Gli italiani, popolo fortunato con un
Presidente del Consiglio che lo guiderà nel deserto della miseria
Leggetevi – ci vogliono appena tre
minuti – questa esemplare intervista di Andrea Cangini a Giacomo Vaciago. E
rendetevi istantaneamente conto di cosa ci sta sospeso sul capo.
Altro che recessione, mentre Monti –
che pure è collega di Vaciago – sta lì a menarsela o (come si leggerebbe in Il
quarto Borzacchini universale, p. 106) a fare le seghe ai grilli!
Vaciago definisce Monti il gesuita che
ha già detto che gli stipendi degli italiani sono troppo alti.
Credo che sia davvero troppo buono.
Monti non ha studiato dai gesuiti: ne è il generale stesso, ne è il primo
inquisitore.
E per giunta – se ripensate bene io non
l’ho mai apprezzato fin dal primo momento e non mi sono mai scaldato d’amore né
per lui né per la sua spalla piagnona, la perfida Fornero – è un bell’incapace
che intasca il suo sonante appannaggio da senatore a vita.
Non l’ho mai apprezzato perché creatura
figlia dell’Uomo di Budapest, di cui, personalmente, ben poca stima ho
avuto ed ho, specie ora che, in tutta la sua innalzata democrazia, vuole essere
sollevato dalla cacca della massa e vuole affermare una sua superiorità che lo
esimerebbe dal trattamento-popolo: niente intercettazioni per lui. Guai! Perfino
la vedova di Borsellino s’è scandalizzata – se non sbaglio.
Ma torniamo a Monti, questo Catone delle
nostre tass(ch)e.
L’emissario della Provvidenza, il robot
di Crozza, l’uomo di plastica indistruttibile (& C.), da quasi un anno,
nella più assoluta altra inerzia, non ha fatto che una cosa: mettere tasse e
tagliare.
Ci voleva un superprofessore per fare
questo?
Eppure, com’è piaciuto a tutti (anche
alla sinistra di Bersani, perdinci) e come tutti lo blandiscono! Tranne
Vaciago.
Sarà, forse, per invidia di casta –
anche Vaciago è un cattolicano. Ma lo fa. E lo fa – leggete quello che
dice – a buona ragion veduta.
L’altra sera a Santomato, in un
contesto ben più umile, la Presidente della Provincia, Federica Fratoni,
affrontando il tema, si è detta fortemente preoccupata della (in)azione del
Governo, perché – ha sottolineato – «da questi superprofessori ci saremmo
aspettati grandi mosse, mentre danno solo l’aria di non sapere che fare,
proprio loro per primi».
Sono perfettamente d’accordo con lei
(vedete che, alla fine, non sono prevenuto nei confronti di nessuno…?).
Monti, l’uomo della Provvidenza, è
arrivato per sanarci, come Cristo, con il semplice tocco della mano.
Non ha toccato i ricchi, perché i
ricchi, secondo natura e per volontà di Dio, sono belli, buoni, bravi e pieni
di virtù.
Come Cristo, Monti ha toccato solo i
poveri. E quella mano ce l’ha infilata direttamente in tasca per levarci anche
gli ultimi spiccioli.
Tanto lui era figlio di Dio. Aveva lo
stipendio del prof. universitario e la prebenda del Senatore a vita.
Il miracolo era fatto.
Edoardo Bianchini
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[Venerdì 20 luglio 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Monti è un gesuita e l'uomo di Budapest è il suo Fattore ma il popolo è stato ed è bue. Agli inglesi e ai danesi l'euro non glielo hanno imposto. Non siamo inglesi, né danesi, né svizzeri, sono d'accordo infatti ci balocchiamo con un numero imbarazzante di bischerate (la prima che mi viene alla mente è la Minetti ma tanto per essere scontata) ci ricordiamo della nostra Nazione solo quando c'è di mezzo il calcio e poi non riusciamo a far rispettare nemmeno il responso dei referendum...subiamo il fascino malefico di una classe politica indecente cui tributiamo il nostro timore reverenziale. Chi vuole che la propria casa sia sicura non aspetti che sia l'amministratore del condominio ad accorgersi del fuoco!
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