QUARRATA. Le
proprietarie che gestiscono il risostante Lanterna blu, ci hanno inviato
questa lettera da pubblicare per richiamare l’attenzione di tutti sul modo di
operare del Comune di Quarrata: un sistema alquanto strano, come si potrà
vedere dalla tristissima cronistoria dei fatti.
Eppure a Quarrata, in questa beata realtà dove la peggio Sindaca,
Sabrina Sergio Gori, ha tormentato popolo e contado per 10 anni con settimanate
di manifestazioni per la legalità e la trasparenza, c’è chi si è potuto
permettere tutto, mentre altri non potevano neppure respirare.
E non parliamo a vanvera.
Intanto leggetevi le disavventure di Clara e Maria. Poi, magari, nei
prossimi giorni, ve ne raccontiamo anche altre, di avventure. A lieto fine,
però: e alla maniera tipica di questo blog, cioè con documenti che parlano da
soli e che fanno vedere (proprio in quanto documenti certi) che nella Quarrata
del Pd… per i nemici le leggi si applicano e per gli amici (ma vedete un
po’!) si interpretano.
E anche fin troppo benevolmente.
37 anni di compagni di sinistra al potere hanno portato a questa…
giustizia ed equità?
Ma meglio Federico Barbarossa! O No?
Pensateci voi.
e.b. blogger
FORTI COI DEBOLI E DEBOLI COI FORTI
Rientriamo in
possesso della Lanterna Blu nel novembre 2005 e notiamo che ha una stanza in
più di quando l’abbiamo lasciata, posta a ridosso del fosso Falchereto.
Ci fa molto
comodo e la lasciamo lì, utilizzandola per magazzino, senza porci tanto il
problema se è regolare o meno.
Il 14/3/2006
veniamo informati che a seguito di una verifica dei Nas alla vecchia gestione
era stata riscontrata la presenza della stanza che non figurava nel permesso
igienico sanitario. Ci chiedono di mettersi in regola, sanandola.
E li cominciano
tutti i nostri problemi.
Andiamo in
Comune e ci sentiamo dire che occorre presentare una richiesta di sanatoria ma
che è indispensabile il parere idraulico per il fatto che siamo a ridosso del fiume.
Il 6/4/2006
presentiamo, e il 24/5/2006 otteniamo sia l’autorizzazione idraulica dalla Provincia
di Pistoia, che l’autorizzazione del Consorzio Ombrone.
Il 26/10/2006
otteniamo anche il parere favorevole dell’ASL, per le modifiche igienico
sanitarie.
Ma il 28/11/2006
ci bocciano la sanatoria, perché il “manufatto non è a distanza di mt. 10,00
dal piede dell’argine”… ma allora, l’autorizzazione idraulica? Non conta
niente!
A seguito del
diniego, qualche tempo dopo ci arriva l’ordine di demolizione.
Facciamo ricorso
al Tar Toscana, ed ancora stiamo aspettando il risultato.
Nel frattempo il
Comune di Quarrata si è dotato del nuovo Regolamento Urbanistico, in vigore dal
31/7/2008.
Tiriamo un gran
sospiro di sollievo perché, pensiamo, sarà possibile ampliare il nostro
Ristorante come è possibile per tutti gli altri simili al nostro!
Niente da fare.
Veniamo a sapere
che siamo dentro All’Acu di Via Montalbano, e ci viene spiegato che fintanto
che il Comune non farà un Piano Complesso d’Intervento per stabilire cosa è
possibile fare e cosa no, edificio per edificio, non si può fare assolutamente niente.
In Comune ci
dicono che questo piano deve essere redatto entro il 31/12/2008.
Bene, pensiamo;
potremmo demolire la stanza abusiva, ampliare della stessa misura a distanza
legale (10 ml.) dall’argine e allargarsi con la cucina all’interno dell’attuale
ristorante… ci costerà un po’, ma ne vale la pena.
Ma l’Acu non
arriva… dal 2008 si passa al 2009, dal 2009 al 2010, dal 2010 al 2011 e niente!
E noi continuamente a chiedere, ottenendoli, nuovi rinvii all’ordine di
demolizione che via via scadeva.
Il prossimo 6 agosto il Comune verrà a demolirci
la stanza, e noi dovremmo chiudere l’attività, perché lì abbiamo tutti i
frigoriferi e il magazzino.
Manderemo a casa delle persone, e resteremo senza un lavoro noi.
Pagheremo caro
aver costruito una stanza di 5 x 5 che non danneggia nessuno, che saremmo stati
disposti a ricostruire alla giusta distanza, solo se ce lo avessero permesso.
Questo è l’aiuto promesso alle aziende.
Noi, per aver
fatto una stanza abusivamente, pagheremo caro chiudendo l’attività.
Loro, “il
Comune” per non aver dato seguito alle promesse fatte con l’Acu, non pagheranno
niente, e tutti se ne andranno tranquillamente al mare, se già non ci sono,
vero signor Sindaco?
Signori amministratori, vi sentite a posto con la vostra coscienza?
Siete sicuri di aver fatto con tutti come con noi?
O, come al
solito, vi siete dimostrati forti coi deboli e deboli coi forti?
Clara e Maria
Ristorante Lanterna Blu – Quarrata
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sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 31
luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]
Un'informazione: all'inizio della lettera le signore Clara e Maria, rientrando in possesso del loro locale, scrivono: "notiamo che ha una stanza in più di quando l’abbiamo lasciata, posta a ridosso del fosso Falchereto.
RispondiEliminaCi fa molto comodo e la lasciamo lì, utilizzandola per magazzino, senza porci tanto il problema se è regolare o meno".
Alla fine della lettera scrivono: "Noi, per aver fatto una stanza abusivamente, pagheremo caro chiudendo l'attività".
Le signore la stanza, l'hanno trovata o l'hanno costruita?
Perché prima di chiedere agli amministratori se sono a posto con la loro coscienza, occorre sempre guardarsi allo specchio e chiedersi se siamo a posto con la nostra coscienza.