PISTOIA. Continua il nostro viaggio nell’Aias e in certi movimenti che sono stati descritti e presentati, in maniera piuttosto analitica, dalla documentazione a suo tempo inviata ai politici di Pistoia e finita nel calderone delle decisioni consiliari – pur se sostanzialmente ignorata da tutti, comunque troppo interessati a chiudere senza affrontare il discorso della chiarezza.
In séguito alla lunga lettera di Edo Biagini (che potrete rileggere cliccando su questo link), scaturirono la lettera che segue qui sotto e la risposta di Bardelli che conclude questo post.
* * *
Egr. Sig.
Luigi Bardelli
TVL spa
Via Monteleonese 95/21
Loc. Barile - Pistoia
RACCOMANDATA
e per conoscenza
ai Consiglieri della Fondazione
Maria Assunta in Cielo onlus
don Renato Gargini
Angiolo Bianchi
Edo Biagini
Patrizia De Luca
don Diego Pancaldo
Fabrizio Feraci
Piera Guardincerri
Luigi Bardelli
TVL spa
Via Monteleonese 95/21
Loc. Barile - Pistoia
RACCOMANDATA
e per conoscenza
ai Consiglieri della Fondazione
Maria Assunta in Cielo onlus
don Renato Gargini
Angiolo Bianchi
Edo Biagini
Patrizia De Luca
don Diego Pancaldo
Fabrizio Feraci
Piera Guardincerri
Egregio Sig. Bardelli,
io non sono avvezzo alle lettere raccomandate. Lei però mi ha scritto in questo modo tempo addietro e allora faccio altrettanto anche io.
Ho letto la nuova lettera che il Segretario Edo Biagini ha dato a tutti noi consiglieri della Fondazione in data 15 ottobre scorso.
A questo punto, anche io la invito a spiegare in modo chiaro come e perché lei ha utilizzato più di 200 milioni di lire di una società appartenente alla Fondazione e la invito anche a dire in modo altrettanto chiaro chi sono gli altri componenti del Consiglio che hanno condiviso questo travaso di soldi a favore della televisione, che mi risulta essere ancora una società a lei intestata.
Credo di aver ragione di chiederlo come Consigliere e come genitore che ha contribuito concretamente alle opere di questa Fondazione per i ragazzi disabili.
Penso che il chiarimento sia doveroso, anche per capire se e da chi dobbiamo aspettarci, come Consiglieri della Fondazione, la possibilità di altre "operazioni necessarie" di quel tipo, come le chiama lei.
La prego di rispondere quanto prima perché io credo che non riuscirò a avere la pazienza dei genitori che aspettano da un anno e mezzo di essere accettati come soci dell’Aias.
Saluto cordialmente tutti.
Renzo Barrocci
* * *
Luigi Bardelli
Al sig. RENZO BARROCCI
Babbo di Samuele
Pistoia
e p.c.
Al presidente ed ai consiglieri della
Fondazione Maria Assunta in Cielo
LL.SS
Pistoia 09.11.2007
Babbo di Samuele
Pistoia
e p.c.
Al presidente ed ai consiglieri della
Fondazione Maria Assunta in Cielo
LL.SS
Pistoia 09.11.2007
Sig. Barrocci babbo di Samuele,
la ringrazio molto della Sua richiesta, con la lettera che voglio sperare sia proprio Sua (non è firmata ed essendo una lettera per una questione personale e non una circolare è bene che eventualmente lo precisi) anche se devo subito dire di non essere in grado di rispondere su quanto di specifico mi chiede proprio perché non so di cosa si tratti.
Invece credo che nella sostanza voglia sapere come ha fatto l’Aias insieme alla Fondazione a ritrovarsi nella felice situazione di oggi dal punto di vista patrimoniale, e di chi è la responsabilità
ma meglio dire, il merito di tanto successo, essendo partiti quasi 40 anni fa da… sottozero. Non è così?
Sarò felice di darLe tutte le spiegazioni che vuole, a voce, a tu per tu, poiché quelle per scritto sono tutte già date abbondantemente, e per la verità anche a voce nell’assemblea del Giugno 2006. Ma immagino voglia saperne ancora di più: quali sono le peripezie che abbiamo fatto nel passato, chi ha firmato in banca fideiussioni, come si è fatto negli anni a tenere tutto il personale che ci voleva pur non avendo risorse, chi si è assunto tutte le responsabilità, e magari chi ci ha personalmente guadagnato. Allora basta che concordi un appuntamento con me ed avrà tutte le spiegazioni che vuole e che, come sa anche personalmente, sono solito dare sempre documentando al di là del fatto che possano essere apprezzate o meno.
Per quanto riguarda il futuro, per me ormai senza tempi ipotizzabili troppo lunghi, spero che vada come per il passato: che l’Aias continui a crescere, che la Fondazione continui ad avere risorse come anche la Tvl è riuscita a farle affluire fino ad oggi (sono ormai centinaia di milioni di lire), e che la Provvidenza continui ad assisterci nonostante i nostri limiti personali. Ma Dio ha bisogno degli uomini, e per quanto mi riguarda il problema è quello di mettere a punto la macchina ed i piloti.
Comunque, grazie ancora, ed a risentirci presto.
Cordiali saluti
la ringrazio molto della Sua richiesta, con la lettera che voglio sperare sia proprio Sua (non è firmata ed essendo una lettera per una questione personale e non una circolare è bene che eventualmente lo precisi) anche se devo subito dire di non essere in grado di rispondere su quanto di specifico mi chiede proprio perché non so di cosa si tratti.
Invece credo che nella sostanza voglia sapere come ha fatto l’Aias insieme alla Fondazione a ritrovarsi nella felice situazione di oggi dal punto di vista patrimoniale, e di chi è la responsabilità
ma meglio dire, il merito di tanto successo, essendo partiti quasi 40 anni fa da… sottozero. Non è così?
Sarò felice di darLe tutte le spiegazioni che vuole, a voce, a tu per tu, poiché quelle per scritto sono tutte già date abbondantemente, e per la verità anche a voce nell’assemblea del Giugno 2006. Ma immagino voglia saperne ancora di più: quali sono le peripezie che abbiamo fatto nel passato, chi ha firmato in banca fideiussioni, come si è fatto negli anni a tenere tutto il personale che ci voleva pur non avendo risorse, chi si è assunto tutte le responsabilità, e magari chi ci ha personalmente guadagnato. Allora basta che concordi un appuntamento con me ed avrà tutte le spiegazioni che vuole e che, come sa anche personalmente, sono solito dare sempre documentando al di là del fatto che possano essere apprezzate o meno.
Per quanto riguarda il futuro, per me ormai senza tempi ipotizzabili troppo lunghi, spero che vada come per il passato: che l’Aias continui a crescere, che la Fondazione continui ad avere risorse come anche la Tvl è riuscita a farle affluire fino ad oggi (sono ormai centinaia di milioni di lire), e che la Provvidenza continui ad assisterci nonostante i nostri limiti personali. Ma Dio ha bisogno degli uomini, e per quanto mi riguarda il problema è quello di mettere a punto la macchina ed i piloti.
Comunque, grazie ancora, ed a risentirci presto.
Cordiali saluti
Luigi Bardelli
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