PISTOIA. … ma è arrivata anche lei.
Alla fine anche l’eccellente presidente della provincia di Pistoia, Federica Fratoni, si è accorta che era arrivato il momento di esprimersi sull’Aias.
Così ha preso carta e penna e ha scritto al presidente nazionale dell’Aias.
Una letterina che ha richiesto mesi e mesi di sforzi di pensiero…
PROVINCIA
Fratoni scrive
al presidente Aias:
«Accordo necessario»
Federica Fratoni, presidente della Provincia |
Il presidente della Provincia, Federica Fratoni ha inviato una lettera al presidente dell’Aias Nazionale, Lo Trovato, per sollecitare l’incontro richiesto dalle istituzioni locali con i vertici nazionali dell’associazione.
«L’Aias è una risorsa preziosa per il nostro territorio, per tutte le persone affette da handicap che si affidano alle cure e per le tante famiglie che contano sull’assistenza e sul sostegno quotidiano dell’associazione» commenta il presidente, Fratoni, «Credo che adesso sia arrivato il momento di abbassare i toni di un confronto mediatico, spesso fatto di rivendicazione e di vicende personali».
«C’è bisogno di arrivare al più presto ad una definizione della situazione in atto, per consentire all’associazione di riprendere la propria attività in condizioni di normalità. Il commissariamento, infatti, ha comportato l’impossibilità di procedere alla programmazione dei soggiorni estivi, senza dimenticare i lavori del cantiere edilizio per il nuovo centro in sospeso per la controversia».
«In questo senso l’auspicio è quello di trovare velocemente un accordo tra le parti, fuori dalle aule del tribunale e dai tempi lunghi della giustizia – continua Fratoni – che consenta di ricomporre la base sociale dell’associazione, in assoluta trasparenza e attraverso i criteri di elezione definiti a livello nazionale, ma fuori da incomprensibili logiche epurative e da imposizioni di assetti decise dall’alto».
«L’Aias è una risorsa preziosa per il nostro territorio, per tutte le persone affette da handicap che si affidano alle cure e per le tante famiglie che contano sull’assistenza e sul sostegno quotidiano dell’associazione» commenta il presidente, Fratoni, «Credo che adesso sia arrivato il momento di abbassare i toni di un confronto mediatico, spesso fatto di rivendicazione e di vicende personali».
«C’è bisogno di arrivare al più presto ad una definizione della situazione in atto, per consentire all’associazione di riprendere la propria attività in condizioni di normalità. Il commissariamento, infatti, ha comportato l’impossibilità di procedere alla programmazione dei soggiorni estivi, senza dimenticare i lavori del cantiere edilizio per il nuovo centro in sospeso per la controversia».
«In questo senso l’auspicio è quello di trovare velocemente un accordo tra le parti, fuori dalle aule del tribunale e dai tempi lunghi della giustizia – continua Fratoni – che consenta di ricomporre la base sociale dell’associazione, in assoluta trasparenza e attraverso i criteri di elezione definiti a livello nazionale, ma fuori da incomprensibili logiche epurative e da imposizioni di assetti decise dall’alto».
Complimenti! Ma quando parla di logiche epurative e di imposizioni di assetti decise dall’alto la signora Fratoni fa chiaramente vedere di non aver letto, con la dovuta attenzione e con il necessario spirito problematico (quantomeno necessario a un presidente di provincia e a un politico attento), la documentazione che l’avvocato Edo Biagini dovrebbe avere spedito anche a lei.
Ma Pistoia è anche questo: un habitat gesuitico che sa far bene solo una cosa, chiudere gli occhi dinanzi alle realtà oggettive, documentate e non smentibili.
Brava Federica! 10 e lode!
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