Cibi taroccati all’apparenza uguali
agli originali –
Il Sindaco di Monsummano: «Appoggiamo la campagna Coldiretti»
PISTOIA-MONSUMMANO. La campagna Coldiretti per il vero made in Tuscany ha fatto tappa
stamattina in Valdinievole, a Monsummano Terme. Una campagna di
sensibilizzazione a cittadini e istituzioni per mettere in evidenza come ‘l’olio
extravergine il Rumolo’ prodotto in Spagna, il vino ‘Chianti’ prodotto in
California o il ‘Pecorino’ prodotto in Romania producano effetti deleteri alle
campagne toscane e pistoiesi. La manifestazione in Valdinievole segue quella
tenutasi ieri a Firenze organizzata da Coldiretti Toscana.
Olio tarocco, pesce vietnamita e anche formaggi ‘protagonisti’
nelle ultime settimane di indagini della magistratura che coinvolgono
direttamente o indirettamente Pistoia. Uno spicchio del ben più vasto ‘ladrocinio’
ai danni dei produttori agricoli onesti e dei consumatori: sofisticazioni
alimentari o inganni in etichetta sono da anni denunciati da Coldiretti a tutti
i livelli.
Al presidio di Monsummano ‘il vero e il falso,
nell’ambito del mercato settimanale di Campagna Amica, è intervenuto Rinaldo
Vanni, sindaco di Monsummano Terme, che oltre a ‘gustarsi’ le foto dei prodotti
italiani e toscani taroccati (il falso), ha assaggiato i veri formaggi
pistoiesi di due aziende della nostra montagna (Corsini e Taufi), prodotti con
latte ‘autoctono’. Esperienza del vero e del falso che hanno ‘vissuto’
anche i numerosi monsummanesi intervenuti al presidio.
“Appoggiamo la campagna Coldiretti a favore del
vero made in Tuscany – ha dichiarato Rinaldo Vanni, sindaco di Monsummano –. È
da due anni che ospitiamo il mercato Campagna Amica, con i benefici al
territorio portati della filiera corta: lo sviluppo delle aziende locali
favorisce il turismo enogastronomico e la riconquista del rapporto diretto tra
produttori e consumatori”.
“La concorrenza sleale di grosse aziende che
producono latticini anche in Toscana, con derivati del latte come cagliate,
paste filate congelate o latte in polvere, di cui oltretutto rimane sconosciuta
la provenienza, impedisce lo sviluppo degli allevamenti – dichiara Francesco
Sossi, direttore di Coldiretti Pistoia –. La nostra provincia, come tutta la
Toscana sarebbe idonea ad ospitare nuove attività o a valorizzare quelle
esistenti, vista la varietà morfologica del territorio, con potenziali pascoli
nelle zone collinari e montane. Oltretutto sarebbe un modo per rilanciare
economie di zone che sempre più si spopolano”.
“Coldiretti con la rete Campagna Amica, fondata
sulla filiera agricola italiana, ha messo a disposizione dei consumatori
toscani un sistema di vendita diretta con prodotti sicuri e made in Tuscany
100% – dichiara Fabio Pellegrini, presidente di Agrimercato Pistoia, l’associazione
che raggruppa i produttori di Campagna – . Purtroppo la concorrenza sleale
della ‘lobby del falso’ penalizza il nuovo corso dell’agricoltura italiana,
toscana e pistoiese”.
Coldiretti Pistoia
ufficiostampa.pt@coldiretti.it – [comunicato]
Cliccare
sull’immagine per ingrandirla.
Foto
con persone: da sinistra Daniela Pagliai, azienda I Taufi; Rinaldo
Vanni, Sindaco di Monsummano Terme; Giuseppe Corsini, azienda Le Roncacce;
Francesco Sossi, direttore Coldiretti Pistoia.
[Giovedì
26 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]
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