Il comandante Napolitano |
Usciremo la mattina e prima di arrivare a sera saremo passati attraverso dieci, venti, trenta macchine che ci guarderanno, ci esamineranno, ci fotograferanno, ci peseranno, ci disegneranno i contorni, ci misureranno l’altezza ma presto anche l’alito e da lì ci diranno se abbiamo acetone nel sangue o alcool o altre sostanze di qualsiasi natura.
Saremo salvi. A forza.
Dovremo solo sborsare tutto il nostro stipendio perché, in una selva di autovelox e T-red, chi sarà mai quello sciagurato che non ci picchia la testa almeno una volta alla settimana?
Anche a voler essere perfetti, qualcosa sfugge sempre. È una questione di pura statistica.
E loro lo sanno.
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