domenica 16 settembre 2012

MENO ALLARMISMO SU VIA PACINI ‘PEDONALIZZATA’

di Lorenzo Cristofani

PISTOIA. Le cronache locali hanno riportato, nei giorni scorsi e con una punta di allarmismo, la notizia della prossima e probabile pedonalizzazione di via Filippo Pacini, la strada che inizia dall’Ospedale del Ceppo e corre a 50 metri da piazza del Duomo. Quale migliore occasione, allora, per valorizzare a pieno il centro storico?

Valorizzare il fregio robbiano dove tanti turisti, sempre più presenti a Pistoia, arrivano da tutto il mondo. Arrivano ovviamente a piedi. E non a caso le zone pedonali, come via Cavour, via Cino, via Buozzi pullulano di pedoni, famiglie e bambini, cosa che invece non avviene in via Pacini. Del resto è irragionevole che sotto piazza del Duomo transitino le auto come in un’autostrada: ci si era arrivati già nel 1991 se non prima, come testimonia l’ottima pubblicazione del Comune di Pistoia qui nell’immagine.
«Lo spazio non edificato del pomerio, e il corso dell’antico fossato antemurale, che era anche l’antico alveo della Brana sul quale insistevano la maggior parte degli opifici idraulici, è divenuto per il piano del traffico, un affollatissimo asse di attraversamento della città nella direzione nord-sud…» (Alessandro Andreini).
In effetti c’è poco da obiettare: il tessuto urbano del centro non venne concepito per la società odierna delle due o tre auto a famiglia, fu invece costruito a misura d’uomo e di cavallo – si noti la presenza di pedoni e la qualità della vita percepibile dalla storica immagine ! –, tanto che ancora a metà del ‘700 circolavano non meno di trenta carrozze. Pertanto o si stabilisce di radere al suolo tutto l’edificato del nucleo antico e ricostruire tenendo conto delle mutate necessità di spazi auto, oppure si cerca di adattare le esigenze di mobilità – di persone e cose – allo spazio esistente.
Storicamente le pedonalizzazioni aumentano il numero di fruitori della città: esemplare il recente caso di Milano dove, dopo due settimane di proteste, anche i commercianti hanno apprezzato e dichiarato il buon esito della scelta. I problemi del commercio nel centro storico di Pistoia vanno individuati altrove, non certo nelle difficoltà di raggiungerlo: queste, verosimilmente, verranno superate, magari con la creazione di parcheggi nell’area Pupilli e sul retro del Seminario e la rimodulazione del trasporto pubblico.
I problemi al commercio nel centro storico li ha creati quello che è ritenuto, per manifesti e oggettivi elementi, il peggior amministratore della storia cittadina, Renzo Berti, a cui si devono: il centro commerciale naturale di Viale Adua, il centro commerciale di Panorama con le prossime aperture nell’area Pallavicini e la creazione di ulteriori ed eccessivi spazi commerciali in quella colata di cemento che sarà l’ex Breda. Profili sui quali non si sono mai levate forti voci di protesta.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 16 settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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