QUARRATA. In merito a un nostro precedente post dallo stesso titolo (vedi),
in cui due signori avevano lamentele da fare nei confronti dell’Urp per la
firma dei moduli destinati all’abrogazione parziale della legge per le
indennità parlamentari, la dottoressa Claudia Cappellini mi scrive:
Caro Edoardo,
ti scrivo nella mia
funzione di responsabile del Servizio Cultura e Comunicazione del Comune di
Quarrata, di cui l’Ufficio Relazione al Pubblico fa parte. Credo sia
necessario, in riferimento all’articolo apparso giovedì 19 luglio, ascoltare
anche la nostra versione, oltre che quella della signora che si è rammaricata
per non aver potuto firmare i moduli relativi al referendum.
Alla data del 12 luglio 2012 il nostro
ufficio aveva a disposizione un unico modulo che Unione Popolare ci aveva
mandato per la raccolta firme per l’abrogazione parziale della legge per le
indennità parlamentari. Poiché si stava avvicinando la scadenza della raccolta
firme, un impiegato dell’Urp ha cercato di collegarsi al sito di Unione
Popolare per cercare un indirizzo mail per scrivergli e farsi mandare i moduli.
Il sito non era accessibile nell’immediato ma, dopo vari tentativi, l’impiegato
è riuscito a scrivere una mail per richiedere i moduli. La mattina di lunedì 16
luglio, alla mail inviata dall’impiegato venerdì 13 luglio, non c’era stata
risposta. La signora Bellini, rientrata quella mattina dalle ferie, si è
attivata subito provando a rimandare la mail di richiesta moduli e mandandone
un’altra ad un altro indirizzo mail della segreteria dell’Unione Popolare,
senza avere, anche con questo tentativo, nessuna risposta; si è collegata al
loro sito, per vedere se c’era la possibilità di scaricare il modulo per la
raccolta delle firme, ma c’erano dei problemi con la connessione internet e non
era possibile aprire la pagina, così ha provato a chiamare il numero di
telefono di Roma dell’Unione Popolare e, dopo diversi tentativi, hanno risposto
dicendo che il modulo poteva essere scaricato dal loro sito. Poiché non era
possibile aprire il sito la signora Bellini ha chiesto se cortesemente potevano
inviare i moduli tramite fax, ma gli impiegati di Unione Popolare hanno
risposto che l’unico modo era quello di scaricarli dal sito. Tutti questi
tentativi sono stati fatti naturalmente nel corso della mattinata con l’apertura
al pubblico e, poiché in quel momento i moduli non erano disponibili, gli
impiegati hanno dovuto dire, alle persone che volevano firmare, di tornare il
mattino successivo. Quando finalmente verso le ore 13.00, sempre di lunedì 16
luglio, è stato possibile collegarsi, la signora Bellini ha scaricato i moduli
e ne ha fatto delle copie a colori come richiesto dal comitato promotore.
Ovviamente, vista l’ora, i moduli non sarebbero stati disponibili fino al
mattino successivo, ovvero al martedì 17 luglio 2012, in quanto dovevano essere
vidimati dal Segretario del Comune. All’apertura dell’ufficio, martedì 18
luglio, alle prime persone che sono arrivate di mattina presto e che volevano
firmare, è stato detto di tornare più tardi, in quanto i moduli c’erano, ma
erano alla firma del Segretario Comunale. In questo arco di tempo di attesa si
sono presentati due signori, la signora ha detto di aver dovuto prendere
permesso da lavoro per firmare, e la signora Bellini le ha risposto che i
moduli ci sarebbero stati a breve, più tardi, nella mattinata e di provare a
ripassare; oppure, visto che doveva tornare al lavoro, di ripassare dall’ufficio
il sabato mattina in orario di apertura, dalle ore 8.30 alle ore 12.00. La
signora in questione è andata via alterata.
Come vedi, le cose sono un po’ più
complesse rispetto a come sono state raccontate e, soprattutto, la negligenza,
in questo caso, non è da imputarsi agli impiegati dell’Ufficio Relazioni al
Pubblico del Comune di Quarrata. Quanto al fatto poi che la signora Bellini
abbia usato un tono irritato nei confronti della signora, io sono pronta a
espormi personalmente dicendo che non è vero. La signora Bellini non fa parte
della schiera delle persone maleducate, anzi, più volte i cittadini che
frequentano l’Urp hanno sottolineato la disponibilità e la gentilezza del
personale. Ma, come tu sai, i toni sono sempre molto soggettivi e quindi è
possibile che la signora abbia interpretato un tono come non abbastanza gentile
per lei. Io, come responsabile del Servizio, sono a disposizione della signora
in qualunque momento. Naturalmente il Sindaco di Quarrata ha già avuto questa
mia relazione. Ti sarei grata se volessi pubblicare questo scritto per poter
dar modo anche a noi di raccontare la versione dei fatti.
Ti ringrazio per l’attenzione e ti
auguro buon lavoro.
Claudia Cappellini
Cara Claudia,
come vedi non ci sono
problemi. Il tuo intervento è qui, nella sua interezza e nel pieno rispetto del
diritto di replica.
Piuttosto la cronistoria degli eventi
mi fa venire in mente la famosa barzelletta dell’Inferno degli italiani,
dove la punizione, pur essendo sempre la stessa (mazzolate, con rispetto
parlando, sui coglioni), è una non-punizione perché – come dice il diavolo ai
dannati – «una volta manca l’incudine e una volta il martello».
Siamo proprio italiani e siamo in
Italia, cara Claudia.
Te lo ricordi quando lavoravamo insieme
al Tirreno? Il futuro doveva cambiare tutto. E invece… guarda: vi hanno
mandato un solo foglio per le firme (uno per un Comune di 26mila abitanti!);
poi non funzionava internet; poi i promotori del referendum volevano le schede
a colori sennò non erano valide (o belle?); poi l’impiegata ha scaricato da
internet i moduli, ma era tardi; poi il giorno dopo, alle 8 e successivamente,
non era possibile presentarli ai cittadini per la firma perché i moduli erano…
alla firma del segretario che – lasciamelo dire – non era evidentemente in
plancia di comando all’inizio della mattinata: ma se non c’è un segretario,
non c’è nessun altro dirigente, in Comune, che lo possa sostituire in modo da
evitare disagi per il cittadino, con tutto quello che i dirigenti ci costano?
Voglio credere quello che mi dici sulla
tua impiegata: ma lasciami pensare anche che, se le fossero girati i cabbasisi
(come si dice in Il commissario Montalbano) avrebbe avuto, forse, anche
una qualche ragione di essere arrabbiata e un po’ scostante.
E chiudo qui il mio commento, sempre
all’acido nitrico, contro un’amministrazione che fa acqua da ogni parte: grazie
anche alla brillante mente di un Bassanini che, con le riforme del nuovo mondo,
alla fine – come puoi vedere anche tu – ci ha infilati a forza in un culo di
sacco di sperperi e di inefficienze.
Lo auguro a te, buon lavoro, con l’affetto
e la stima che ti ho e che sai. A te che lavori in una macchina che non va, che
si inceppa in ogni istante e che genera necessariamente tensioni,
incomprensioni e angosce.
A chi vi lavora e a chi vi si avvicina.
Edoardo Bianchini
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 21 luglio 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Questo e' il nostro sgangherato Paese (maiuscolo per educazione). Su una cosa posso confermare anch'io. Sulla correttezza, disponibilità e gentilezza di Gianna Bellini. Credo svolga il piu' ingrato compito di tutti i dipendenti comunali e lo esegue con grande educazione.
RispondiEliminaAlessandro Cialdi