giovedì 19 luglio 2012

QUARRATA, IL COMUNE DEMOCRATICO DI MARCO MAZZANTI E DEI DIPENDENTI GENTILI


QUARRATA. So benissimo che lavorare con il pubblico provoca stress. Ve lo posso assicurare, dato che anche io, da buon dipendente del Comune di Quarrata, quando ancora il Sindaco Mazzanti portava i pantaloni corti e l’ex-Sindaca Sergio Gori le gonne sotto il ginocchio e i calzini bianchi corti, ho lavorato allo sportello e al pubblico per qualche mese.
Fatto è che questo Comune così democratizzato da 35 anni di Pci-Pd, forse dovrebbe dare un giro di valzer ai propri impiegati.
Due giorni fa, nell’ufficio relazioni con il pubblico, mancavano le schede per il referendum contro i superstipendi ai deputati.

Si presentano due signori e chiedono di poter firmare. L’impiegata – mi segnalano che sul sito del Comune c’è scritto il nome di Gianna Bellini, ma poi ce lo dirà Marco Mazzanti se era lei o meno… – risponde piuttosto seccata e senza nemmeno dare il buongiorno: «Le schede sono finite e quelle nuove devono essere firmate dal segretario. Tornate a fine mattina».
Tutto bene se questi due signori non avessero preso, per andare a firmare quelle schede lì, un permesso dal lavoro. L’impiegata risponde che i due potranno tornare sabato mattina prossimo: insomma, in altre parole, quel Comune che deve essere al servizio dei cittadini, vuole, al contrario, i cittadini al servizio di se stesso e dei propri indisponenti impiegati.
Ieri mattina la signora che ci ha segnalato questo fatto, ha telefonato al centralino del Comune e, per circa un’ora, c’era sempre il disco che informava che gli operatori erano tutti occupati. Alla fine, all’interessata che si era rivola direttamente all’Urp, ha risposto un geometra – che sostituisce la dottoressa Maria Teresa Giacomelli –, e ha riferito che le schede c’erano, ma per poterle firmare l’ultimo giorno utile sarebbe stato proprio sabato 21 luglio prossimo, entro le ore 12.
E voi vi domandate perché la gente perda la calma e sia tutta una litigata con gli uffici pubblici?
La signora ci ha anche segnalato un altro bell’esempio del moderno Comune democratico di Quarrata: «Ho anche cercato di sapere se l’apertura straordinaria notturna della Villa La Magia va prenotata e quanto costa, ma tuttora non sono riuscita a saperlo, ho dovuto lasciare il mio recapito telefonico e dovrebbero chiamarmi appena lo sanno…». Che organizzazione!
La gente, quando mi sente rammentare, pensa che io sia prevenuto contro la pubblica amministrazione, ma non ha capito una cosa: che sono 45 anni (tutto il mio periodo lavorativo) che lotto contro la burocrazia per tutte le assurde angherie della categoria impiegatizia che conosco direttamente e perfettamente per esserci passato in mezzo.
Ci lamentiamo che la Merkel non ci possa vedere. Io credo che abbia ragione – pur nella sua storura mentale.
In Germania un impiegato che si comporta così, che risponde non bene, che non è fornito di ciò di cui deve essere fornito in tempo reale, fischia via in 24 ore: ed è così anche se voi non ci credete. Noi italiani, per l’Europa, siamo quelli che chiedono i danni da neve anche se abitano a Tripoli – la polemica è di questi giorni.
E siamo quelli che hanno una regione il cui governatore, che ha fatto un buco di 5 miliardi, s’incazza perché si sente un perseguitato e vuole staccarsi dall’Italia per andarsene con Malta.
Rigiro il problema a Mazzanti e al suo vice Romiti.
Non si vergognano di questi disservizi, loro che si presentavano come ‘il nuovo che avanza’ (e che, forse, è anche di troppo)?
Tanto è chiaro che non risponderanno nemmeno…
Edoardo Bianchini
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[Giovedì 19 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]

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