PISTOIA. Un lettore – che non è un lettore
virtuale, come insinuava Luigi Egidio Bardelli nell’esposto contro di me all’Ordine
dei Giornalisti – mi scrive e commenta:
Gentile Blogger,
ho letto il Suo
post sulla decisione con cui l’Ordine dei Giornalisti della Toscana ha deciso –
peraltro all’unanimità – che i Suoi pezzi critici sull’operato di Luigi
Bardelli (e sulle molteplici parti in commedia da questi svolte) costituiscono
legittimo esercizio della professione di giornalista.
La successiva,
paziente lettura anche dell’esposto del Bardelli – che definirei “imbarazzante”
agli occhi di chiunque sappia qualcosa delle vicende pistoiesi – rende ancor
più l’idea della sonora sberla subita dal pluridecennale patron di Pistoia
Libera/Aias/Apr.
Direi che i
documenti parlino da soli.
E questo è, a
ben vedere, il pregio intrinseco del modo di fare giornalismo di Quarrata/news.
Una particolare
predilezione per la “documentazione” dei fatti a beneficio dei lettori,
affinché essi possano rendersi conto e valutare direttamente. Non prediche
fumose. Ma i fatti. Quelli che emergono in modo poco contestabile, ad esempio,
dai documenti da lei pubblicati.
Pregio non
comune, specie a livello di informazione locale, che per tradizione non pare
avere una particolare attitudine all’inchiesta (tanto che colossali sparizioni
di denaro pubblico, come quella avvenuta nella nostra piccola Comunità Montana,
appaiono ancora avvolte da una fitta quanto inspiegabile nebbia).
Sotto questo
profilo, il procedimento disciplinare che il Bardelli pensava di attizzare nei
Suoi confronti, si conclude con la migliore attestazione possibile della
correttezza
e qualità
giornalistica del servizio informativo assicurato da Quarrata/news ai
cittadini.
A tale
attestazione, gentile Blogger, mi permetta di aggiungerne personalmente un’altra,
che ricavo proprio da un raffronto con il giornalismo del Bardelli.
Il Suo Blog –
libero e seguitissimo, come pure annota il preoccupato Bardelli nel suo esposto
– non costa niente ai cittadini pistoiesi.
Il giornalismo
del Bardelli, al contrario, sì.
Almeno per tre
versi.
Primo: una parte dello strumento
quotidianamente usato dal Bardelli, la sua TV Libera, è stato pagato con i
soldi pubblici che la collettività, attraverso le sue istituzioni, aveva
destinato al servizio delle persone disabili. Lo si ricava dai documenti che
proprio Lei, prof. Bianchini, ha avuto il coraggio di pubblicare, senza mai
ricevere, mi pare, smentita alcuna dall’interessato. E non sarà un caso che il
lungo esposto del Bardelli di tutto si dolga fuorché di quelle pubblicazioni.
Secondo: TVL, al pari di altre emittenti locali,
è sovvenzionata da soldi dello Stato (soldi di tutti noi) per importi di
centinaia di migliaia di euro che, almeno ultimamente, questo stesso blog ci ha
fatto vedere che costituiscono la gran parte del bilancio di quella che
dovrebbe essere una “libera emittente”.
Terzo: il bilancio di TVL evidenzia anche una
rete di rapporti economici con istituzioni ed enti della politica locale che
lascia talora perplessi, come nel caso del terreno pubblico finito per una
girata di cappello, appunto, a TVL S.p.A.
A
proposito: anche
quest’anno i diritti di trasmissione della Giostra dell’Orso saranno offerti a
gratis al Bardelli?
Grazie, caro
Blogger, per la Sua opera di informazione; e voglia gradire, assieme all’attestazione
della stima, anche le personali congratulazioni di un Suo lettore.
Lettera firmata
Per chiarezza, il terreno di cui parla il lettore al terzo punto delle
sue osservazioni, dovrebbe essere l’area – ma potrei sbagliarmi – su cui sorge
la sede stessa di Tvl.
Se così non fosse, chiedo sùbito umilmente perdono (per non prendermi
un’altra denuncia) da Luigi Egidio, con il quale devo incontrarmi tra poco meno
di un’ora.
Poi, magari, in giornata, vi racconto anche perché…
e.b. blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 16 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]
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