giovedì 20 settembre 2012

LA MONTAGNA PRESA IN GIRO. «ITALIA BENE COMUNE», MA CON I NOSTRI SOLDI…


di Felice De Matteis

Dal comunismo sovietico all’iperliberismo Pd che, dopo i disastri del passato, ora vuole dirigere il film del futuro della nazione

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Certamente hanno una bella faccia.
Guardando stamani il Vicesindaco di San Marcello, Paccagnini – andato a cercare gloria all’Asl di Siena, ovviamente vincitore di concorso –, distribuire l’allegato volantino (Italia bene comune) per una importantissima assemblea in quel di Maresca, fortezza Bastiani di quel famoso deserto dei Tartari, abbiamo rivisto, nei bei tempi che furono, importanti personaggi che hanno fatto, più o meno, carriera nel partito comunista e che, come il nostro vicesindaco, “vendevano” le loro idee.
Loro attraverso l’Unità; il vicesindaco di San Marcello vende storielle di una Italia che verrà, ma non di una Comunità Montana piena di politici impresentabili. Politici al 90% roba loro, del Pd. Come “roba loro” le bollette Alta Valle del Serchio che i cittadini della Montagna stanno pagando in questi giorni. Ci torneremo sopra, siatene certi. I mercati, per i compagni di allora e di oggi, sono luogo appetibile per il numero dei frequentanti: e riescono sempre a fare qualche buon affare.
Per il Pci, allora – vero Renzo, vero Vannino? –, l’occasione canonica era il Primo Maggio, ‘festa del lavoro’, come tante altre festività asservita alle defunte aspettative dei compagni-lavoratori.
Chi scrive ha ben presente i vari Renzo Bardelli ante conversione, e Vannino Chiti con un fascio, pardon, una quantità di giornali, rigorosamente l’Unità, offerti a pagamento per la “causa”.
La Storia ci dice come è andata a finire questa storia. E ci dice anche che molti di questi signori, anzi la maggior parte, hanno cambiato abito, come le serpi in estate, e sono diventati dei collaudati difensori del liberissimo mercato: con i nostri quadrini, beninteso, e dopo lo sfacelo che proprio loro hanno contribuito a produrre. Loro che andranno in pensione non con una minima dell’Inps, ma con quella di una Camera o di un Senato.
Questa potrebbe, a prima vista, apparire una sterile polemica, ma non lo è.
I coraggiosi che lasceranno il Forte Bastiani e si avventureranno in quel di Maresca per ascoltare i relatori della “carta di intenti” del Pd, con l’istituzionale saluto della Sindaca Cormio, sappiano che la carta di vario genere – da quella per scrivere a quella igienica – è facilmente reperibile anche nei negozi accanto alle loro abitazioni.
Ma se mai l’ordine perentorio di partecipare fosse tale da indurli nel salone Coop di Maresca, oltre all’acquisto della carta di cui sopra, provi qualcuno a prendere un poco di coraggio e dica ai “salvatori” della Montagna che i vari Giandonati e Gualtierotti, chiamati a risarcire l’Ente Montano, il primo per la sua furbizia, il secondo per la sua incapacità politico/amministrativa, possono cominciare a parlare: per l’Italia bene comune, come recita il volantino.
Siamo tutti in trepida attesa di conoscere le proposte del Pd per il bene comune dell’Italia: e quindi, se concesso, anche della nostra impoverita (da loro) Montagna.

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[Giovedì 20 settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

1 commento:

  1. ITALIA. Bene Comune.

    ... vedi per esempio la comunità montana.

    Bene comune? ... ma di chi? ... di pochi!

    Invecchio e ogni giorno imparo sempre
    molte cose nuove.




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