domenica 29 luglio 2012

L’ASL E “IL NUOVO DIRETTORE DOPO AGOSTO”

di Edoardo Bianchini

PISTOIA. Di solito – chi mi conosce lo sa – nella professione sono molto prudente. Delle volte fin troppo.
Ma stavolta l’occasione offerta dal collega Trinci (s.t.) è troppo ghiotta. La domanda a Rossi, irresistibile.
È dall’inizio di questo lungo mese caldo che mi sto chiedendo chi potrà essere il successore di Scarafuggi. Ed è dall’inizio del mese di luglio che sto osservando, momento per momento, il passare di un uomo dinanzi ai nostri occhi; la sua continua presenza e – come direbbe Salvador Dalí – la persistenza della memoria.

E dunque mi è presa una gran voglia di fare una scommessa, di giocare d’azzardo.
Una volta all’anno – dicevano i latini – è lecito anche dare di fuori.
È da tempo che penso proprio a lui, Bruno Cravedi, come successore di Alessandro Scarafuggi.
Il Commissario è sempre dappertutto; è presente anche se non c’è. Se ne coglie la presenza; se ne sente il polso perché, quando parla, dà tutta l’impressione di sapere più che bene quello che dice. Ogni cosa.
L’ho conosciuto personalmente – e in maniera piuttosto informale, ma al tempo stesso pragmatica oltre il credibile – dopo una conferenza-stampa.
Gli ho chiesto di poter parlare ed avere, in maniera del tutto riservata, alcune sue indicazioni e notizie riguardo a questioni di primo piano. Roba fra noi, da non pubblicare.
Abbiamo parlato scendendo le scale dell’Asl e, in appena due minuti, scalino dopo scalino, tutto è stato limpido e comprensibile.
Ma questo può bastare, chiederete voi, a far sì che la scelta di Luigi Marroni (ma io direi, anche prima, di Rossi stesso) cada su Cravedi?
Forse no. Ve l’ho detto. Ma forse anche sì.
È solo un episodio, questo, in cui mi piace scommettere e – proprio per questa precisazione che avanzo – non potrete, domani, accusarmi di essere avventato, se magari finirò col perdere.
Ma c’è, però, stato anche dell’altro.
In una mail del 21 giugno scorso, scrivendo a un amico e chiedendogli informazioni, sempre riservate – scrivevo: «sento dire che Berti lo vogliono mandare a Prato al posto di Cravedi... e che a Prato tremano tutti. Che ne sai tu? È possibile? È verisimile...?».
E l’amico mi rispondeva che non ne sapeva nulla di preciso, ma che «fino a quando c’era Scarafuggi, (Berti – n.d.r.) era “insofferente” per il suo ruolo di semplice primario dell’Unità Operativa Igiene degli Alimenti e che avrebbe voluto fare l’assessore in Regione!!!».
Lasciatemi divertire con un po’ di gioco d’azzardo e con un po’ di gossip.
È certo che l’ex-Sindaco – secondo il ben poco sano costume dei partiti – dovrà essere ‘sistemato’. E questo lo sappiamo tutti e, inoltre, i tempi cominciamo ad essere maturi.
Ma sistemato dove? Alla Società della Salute? In casa propria dove è stato collega dei colleghi e dove non si è accorto di niente di ciò che gli stava succedendo intorno in mezzo alla marea di fango degli Untouchables? O… altrove?
Certo non essersi accorto di nulla quando di Evangelisti tutti parlavano da un anno, «è più o meno la stessa cosa che hanno fatto i Direttori Generali di Massa e quindi i pratesi possono essere giustamente preoccupati!!» se gli arriva Berti, concludeva l’amico a cui mi ero rivolto.
Mi perdoni Berti per questa battuta – che del resto è verosimile e inoppugnabile.
Ma l’operazione Cravedi a Pistoia, dopo i guai di Scarafuggi (e anche un po’ quelli di Berti, che in Comune non si è avvisto di niente), mi sembrerebbe assai plausibile, per niente azzardata e – soprattutto – rifondante di una fiducia che, a questi chiari di luna, lo sapete bene, non è mai troppa…

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[Domenica 29 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]

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