di Luigi
Scardigli
PISTOIA. In gergo surfistico si chiama point break, punto di rottura ed è lo spunto che ha suggerito, nel
1991, a Kathryn Bigelow, quel meraviglioso film che racconta la storia di
quattro malviventi (con un giovanissimo Keanu Reeves) che per anni compiono
rapine in banca a mano armata camuffandosi con delle maschere che rappresentano
i volti di altrettanti presidenti degli Stati Uniti d’America: Johnson, Nixon,
Reagan e Carter.
Non è del film, comunque, che voglio parlarvi – anche se non
perdo l’occasione di raccomandarvene la visione –, ma del punto di rottura in senso lato, senza specificare di cosa, tanto è
chiaro, quello al quale la stragrande maggioranza della popolazione è in
procinto di arrivare.
A Pistoia, l’ultima guerra, è quella che sta vedendo sui due
fronti opposti il Comune, da una parte, e le famiglie dei giovanissimi scolari
dall’altra, nuclei umani questi ai quali l’importo del nuovo ticket pranzo
(6,50 euro) fissato dall’équipe di Bertinelli non è andato proprio giù.
Ma la protesta non si limiterà, a quanto ho avuto modo di
apprendere cavalcando l’onda dei dissapori, nelle solite inutili lagnanze e
improperi. Alcune famiglie stanno già organizzando riunioni carbonare, premesse clandestine che dovrebbero poi originare una protesta vera e
propria, articolata e chirurgica: rifiuto di pagare l’esosa quota, garantendo,
comunque, il pasto ai propri piccoli che saranno muniti delle vecchie
scodelline termiche dove dentro troveranno albergo minestrine, cotolette alla
milanese e qualche altra leccornia non ingombrante ma sufficientemente
nutriente e proteica.
L’autunno caldo, insomma, pare iniziare in anticipo, quest’anno!
Ma l’ultima notizia – se non si è
capito male – è che la Giunta ci ripenserà. Sembra che così sia stato detto nel
consiglio comunale chiusosi un’ora fa.
Q/n
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[Lunedì 17 settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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