di Felice De Matteis
Che
fine ha fatto il team per traghettare gli enti locali verso l’Unione dei
Comuni?
SAN
MARCELLO-MONTAGNA.
In attesa dell’insediamento della signora Fratoni come ‘esecutrice
testamentaria’ della fu Comunità Montana – e in attesa che gli stipendi mensili dei
dipendenti, questa volta, vengano tempestivamente corrisposti –, rettifico subito una
mia inesattezza.
Il
famoso “gommone” a supporto della Unione dei Comuni per il superamento politico
della Comunità Montana (cioè la commissione istituita appositamente dalla
Provincia, di cui parlavo qui),
non è stato partorito qualche anno fa, come avevo scritto, ma, come narra Il
Tirreno nella sua cronaca locale del 16 novembre 2011, in epoca più recente.
Il gommone, comunque, è affondato e i suoi membri sono scomparsi.
Il
quotidiano ci dice che erano Franco Pellicci (coordinatore), Ilaria Ambrosini, Silvia
Masi e Moreno Seghi.
Non
conosciamo il costo, i risultati (!) e quant’altro.
Moreno
Seghi? Moreno Seghi lo conosciamo.
Ex
sindaco di San Marcello ed ex Presidente della Comunità Montana dal 1999 al
2002: per gli altri incarichi ricoperti, rimandiamo al suo Formato
Europeo per il curriculum vitae (supera il Gualtierotti! n.d.r.).
E
qui torniamo al furto in Comunità Montana per fare comprendere il liquame, gli
attori e per farne tesoro per il futuro.
Moreno
Seghi, parlando in prima persona singolare nel curriculum vitae di cui sopra, afferma:
«Ho ricoperto incarichi
elettivi di responsabilità in varie amminstrazioni, dove le relazioni sono
fondamentali. Queste esperienze hanno accresciuto notevolmente le mie capacità
e competenze relazionali».
Beh,
ci può stare. Ma poi si allarga troppo e afferma: «Dispongo di capacità e
competenze organizzative acquisite soprattutto svolgendo per dieci anni l’incarico
di Sindaco in un comune di circa 7000 abitanti. Ho imparato a gestire e
coordinare persone, predisporre e gestire bilanci (!!! – n.d.r.), lavorare
sui progetti (!!! – n.d.r.) redigere
documenti e risolvere situazioni (!!! a non finire! – n.d.r.)».
Moreno
Seghi, forse, una cosa condivisibile la dice. Al punto Capacità e competenze
artistiche.
Dice:
«Suono la chitarra
classica e acustica e canto. Sono autodidatta».
Se
i lettori si vogliono divertire, questa è roba per filosofi, intellettuali e
psicologi. Chi scrive è solo un ‘talebano’.
Non
se ne abbia a male, Moreno Seghi. Perché non è trasmigrato anche lui con un
gommone in Valdinievole?
Avrebbe
potuto cantare con Adamo Bugelli. Il partito – se il patto del silenzio regge –
non abbandona nessuno.
Nel
caso della Comunità Montana, chissà?
Benvenuta,
signora Fratoni! Un avvocato non serve per mascherare un segreto di Pulcinella,
che il Comitato ammanco in Comunità Montana pretende solo “per onore di firma”!
La
gente sa già tutto. Tutti hanno compreso. Ma lei? Loro? Gli altri?
Scrivetecelo
sui vostri curricula.
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sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì
13 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]
Caro Signore: la lettera inviatami a commento di questo post, non mi stupisce.Nella mia cassetta postale,senza affrancatura,in forma anonima - ma perchè ? - e piena di "benevoli" consigli. L'accetto in toto.In forma molto colorita Lei mi chiede,perchè dileggio Moreno Seghi.
RispondiEliminaLe rispondo. Questo Signore così super competente non ha forse preso in giro Lei,me,noi?
A Lei l'ardua risposta,possibilmente tramite questo blog che, come può notare,offre spazio anche ai poverelli come me. Ma si certifichi. Abbia questo coraggio;altrimenti si rivolga a Moreno Seghi ed ai suoi sodali.Loro sanno usare l'arma migliore:il silenzio.
Con nessuna cordialità. f/d/m il talebano
Unione dei comuni, o altre diavolerie amministrative vengono partorite solo con l'intento di mantenere le poltrone, raramente nell'interesse dei cittadini. Ora siamo alla resa dei conti finale. Il Governo sta per cancellare le provincie e il riferimento per noi montanari sarà Firenze. Cosa potremo contare? Alcuni attuali comuni hanno meno abitanti (veri, cioè escluse le false residenze) di un condominio, il comune più grande è inferiore ad un quartiere. Allora cosa fare? Senza indugio la fusione dei comuni essenzialmente per due motivi: rappresentatività e credibilità. Questo per dare al territorio ed ai suoi cittadini l'attenzione che meritano! I politici, o politicanti, se ne facciano una ragione.
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