SAN MARCELLO MONTAGNA. Gianfranco Rossi ci ha inviato questo suo intervento, peraltro già
pubblicato sul suo blog casa
del cittadino montagna pistoiese.
Lo facciamo con alcuni ritocchi.
Cioè la storia è finita, la Comunità Montana è chiusa,
come avviene normalmente in questo Paese, si preferisce buttare via il bambino
con l’acqua sporca, così facendo si pensa che tutto sia finito; purtroppo non è
finito, credo che per le polemiche e la chiarezza siamo solo all’inizio, la
chiarezza non arriverà mai.
Che la Comunità Montana Pistoiese sia stata
amministrata con semplicità non ci sono dubbi, già da quando è nata, volendo mettere
un Perito Tecnico a Ragioniere Economo: questo lo dico avendolo letto sulla ormai
famosa relazione-Eller che sembra la Sacra Sindone (l’accostamento come rarità);
le cose sono due, o nasceva già come contenitore di consensi, oppure veniva
amministrata in famiglia.
Credo di più l’ultima ipotesi visto come è andata.
I miei ricordi non vanno molto indietro, poi, non
essendo addetto a i lavori, apprendo quello che viene scritto sui giornali.
Si potrebbe cominciare dal Villone della Gioventù, via
Lisa de Lapi: non conosco le cifre però dal si dice che siano circa tre
milioni, per poi lasciarlo inutilizzato.
Villa Vittoria (vedi)
sede naturale: dovevano essere fatti dei lavori di ristrutturazione, sarebbero
durati non oltre due anni il Comune di San Marcello aveva diversi locali adatti
al trasloco, si è preferito andare in affitto a pagare un mutuo a un privato
pagando un canone di circa 45mila euro annui e di anni ne sono passati circa
dieci; nella sede sono state murate diverse cifre a sei zeri, però hanno fatto
una sala con duecento posti a sedere: ora il problema sarà chi ci mettiamo a
sedere? Lancio un’ idea apriamo un Bingo.
Non voglio parlare dei rimborsi spese, dei video
scaricati da internet, quelle sono quisquilie avrebbe detto il celebre Totò.
Arrivando alle ruberie, qui comincia ad essere
interessante, perché sono cifre da capogiro per una persona. Secondo me non si
può dire non ci siamo accorti di nulla, perché questa è un’offesa all’intelligenza
degli oltre diecimila cittadini derubati.
Non so se qualcuno ha letto o si ricorda dell’articolo
che ho scritto tempo addietro sulla Nazione, dove proponevo la giornata
della memoria, per non dimenticare: non chiedo l’ergastolo, chiedo solo che
i soldi vengano restituiti, sia quelli rubati che quelli spesi male.
In poche parole, tra quelli rubati e quelli buttati al
vento, la nostra Comunità Montana chiude con venti venticinque milioni di euro tolti
a i cittadini.
Questa cifra vale se si chiude subito con i sigilli, altrimenti
c’è da considerare ancora dieci anni di affitto con tutti gli annessi e
connessi per stabilire le responsabilità.
Penso che da una parte bisognerà cominciare, non si
può seguitare ad osservare dalla Sicilia a Bolzano una S.p.a. di ruberie senza
fare nulla.
Gli amministratori pubblici devono capire con le
buone, che i soldi amministrati, sono dei cittadini; vale per tutti,
fino a Monti e Napolitano, altrimenti i cittadini, stufi delle angherie del
Governo e dei Governi periferici, si incazzeranno e allora saranno dolori per
tutti.
Gianfranco Rossi
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[Sabato 28 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]
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