagine dei magistrati della Procura e della Corte dei Conti, mentre l’indagine amministrativa è egregiamente condotta dal Presidente della Provincia (vedi).

Nessuno gli ha suggerito di aggiungere la “responsabilità politica”: quella (la responsabilità politica) “cosa loro fu” per più di trenta anni e poiché la famosa supremazia morale che una certa sinistra vanta a parole e disattende nei fatti, è lì, sotto gli occhi di tutti i normalmente pensanti, come dato oggettivo e inoppugnabile, beh, sembra dire il Nostro, soprassediamo e facciamo finta di nulla.
È un comportamento troppo comodo, troppo facile, troppo offensivo nei riguardi di quella superiore moralità che indebitamente si vuole ostentare e che non è prerogativa di una parte politica ma dei singoli cittadini e del loro variegato pensare.
Un pensare che ci porta a considerare che dopo quasi due anni di martellante scrivere su questo blog, da parte di più persone, gli unici politici che hanno avuto il coraggio civico di interloquire si chiamano Luisa Soldati e Giuseppe Montagna.
E questi Signori, raffrontandosi con noi, hanno anche parlato con i lettori di questo blog che in Montagna, piaccia o no, superano anche qualche quotidiano locale.
Sig. Niccolai, segretario provinciale del Pd, lo ha scoperto ora internet e Quarrata/news? O forse anche il segretario provinciale, inviando il suo comunicato che il blog ha volentieri e subito pubblicato, sconfessa qualcuno dei suoi peones di montagna che si sono messi a divulgare l’ordine: «Non leggete Quarrata/news, è un blog fascista»?
Marco Niccolai
Ci faccia una cortesia – lo diciamo anche per lei e la sua parte – neutralizzi questo/i beota/i chiarendo a lui/a loro che le posizioni personali di chiunque scrive su questo blog non sfociano né sono mai sfociate in propaganda di parte.
Lo testimonia la varietà di coloro che su questo blog scrivono e che hanno alle spalle i più diversi percorsi politici personali.
In quanto a lei, segretario provinciale del Pd, ci rassicuri dicendo che all’interno del suo partito è in atto una verifica sulle “responsabilità politiche” di coloro che, avendo amministrato la Comunità Montana, nei decenni, ripetutamente e ai massimi livelli, hanno di fatto consentito questo scempio.
Questo la gente di Montagna – quella che ha firmato l’appello dei 1.500 – spera che lei voglia aggiungere al suo comunicato, voce ufficiale del Pd provinciale: perché sarebbe bello ed anche giusto.
Nessun tribunale del popolo è mai stato innalzato, ma la chiarezza sì, la verità, sì, il ricambio di persone incompetenti o furbe con altre, valide ed efficienti, sì: tutto questo è stato chiesto e continuerà ad essere chiesto, a dispetto di tutto e di tutti.
È chiedere troppo anche per certi compagni che parlano di fascismo forse solo perché, se arriva un vero terremoto, temono di perdere poltroncine e prebende?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 14 marzo 2013 | 17:56 - © Quarrata/news]

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