Un’emblematica storia di maledizioni e
malauguri su facebook
AGLIANA. Di questa cittadina democratica ci siamo già occupati
abbondantemente per cercare di fare luce su una Misericordia tutt’altro che trasparente
– anche se riceve attestati di grande stima dalle autorità locali, sia civili
che militari. E per Misericordia, sia chiaro, non intendiamo dire volontari,
vittime anch’essi, spesso e volentieri, di chi comanda con l’arroganza dell’ambizione
e con spregio della trasparenza.
Stamattina torniamo a parlare della
ridente cittadina dell’Eleanna, del fu Magnanensi e degli altri in fila, fino a
raggiungere un caro amico, il prof. Risaliti, di cui – però – conservo ancora
stima e buon ricordo, perché, sotto di lui come Sindaco, Agliana fioriva e non
era, per certi aspetti, vizza come oggi.
A quell’epoca il comunismo era
comunismo, i democristiani erano i democristiani, i preti erano preti: poi
venne la Seconda Repubblica della rimoralizzazione, e le cose si confusero un
po’ troppo. Tanto che i democristiani entrarono nei comunisti, i comunisti (non
pochi) passarono a Berlusca: e giù per la china, con mescoloni e mescolanze
ibride che hanno portato anche a una certa morale negativa e – permettete –
discutibile, discutibilissima, bastobanile, bastonabilissima (direbbe il
Manzoni).
Ed è di questo che vogliamo parlarvi,
stamattina.
Di una signora gentile di Agliana che,
sulla parte pubblica del suo facebook (il gran casino sociale del terzo
millennio), ha postato un “fine commento” con cui manda a fancúlo un
personaggio che le sta sui coglioni: l’espressione sembra perfettamente consona
alla gentile signora, che si lamenta evidentemente per torto ricevuto (da
parte di chi? Di un ganzo? Di un amico? Di un familiare? O chi altro…?).
Ma questo essere così delicato e
floreale, questa cosiddetta “altra metà del cielo”, lieve come un angelo del
Botticelli sceso di cielo in terra a miracol mostrare, non si limita a
fare la grillina con un classico vaffa: aggiunge di augurare al misterioso
“essere immondo” che la disgusta, ogni male – e si capisce anche fisico.
È, ovviamente, la sua, una cultura dell’anonimo
del tutto degna di una Mala
hora márqueziana.
Ma l’aspetto più significativo e
rilevante – consentitecelo – è un
altro: al malaugurio offensivo esplicitato, pur senza nome, ma in maniera (se esaminate
le parole) psicologicamente aggressiva e violenta, si accodano, nei famosi «Mi piace» di facebook, altre
tre gentili signore aglianesi, di cui oscuriamo, per pietà, il dato sensibile
nonostante si trovi su un profilo pubblico di facebook e, quindi, come se esse
fossero in piazza della chiesa dopo una messa e un’omelia domenicale.
Una di queste signore ha 4 amici in
comune e una ne ha 8 con la sobria proprietaria delle maledizioni:
insomma se – come dice il proverbio – due donne e un gatto fecero una fiera,
immaginatevi cosa possano aver fatto quattro gentili dame con relative
ramificazioni di amicizie in quel troiaio che è, appunto, facebook.
Ma non è ancora finita. No!
La prima delle Signore Mipiace
sembra, purtroppo, essere – se l’apparenza è anche sostanza e il suo nome non è un
inganno mediatico – un medico di base: insomma una professionista della
salute che, soprattutto, ha giurato di salvarle, le vite di coloro che gliele
mettono in mano; e non certo di far la professione istigando altri all’odio,
alla maledizione e al malaugurio. O forse, con questo, starebbe solo cercando…
lavoro?
Può bastare così? O dobbiamo aggiungere
che questa storia molto probabilmente finirà all’Ordine dei Medici e alla
Caserma dei Carabinieri sotto la vigile attenzione del luogotenente Cataldo?
Del resto certe premesse possono
portare anche a certe conseguenze. A Agliana – per esempio – il Sindaco non paga la tassa di pubblicità e tutti zitti;
il Comandante dei Vigili sembrerebbe occupare il posto di un altro e tutti
zitti; la Polizia Municipale adopera sistemi da Far West e soprattutto rigidi
con alcuno e ‘distratti’ con altri (le bistecche in piazza, le feste per le vie…!)
e tutti zitti; certi correttori morali della Misericordia non correggono un bel
niente perché loro, alla morale, dichiarano di non crederci: e, ancora una
volta, tutti zitti e va bene così.
Che dobbiamo aspettarci, allora? Ognuno
fa vedere quel che può e quel che ha, disse il signore inglese educatissimo
che rispondeva all’italiano maleducato che gli faceva le corna ad ogni sorpasso,
mentre lui, il gentlemen, gli sventolava cortesemente dietro il fazzoletto
candido del taschino della giacca.
Shabbàt shalòm (pace del sabato, in ebraico), Agliana!
O sarà meglio dire salamalèkum,
dato che qui pare che le simpatie vadano più marcatamente… all’altro versante?
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 11 gennaio 2014 | 09:38 - © Quarrata/news]
ASPETTA E SPERA… diceva una canzone quando ero ragazzino…
RispondiEliminaNel comune di Agliana, il cittadino è ignorato, il giornalista è ignorato.
Il difensore civico è nello statuto comunale di Agliana, la nostra Costituzione, aspetta da anni che venga nominato.
Che, deve fare il cittadino, oltre che pagare, per avere i suoi “DIRITTI”
Deve ricorrere al difensore civico della provincia?
Ancora, dal 21 ottobre 2013 aspetta( diritto accesso legge N° 33 del 14 marzo 2013, siamo abbondantemente fuori dai termini di legge.
Un’altra mia richiesta, ricevuta a tempo scaduto, pone in dubbio il mio diritto di cittadino e di giornalista, ecco il testo:
“ Egregio Sig. Porciatti,
di seguito alla Sua richiesta, Le comunichiamo che nella Via San Michele nell'anno 2012 sono state elevate n. 26 sanzioni, mentre nell'anno 2013 ne sono state elevate, al momento n. 30.
Si rappresenta tuttavia che, per l'esercizio del diritto di accesso il soggetto privato deve dimostrare di avere “...un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso;...” e che, al riguardo è allo studio da parte di questi uffici, l'approfondimento in ordine alla legittimazione e estensione del diritto d'accesso ex legge 241/1990 al fine di un corretto adempimento di quanto dalla stessa legge prescritto.
Distinti saluti
Agliana, 05/11/2013
Il Responsabile UOC n. 1 - Dott.ssa Elena Santoro
Il Comandante PM - Dott. Andrea Alessandro Nesti “
Si risponde di voler approfondire il mio diritto con una vecchia legge del 1990.
Non devono approfondire, debbono rispondere.
Altre lamentele dal giornale Quarrata News, invito tutti a leggere:
http://quarratanews.blogspot.it/2014/01/agliana-o-quando-una-certa-cultura-e.html
Pier Vittorio Porciatti