sabato 1 gennaio 2011

VIGILI O NEMICI?



Può sembrare una battuta malevola, ma non lo è. La domanda è più che legittima e siamo convinti che il dottor Napolitano non potrà e non vorrà recalcitrare più di tanto.
Le infrazioni e i comportamenti illeciti da parte degli automobilisti pistoiesi sono di certo tanti. Ma anche molte cose non tornano dalla parte dei vigili: e un personaggio come il comandante, così ben preparato professionalmente, dovrebbe porsi in una posizione più elastica e problematica, almeno qualche volta: e interrogarsi a fondo su cosa fare quando, dalla parte del torto, del dubbio o della vessazione, ci sono proprio loro, quei vigili di cui lui fa parte e che proprio lui dirige sulle rotte della legalità.
Con la sua  laurea in giurisprudenza, un dottorato di ricerca in diritto amministrativo, la specializzazione biennale in diritto amministrativo e scienza dell’amministrazione, il perfezionamento in amministrazione e finanza degli enti locali, l’abilitazione all’esercizio della professione forense, il suo servizio nell’arma dei carabinieri, l’esperienza da segretario comunale e altro ancora, non crede, il dottor Napolitano, che quando il comune di Pistoia ha scoperto di avere diversi T-red tarocchi avrebbe dovuto, in onor di correttezza e giustizia, risalire a ritroso e riparare i torti arrecati a quanti avevano subìto multe e angherìe da macchine non in regola con le norme di legge? E la stessa domanda vale anche per l’assessore Pallini.
Ma certo – diciamolo pure – è più facile insegnare morale da una cattedra cattedra, che viverla, giorno dopo giorno, con tutte le scomodità, le irritazioni e le croci che essa comporta.
E forse è anche per questo che la gente, esasperata, s’incanala per vie sbagliate: perché non si fida di quella friendly administration (di cui spesso parlano certi ‘pubblicisti rossi’) che non fa mai niente per riparare i propri torti conclamati e perversi.
Ma su questo torneremo magari un’altra volta…

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