di Luigi
Scardigli
La bellezza di un Paese si misura – a mio presuntuoso avviso
– dall’efficienza dei servizi pubblici. La bruttezza, dal loro esatto
contrario.
Da circa due settimane, la libreria dell’usato di corso
Gramsci è letteralmente presa d’assalto: montagne di libri nuovi e pseudo nuovi
in vendita e un esercito di acquirenti alla caccia del testo segnalato dalla
sezione di appartenenza a metà prezzo.
Storie vecchie, come me: non ho mai comprato un libro di
testo scolastico, né universitario, nuovo; sempre e rigorosamente di seconda
mano, casomai con tanto di evidenziatore giallo fosforescente su qualche rigo
non proprio fondamentale. Ma ne è sempre valsa la pena, soprattutto economica.
In questo periodo di crisi epocale e in questo Paese dove si
raccomanda austerity, ecologia e rigore, i testi scolastici, come la benzina,
del resto, continuano imperterriti a viaggiare lungo binari paradossalmente preferenziali.
Basterebbe non cambiare i libri di testo ogni anno, modifiche
che il più delle volte si materializzano in un cambio cromatico della copertina
e nella trasformazione di alcune frasi da attive in passive. Il resto tutto
uguale, identico, ma quanto basta per imporre alla famiglia l’acquisto del
nuovo volume.
Una società che cambia, cambia dalle sue radici. La scuola è
un braccio indispensabile di civiltà. Basterebbe, a fine anno scolastico,
imporre ai fruitori dei libri di testo, gli studenti, la restituzione del
volume preso in prestito dalla scuola a settembre, esattamente nello stesso
modo nel quale è stato loro consegnato. Gli eventuali deterioramenti sono a
carico del possessore di turno, con tanto di risarcimento.
Si risparmierebbe un sacco di soldi, di file, di inutili
attese; si abbatterebbero migliaia di alberi in meno e si
responsabilizzerebbero parecchio gli studenti, facendo loro capire, sin dalla
più tenera età, che la cosa pubblica, la res
pubblica, è di tutti e non di nessuno.
Quando vogliamo iniziare?
Abbiamo già perso un sacco di tempo preziosissimo, è quasi
tardi.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 14 settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.