di Lorenzo Cristofani
PISTOIA. Le cronache locali
hanno riportato, nei giorni scorsi e con una punta di allarmismo, la notizia
della prossima e probabile pedonalizzazione di via Filippo Pacini, la strada
che inizia dall’Ospedale del Ceppo e corre a 50 metri da piazza del Duomo.
Quale migliore occasione, allora, per valorizzare a pieno il centro storico?
Valorizzare
il fregio robbiano dove tanti turisti, sempre più presenti a Pistoia, arrivano
da tutto il mondo. Arrivano ovviamente a piedi. E non a caso le zone pedonali,
come via Cavour, via Cino, via Buozzi pullulano di pedoni, famiglie e bambini,
cosa che invece non avviene in via Pacini. Del resto è irragionevole che sotto
piazza del Duomo transitino le auto come in un’autostrada: ci si era arrivati
già nel 1991 se non prima, come testimonia l’ottima pubblicazione del Comune di
Pistoia qui nell’immagine.
«Lo spazio non edificato
del pomerio, e il corso dell’antico fossato antemurale, che era anche l’antico
alveo della Brana sul quale insistevano la maggior parte degli opifici
idraulici, è divenuto per il piano del traffico, un affollatissimo asse di
attraversamento della città nella direzione nord-sud…» (Alessandro Andreini).
In effetti
c’è poco da obiettare: il tessuto urbano del centro non venne concepito per la
società odierna delle due o tre auto a famiglia, fu invece costruito a misura d’uomo
e di cavallo – si noti la presenza di pedoni e la qualità della vita percepibile
dalla storica immagine ! –, tanto che ancora a
metà del ‘700 circolavano non meno di trenta carrozze. Pertanto o si stabilisce
di radere al suolo tutto l’edificato del nucleo antico e ricostruire tenendo
conto delle mutate necessità di spazi auto, oppure si cerca di adattare le
esigenze di mobilità – di persone e cose – allo spazio esistente.
Storicamente
le pedonalizzazioni aumentano il numero di fruitori della città: esemplare il
recente caso di Milano dove, dopo due settimane di proteste, anche i
commercianti hanno apprezzato e dichiarato il buon esito della scelta. I
problemi del commercio nel centro storico di Pistoia vanno individuati altrove,
non certo nelle difficoltà di raggiungerlo: queste, verosimilmente, verranno
superate, magari con la creazione di parcheggi nell’area Pupilli e sul retro
del Seminario e la rimodulazione del trasporto pubblico.
I problemi
al commercio nel centro storico li ha creati quello che è ritenuto, per
manifesti e oggettivi elementi, il peggior amministratore della storia
cittadina, Renzo Berti, a cui si devono: il centro commerciale naturale di
Viale Adua, il centro commerciale di Panorama con le prossime aperture nell’area
Pallavicini e la creazione di ulteriori ed eccessivi spazi commerciali in
quella colata di cemento che sarà l’ex Breda. Profili sui quali non si sono mai
levate forti voci di protesta.
Cliccare
sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica
16 settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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