di GRILLO PARLANTE
Nessuno – neppure Gambetta Vianna – ci illustra i benefici del Comune Unico
a 4 in luogo di quello a 3 (Abetone, Cutigliano e Piteglio) ma c’è chi di corsa
vuole arrivare al referendum…
MONTAGNA. «Se tutto va bene, a
settembre avremo il referendum per il comune unico che, se vincerà il “sì”,
vedrà le prime storiche elezioni per Montagna Pistoiese già nel 2014».
È quanto annuncia il capogruppo di Più
Toscana in Regione, il pistoiese Antonio Gambetta Vianna, che ieri (13 marzo
2012) ha presentato la proposta di legge regionale “per l’istituzione del
Comune Montagna Pistoiese mediante fusione dei Comuni Abetone, Cutigliano,
Piteglio e San Marcello Pistoiese”.
«L’intenzione – spiega il leader di Più
Toscana in Palazzo Panciatichi – è quella di arrivare a maggio al voto in aula
sull’indizione del referendum, per poi chiamare alle urne i cittadini della
Montagna Pistoiese a settembre. La commissione ha deciso che concederà una
corsia preferenziale a questa proposta di legge».
Questo comunicato, pubblicato sulla stampa
, ha destato molta sorpresa sulla montagna pistoiese presentato dal gruppo
consiliare “Più Toscana” capeggiato da Antonio Gambetta Vianna etichettato come
il manzoniano “Carneade, chi era costui” proprio perché del tutto sconosciuto
da queste parti anche se votato come Lega Toscana nelle ultime regionali
spazzata via quasi del tutto nelle recenti politiche.
L’improvvisa accelerazione verso un
referendum “bloccato” trova invero uno scarso appoggio nel Sindaco di Piteglio,
netta opposizione di quello di Abetone mentre il Sindaco Cormio ed il Pd che l’ha
espresso si sono messi alla finestra. Difforme il comportamento del Sindaco di
Cutigliano che rimangiandosi uno specifico impegno assunto nella campagna
elettorale non ancora destatosi dal dimezzamento dei voti subiti dal quel
centro destra (An, Lega e Pdl) che per averlo eletto ora assiste sgomento al
dilapidamento della sua forza elettorale.
Chi gongola del grande spostamento dei voti ricevuti in montagna e
provenienti dai delusi di An, Lega, Pdl e Pd sono i “grillini” di cui al
momento non si conoscono gli orientamenti riguardo l’ipotizzato Comune Unico.
Ma allora – così stando le cose – chi , oltre a Carluccio Ceccarelli, Valerio Sichi, Roberto Barontini ed i
loro accoliti che, in luogo di sciogliere il nodo dei benefici apportati dalla
scelta del Comune Unico a tre e a quattro, vuol accelerare una decisione al
buio? Cosa si nasconde sotto la coperta? Il desiderio – come qualcuno afferma – di salvarsi il popò
quando la Magistratura affrontando le problematiche dell’ammanco alla Comunità
Montana porterà alla luce la totale incapacità, se non peggio, di molti
pseudo-amministratori alcuni dei quali (Giandonati e Gualtierotti) addirittura
chiamati a rifondere i danni?
E Oreste Giurlani, il potente presidente dell’Uncem e riciclatore di ex Sindaci,
non sente lui il dovere di venire in montagna a spiegare i benefici tra la
scelta da lui effettuata con il Comune Unico di Fabbriche di Vergemoli (meno di
1000 abitanti) ed il Comunone Dynamone che qualcuno vuole far nascere
incorporando anche San Marcello Pistoiese?
Ma ha proprio ragione chi afferma che con questa Unione la Montagna
pistoiese acquisirebbe maggior peso politico? Non rammenta proprio che un peso
del genere è stato così malamente espresso da una classe dirigente in gran
parte composta da persone reticenti, da inossidabili incapaci che ne hanno
determinato lo sconquasso? Ed è proprio convinto di dover rimettere sulla
poltrona questi ambiziosi signori?
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[Venerdì 15 marzo 2013 | 11:27 - © Quarrata/news]
Caro Grillo Parlante, sarà difficile capire chi e soprattutto cosa anima le persone che stanno portando avanti una battaglia inutile!
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