di Edoardo Bianchini
QUARRATA-PIANA. Alla Caserana si è ripetuta, per l’ennesima volta, la sacra
rappresentazione del ‘tutti insieme appassionatamente’.
Mazzanti & Romiti, una sorta di coppia
alla Stanlio e Ollio o alla Gianni e Pinotto, sono andati là a raccontare a chi
ha, ogni inverno, i piedi nell’acqua, che loro saranno sempre dalla parte dei deboli:
basterà – ovviamente – che i deboli continuino, come sinora puntualmente hanno fatto,
a votarli e appoggiarli politicamente con quel senso di responsabilità che le sinistre
chiedono sempre al popolo – un popolo che, alla fine,
normalmente, viene infinocchiato in tutte le maniere (vedi).
Immaginatevi Mazzanti che fa un atto formale
contro l’amministrazione comunale di Pistoia perché non realizza le casse di espansione
ai Laghi Primavera, come ha chiesto Daniele Manetti del Comitato Olmi.
O immaginatevi un Mazzanti che, con la moderazione
messa in campo da Oreste Vannucci del Comitato Caserana, prende per la manina i
Comitati e inizia a fare con loro il girotondo dell’asilo nella speranza che Enrico
Rossi senta qualcosa. Con quel che ha da fare a manovrare tutte quelle miliardate
che ha fra mano.
Voglio dire: siamo dinanzi a scenari da
teatro dei pupi siciliani o da ex-asilo Bargellini di Quarrata, quando suor Oliva
(anni 50) preparava lo spettacolino di Natale.
Le sinistre, a Quarrata, dal 1975, sono
state messe alla prova con ben 37 anni di possibilità di riscatto e oggi – 2012
– ci troviamo in una situazione da fare letteralmente schifo: e tuttavia si va alle
elezioni ed ecco che Mazzanti e Romiti prendono quel buon 60% di consensi che vengono,
magari, a Romiti perché è un bravo ragazzo che si dà tanto da fare per il Santonuovo
e lotta e lotta per l’ufficio postale, che poi alla fine Poste Italiane spazza via
perché… Romiti chi è? Chi lo ha visto? Chi lo conosce? sempre chiuso com’è
nel gabbiotto di blindovis della Bcc di Vignole; a Mazzanti perché pure lui è bravo:
saluta tutti per la strada, batte la mano sulla spalla alla gente, fa 5 anni l’assessore
ai lavori pubblici della peggio Sindaca di Quarrata, ma non è responsabile
dei disastri del Piuss (come ci assicura Fiorello Gori, altro campione ex-dipendente
dell’ufficio tecnico del Comune e ora passato nelle file degli amministratori).
La gente – l’altra gente – deve stare a
vedere e sentire tutte queste coglionerie senza fine e senza contenuti. Vi sembra
di vivere in un Paese civile, democratico e con la testa sulle spalle?
Per forza la Merkel ci spiàccica
sotto i piedi! Nei comuni tedeschi, alla fine di un mandato amministrativo, se una
forza politica si è dimostrata incapace come la sinistra dell’ultimo decennio Sergio
Gori, viene mandata a casa con tanto di calci bene assestati. Qui, nella Quarrata
della recessione e dei disastri amministrativi, ma dell’integrazione, della legalità
e dei Piuss, il Pd finisce col raccattare il 60%: ma vi sembra una cosa possibile
e/o sensata?
Quarrata ha una rete fognaria che non funziona;
Quarrata non ha una rete del gas che vada; Quarrata non ha punti luce di notte,
ma Mazzanti dice che è meglio perché così si risparmia; Quarrata non ha una rete
idrica se non quella degli anni 50 del Sindaco Amadori ed è tutta un colabrodo:
ma in compenso ha milionate Piuss che si sfaldano e si disfanno di giorno in giorno
perché si scopre che, dei progetti fatti (sotto Mazzanti e grazie alla competenza
degli uffici tecnici di cui – se non sbagliamo – faceva parte anche Fiorello Gori)
non ce n’è uno che torna: e la gente ancora ha il coraggio di parlare con amministratori
come questi, amministratori al 60% del niente.
Scusate, signori cittadini della Piana,
ma quando vi sveglierete? Quando vi deciderete a crescere e a capire che vi hanno
infinocchiato, vi stanno infinocchiando e vi infinocchieranno anche domani?
Perché a loro le alluvioni non gli entrano
nelle case: a loro basta comandare.
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[Sabato 28 luglio 2012 - © Quarrata/news
2012]
Caro Blogger,ogni popolo ha la classe politica che si merita, perchè la sceglie!
RispondiEliminaSpero che l'acqua torni, e che sia tanta: le piante ne hanno bisogno.
'ndiamo avanti.
MDB