lunedì 16 luglio 2012

LUIGI EGIDIO BARDELLI E LA DECISIONE DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI


PISTOIA. Un lettore – che non è un lettore virtuale, come insinuava Luigi Egidio Bardelli nell’esposto contro di me all’Ordine dei Giornalisti – mi scrive e commenta:

Gentile Blogger,
ho letto il Suo post sulla decisione con cui l’Ordine dei Giornalisti della Toscana ha deciso – peraltro all’unanimità – che i Suoi pezzi critici sull’operato di Luigi Bardelli (e sulle molteplici parti in commedia da questi svolte) costituiscono legittimo esercizio della professione di giornalista.
La successiva, paziente lettura anche dell’esposto del Bardelli – che definirei “imbarazzante” agli occhi di chiunque sappia qualcosa delle vicende pistoiesi – rende ancor più l’idea della sonora sberla subita dal pluridecennale patron di Pistoia Libera/Aias/Apr.
Direi che i documenti parlino da soli.

E questo è, a ben vedere, il pregio intrinseco del modo di fare giornalismo di Quarrata/news.
Una particolare predilezione per la “documentazione” dei fatti a beneficio dei lettori, affinché essi possano rendersi conto e valutare direttamente. Non prediche fumose. Ma i fatti. Quelli che emergono in modo poco contestabile, ad esempio, dai documenti da lei pubblicati.
Pregio non comune, specie a livello di informazione locale, che per tradizione non pare avere una particolare attitudine all’inchiesta (tanto che colossali sparizioni di denaro pubblico, come quella avvenuta nella nostra piccola Comunità Montana, appaiono ancora avvolte da una fitta quanto inspiegabile nebbia).
Sotto questo profilo, il procedimento disciplinare che il Bardelli pensava di attizzare nei Suoi confronti, si conclude con la migliore attestazione possibile della correttezza
e qualità giornalistica del servizio informativo assicurato da Quarrata/news ai cittadini.
A tale attestazione, gentile Blogger, mi permetta di aggiungerne personalmente un’altra, che ricavo proprio da un raffronto con il giornalismo del Bardelli.
Il Suo Blog – libero e seguitissimo, come pure annota il preoccupato Bardelli nel suo esposto – non costa niente ai cittadini pistoiesi.
Il giornalismo del Bardelli, al contrario, sì.
Almeno per tre versi.
Primo: una parte dello strumento quotidianamente usato dal Bardelli, la sua TV Libera, è stato pagato con i soldi pubblici che la collettività, attraverso le sue istituzioni, aveva destinato al servizio delle persone disabili. Lo si ricava dai documenti che proprio Lei, prof. Bianchini, ha avuto il coraggio di pubblicare, senza mai ricevere, mi pare, smentita alcuna dall’interessato. E non sarà un caso che il lungo esposto del Bardelli di tutto si dolga fuorché di quelle pubblicazioni.
Secondo: TVL, al pari di altre emittenti locali, è sovvenzionata da soldi dello Stato (soldi di tutti noi) per importi di centinaia di migliaia di euro che, almeno ultimamente, questo stesso blog ci ha fatto vedere che costituiscono la gran parte del bilancio di quella che dovrebbe essere una “libera emittente”.
Terzo: il bilancio di TVL evidenzia anche una rete di rapporti economici con istituzioni ed enti della politica locale che lascia talora perplessi, come nel caso del terreno pubblico finito per una girata di cappello, appunto, a TVL S.p.A.
A proposito: anche quest’anno i diritti di trasmissione della Giostra dell’Orso saranno offerti a gratis al Bardelli?
Grazie, caro Blogger, per la Sua opera di informazione; e voglia gradire, assieme all’attestazione della stima, anche le personali congratulazioni di un Suo lettore.
Lettera firmata

Per chiarezza, il terreno di cui parla il lettore al terzo punto delle sue osservazioni, dovrebbe essere l’area – ma potrei sbagliarmi – su cui sorge la sede stessa di Tvl.
Se così non fosse, chiedo sùbito umilmente perdono (per non prendermi un’altra denuncia) da Luigi Egidio, con il quale devo incontrarmi tra poco meno di un’ora.
Poi, magari, in giornata, vi racconto anche perché…
e.b. blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 16 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]

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