«L’ex-Sindaco? Straordinario perché rinnega
in tutto il suo Pd» – « Chissà che fatica rispondere a tutti i noiosi inviti
degli imprenditori che volevano investire a Serravalle»
SERRAVALLE-CASALGUIDI. Stamattina, sul Tirreno, Renzo Mochi, ex-Sindaco di Serravalle,
ci ha regalato forti emozioni, perché, dopo mesi di silenzio, ci ha fatto
rivivere, con la sua imprevista intervista a Beatrice Faragli, l’intera novella
boccaccesca di Masetto mutolo da Lamporecchio, un personaggio che,
improvvisamente, dopo essersi ripassate tutte le suore del convento, stufo di
fare lo stallone da monta, apre la bocca per dire no a una ennesima richiesta,
dopo essersi finto muto per un bel pezzo: e la monaca grida al miracolo, così
come – sembra – anche Gorbi, che, con ironica flemma, ha diffuso questo suo
divertente comunicato in merito all’afasia dell’ex-primo cittadino:
Dopo mesi di assenza, finalmente anche l’ex
sindaco Renzo Mochi si è deciso ad uscire dal mutismo che lo aveva stranamente
colpito.
Oggi sul Tirreno, in una lunga intervista,
ammette tutto, gite, battute di caccia, cene e quant’altro perché un sindaco, a
suo dire, deve intrattenere relazioni amichevoli con gli imprenditori che
intendono investire sul territorio.
Si comprende bene quindi che l’assenza
dalle scene di Renzo Mochi non era una sorta di silenzio degli innocenti di
cinematografica memoria ma era dovuta al fatto che l’ex sindaco, dopo dieci
anni da primo cittadino e altri dieci da vicesindaco, probabilmente stava
riordinando i cassetti dei ricordi con le foto, i trofei di caccia, i souvenir
raccolti nel ventennio di amichevoli scampagnate con gli imprenditori.
Desidero ringraziare Mochi per la sincerità,
la sfrontatezza e l’arroganza che mostra anche in questa occasione.
Lui, uomo vero che ti guarda negli occhi,
dichiara netto che se ne fa un baffo del codice etico annunciato dal suo
successore e dal Pd.
Il sindaco, a suo dire, non deve chiedere permesso
a nessuno, non deve dimostrare nulla e non deve giustificarsi di nulla, anche
se poi, come fatto anche da Mungai, annuncia di voler ricorrere agli avvocati
per tutelare la propria immagine, avvocati che, detto per inciso, non abbiamo
né visto né sentito.
Mochi è straordinario perché rinnega anche
tutto quanto sostenuto ad ogni livello dal Pd, il suo partito, che in
Lombardia, ad esempio, fa il diavolo a quattro contro Formigoni, proprio perché
il presidente della regione si faceva pagare le ferie e quant’altro da
imprenditori che investivano a Milano, Bergamo o Como.
Certo che fare il sindaco deve essere un
lavoraccio.
Chissà che fatica rispondere a tutti i
noiosi inviti degli imprenditori.
Una domanda però mi viene immediata e
spontanea: gli inviti arrivavano da tutti gli imprenditori che hanno fatto
investimenti nel Comune di Serravalle? Proprio tutti tutti?
O ci sono imprenditori più uguali degli
altri, per dirla con George Orwell?
Federico Gorbi
Capogruppo Serravalle Futura
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[Sabato 21 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]
bravo Federico.....cos'altro dire.....
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