PISTOIA. “Indubbio è l’interesse dell’artista per i luoghi intimi
dell’anima. Tanto più quando essi collidono e stridono coll’ambiente. Se ne fa
emblema il gruppetto di donne intabarrate e, anzi, occultate in panni neri, che
al pari d’un’esigua colonia di pinguini si muove per le strade della città.
(Solo una si volta, mostrando curiosa uno spicchio di viso. E questo basta a
darle un’aria di malizia...”
Il linguaggio d’Alfieri – diremo allora – è
radicato nella tradizione della pittura italiana. I tagli delle sue fotografie
non possono prescindere dal grande cinema del Novecento; però la costruzione
delle sue immagini si fonda sull’esperienze prospettiche dell’umanesimo
quattrocentesco. Riferimento – questo – che parrà tanto più palese quanto più si rifletta sulle sue
scelte scenografiche. Le sue visioni urbane sempre rivelano una predilezione
per le fughe spaziali: finestre che s’inseguono in serrate sequenze
geometriche, dove le figure umane si muovono solitarie come nelle istantanee di
Hopper. E poi – frequenti – gl’imbuti
prospettici; alla stregua di moderne ‘tavolette’ brunelleschiane...
Antonio Natali
Direttore della Galleria degli Uffizi
[cartoncino
invito]
Personale di Andrea Alfieri.
Inaugurazione giovedì 27 settembre 2012 alle ore 17.00 nelle Sale Affrescate
del Palazzo Comunale di Pistoia. Nell’occasione verrà presentato il libro La
città inattesa. L’esposizione si protrarrà fino al 2 ottobre 2012 con
orario 10.00-13.00 e 15.00-18.00.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 17 settembre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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