martedì 31 luglio 2012

QUARRATA. IL COMUNE DELLA LEGALITÀ, DEI MILLE E UN PERMESSI E DELLE MILLE E UNA SORPRESA


QUARRATA. Le proprietarie che gestiscono il risostante Lanterna blu, ci hanno inviato questa lettera da pubblicare per richiamare l’attenzione di tutti sul modo di operare del Comune di Quarrata: un sistema alquanto strano, come si potrà vedere dalla tristissima cronistoria dei fatti.
Eppure a Quarrata, in questa beata realtà dove la peggio Sindaca, Sabrina Sergio Gori, ha tormentato popolo e contado per 10 anni con settimanate di manifestazioni per la legalità e la trasparenza, c’è chi si è potuto permettere tutto, mentre altri non potevano neppure respirare.

E non parliamo a vanvera.
Intanto leggetevi le disavventure di Clara e Maria. Poi, magari, nei prossimi giorni, ve ne raccontiamo anche altre, di avventure. A lieto fine, però: e alla maniera tipica di questo blog, cioè con documenti che parlano da soli e che fanno vedere (proprio in quanto documenti certi) che nella Quarrata del Pd… per i nemici le leggi si applicano e per gli amici (ma vedete un po’!) si interpretano.
E anche fin troppo benevolmente.
37 anni di compagni di sinistra al potere hanno portato a questa… giustizia ed equità?
Ma meglio Federico Barbarossa! O No?
Pensateci voi.
e.b. blogger

FORTI COI DEBOLI E DEBOLI COI FORTI

Rientriamo in possesso della Lanterna Blu nel novembre 2005 e notiamo che ha una stanza in più di quando l’abbiamo lasciata, posta a ridosso del fosso Falchereto.
Ci fa molto comodo e la lasciamo lì, utilizzandola per magazzino, senza porci tanto il problema se è regolare o meno.
Il 14/3/2006 veniamo informati che a seguito di una verifica dei Nas alla vecchia gestione era stata riscontrata la presenza della stanza che non figurava nel permesso igienico sanitario. Ci chiedono di mettersi in regola, sanandola.
E li cominciano tutti i nostri problemi.
Andiamo in Comune e ci sentiamo dire che occorre presentare una richiesta di sanatoria ma che è indispensabile il parere idraulico per il fatto che siamo a ridosso del fiume.
Il 6/4/2006 presentiamo, e il 24/5/2006 otteniamo sia l’autorizzazione idraulica dalla Provincia di Pistoia, che l’autorizzazione del Consorzio Ombrone.
Il 26/10/2006 otteniamo anche il parere favorevole dell’ASL, per le modifiche igienico sanitarie.
Ma il 28/11/2006 ci bocciano la sanatoria, perché il “manufatto non è a distanza di mt. 10,00 dal piede dell’argine”… ma allora, l’autorizzazione idraulica? Non conta niente!
A seguito del diniego, qualche tempo dopo ci arriva l’ordine di demolizione.
Facciamo ricorso al Tar Toscana, ed ancora stiamo aspettando il risultato.
Nel frattempo il Comune di Quarrata si è dotato del nuovo Regolamento Urbanistico, in vigore dal 31/7/2008.
Tiriamo un gran sospiro di sollievo perché, pensiamo, sarà possibile ampliare il nostro Ristorante come è possibile per tutti gli altri simili al nostro!
Niente da fare.
Veniamo a sapere che siamo dentro All’Acu di Via Montalbano, e ci viene spiegato che fintanto che il Comune non farà un Piano Complesso d’Intervento per stabilire cosa è possibile fare e cosa no, edificio per edificio, non si può fare assolutamente niente.
In Comune ci dicono che questo piano deve essere redatto entro il 31/12/2008.
Bene, pensiamo; potremmo demolire la stanza abusiva, ampliare della stessa misura a distanza legale (10 ml.) dall’argine e allargarsi con la cucina all’interno dell’attuale ristorante… ci costerà un po’, ma ne vale la pena.
Ma l’Acu non arriva… dal 2008 si passa al 2009, dal 2009 al 2010, dal 2010 al 2011 e niente! E noi continuamente a chiedere, ottenendoli, nuovi rinvii all’ordine di demolizione che via via scadeva.
Il prossimo 6 agosto il Comune verrà a demolirci la stanza, e noi dovremmo chiudere l’attività, perché lì abbiamo tutti i frigoriferi e il magazzino.
Manderemo a casa delle persone, e resteremo senza un lavoro noi.
Pagheremo caro aver costruito una stanza di 5 x 5 che non danneggia nessuno, che saremmo stati disposti a ricostruire alla giusta distanza, solo se ce lo avessero permesso.
Questo è l’aiuto promesso alle aziende.
Noi, per aver fatto una stanza abusivamente, pagheremo caro chiudendo l’attività.
Loro, “il Comune” per non aver dato seguito alle promesse fatte con l’Acu, non pagheranno niente, e tutti se ne andranno tranquillamente al mare, se già non ci sono, vero signor Sindaco?
Signori amministratori, vi sentite a posto con la vostra coscienza?
Siete sicuri di aver fatto con tutti come con noi?
O, come al solito, vi siete dimostrati forti coi deboli e deboli coi forti?
Clara e Maria
Ristorante Lanterna Blu – Quarrata
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 31 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]

1 commento:

  1. Un'informazione: all'inizio della lettera le signore Clara e Maria, rientrando in possesso del loro locale, scrivono: "notiamo che ha una stanza in più di quando l’abbiamo lasciata, posta a ridosso del fosso Falchereto.
    Ci fa molto comodo e la lasciamo lì, utilizzandola per magazzino, senza porci tanto il problema se è regolare o meno".
    Alla fine della lettera scrivono: "Noi, per aver fatto una stanza abusivamente, pagheremo caro chiudendo l'attività".
    Le signore la stanza, l'hanno trovata o l'hanno costruita?
    Perché prima di chiedere agli amministratori se sono a posto con la loro coscienza, occorre sempre guardarsi allo specchio e chiedersi se siamo a posto con la nostra coscienza.

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