Con una ironia davvero degna di un grande scrittore (leggete attentamente l’ultima frase dell’intervento…) Renata Fabbri scende a commentare il documento comune con cui tre quarti della popolazione di Quarrata, nelle sue rappresentanze politiche, è scesa in piazza per dare il congedo al sindaco di se stesso e ai suoi accondiscendenti compagni…
Renata Fabbri |
Senza entrare nel merito alle questioni sollevate, sulle quali concordo pienamente, si deve ammettere che a nessuno era mai riuscita un’impresa simile: accomunare in una riflessione politica la Lista Civica CittàperTe, l’Udc, Fli, il Pdl, la Lega Nord e pure l’Italia dei Valori che si sentirebbe di “maggioranza” nonostante non abbia consiglieri eletti. Ci potremmo fermare qui, ma sappiamo bene che c’è altro...
Qualcuno può anche continuare a ritenere di non dovere risposte a chicchessia e perseverare nell’immobilismo silente che accompagna da anni una maggioranza che ha fatto dell’autoreferenzialità il proprio stigma, ma il mondo gira a prescindere, che piaccia o meno.
È per ciò che credo che questa comune presa di posizione sia un segnale importante per dire che la misura è piena ma sortirà effetti positivi solo se chi l’ha sottoscritta si farà carico di promuovere e alimentare un sano confronto sulle questioni reali, capace di dare voce ai bisogni della gente. Allora potremo ridere con ancora maggiore gusto delle sortite partecipative estemporanee e sulle estrazioni che ci toccano in sorte.
Renata Fabbri
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