giovedì 26 luglio 2012

IL VERO E IL FALSO ‘MADE IN TUSCANY’ AL MERCATO «CAMPAGNA AMICA»


Cibi taroccati all’apparenza uguali agli originali Il Sindaco di Monsummano: «Appoggiamo la campagna Coldiretti»

PISTOIA-MONSUMMANO. La campagna Coldiretti per il vero made in Tuscany ha fatto tappa stamattina in Valdinievole, a Monsummano Terme. Una campagna di sensibilizzazione a cittadini e istituzioni per mettere in evidenza come ‘l’olio extravergine il Rumolo’ prodotto in Spagna, il vino ‘Chianti’ prodotto in California o il ‘Pecorino’ prodotto in Romania producano effetti deleteri alle campagne toscane e pistoiesi. La manifestazione in Valdinievole segue quella tenutasi ieri a Firenze organizzata da Coldiretti Toscana.

Olio tarocco, pesce vietnamita e anche formaggi ‘protagonisti’ nelle ultime settimane di indagini della magistratura che coinvolgono direttamente o indirettamente Pistoia. Uno spicchio del ben più vasto ‘ladrocinio’ ai danni dei produttori agricoli onesti e dei consumatori: sofisticazioni alimentari o inganni in etichetta sono da anni denunciati da Coldiretti a tutti i livelli.
Al presidio di Monsummano ‘il vero e il falso, nell’ambito del mercato settimanale di Campagna Amica, è intervenuto Rinaldo Vanni, sindaco di Monsummano Terme, che oltre a ‘gustarsi’ le foto dei prodotti italiani e toscani taroccati (il falso), ha assaggiato i veri formaggi pistoiesi di due aziende della nostra montagna (Corsini e Taufi), prodotti con latte ‘autoctono’. Esperienza del vero e del falso che hanno ‘vissuto’ anche i numerosi monsummanesi intervenuti al presidio.
“Appoggiamo la campagna Coldiretti a favore del vero made in Tuscany – ha dichiarato Rinaldo Vanni, sindaco di Monsummano –. È da due anni che ospitiamo il mercato Campagna Amica, con i benefici al territorio portati della filiera corta: lo sviluppo delle aziende locali favorisce il turismo enogastronomico e la riconquista del rapporto diretto tra produttori e consumatori”.
“La concorrenza sleale di grosse aziende che producono latticini anche in Toscana, con derivati del latte come cagliate, paste filate congelate o latte in polvere, di cui oltretutto rimane sconosciuta la provenienza, impedisce lo sviluppo degli allevamenti – dichiara Francesco Sossi, direttore di Coldiretti Pistoia –. La nostra provincia, come tutta la Toscana sarebbe idonea ad ospitare nuove attività o a valorizzare quelle esistenti, vista la varietà morfologica del territorio, con potenziali pascoli nelle zone collinari e montane. Oltretutto sarebbe un modo per rilanciare economie di zone che sempre più si spopolano”.
“Coldiretti con la rete Campagna Amica, fondata sulla filiera agricola italiana, ha messo a disposizione dei consumatori toscani un sistema di vendita diretta con prodotti sicuri e made in Tuscany 100% – dichiara Fabio Pellegrini, presidente di Agrimercato Pistoia, l’associazione che raggruppa i produttori di Campagna – . Purtroppo la concorrenza sleale della ‘lobby del falso’ penalizza il nuovo corso dell’agricoltura italiana, toscana e pistoiese”.
Coldiretti Pistoia
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto con persone: da sinistra Daniela Pagliai, azienda I Taufi; Rinaldo Vanni, Sindaco di Monsummano Terme; Giuseppe Corsini, azienda Le Roncacce; Francesco Sossi, direttore Coldiretti Pistoia.
[Giovedì 26 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]

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