domenica 3 giugno 2012

LOTTO PIÙ. MA QUESTO È DAVVERO UN PAESE?


di Luigi Scardigli

Nel nostro Paese, sempre meno Bel, ci sono 28 milioni di italiani che avvertono, considerevolmente, la crisi.
E visto che soluzioni, all’orizzonte, non sembrano intravedersene, lo Stato tiene vivo almeno il sogno, la speranza, che, come noto, è sempre stata e sempre rimarrà ultima dea.
Come? Con le scommesse, ma non quelle sporche, che hanno bisogno di scorrettezze, illegalità, combine, truffe, ma con il vecchio Lotto. Devono aver pensato che le slot machine e gli innumerevoli gratta e vinci che adornano, irresistibilmente, ogni punto vendita, non bastino più e che per lusingare la terza età occorra far leva sul gioco con i quali, i pensionati, son cresciuti, o meglio, invecchiati.

Si chiama Lotto più – non garantisco nulla sulla correttezza del nome. Le scommesse oscillano da i 3 ai 5 euro. Non cambiano le regole del Lotto, ma le vincite, che possono arrivare fino al 90% in più rispetto ad una giocata di pari importo con il vecchio sistema.
Speriamo che la prima vincita, milionaria, tocchi a uno dei 28 milioni di italiani che se la passano maluccio e anche se i restanti 27 milioni e 999 mila 999 italiani resteranno a secco, anzi peggio, casomai decidendo di togliersi la vita o inseriti nel piano di recupero di centri di dipendenze (il 40% della popolazione residente nella Comunità Incontro di Pistoia soffre di dipendenza da gioco), l’importante è che il miracolo, che serve a crederci ancora, si sia avverato.
Al termine della pubblicità del nuovo gioco, si raccomanda di scommettere con moderazione e si ricorda che i minorenni non possono partecipare.
Per loro, il sogno, è ancora un lavoro.
Tanto cresceranno e anche a loro, non resterà che tentare la fortuna!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 3 giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]

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