Partita a Pistoia una iniziativa di cittadinanza attiva, unica in Italia – L’idea è delle Acli provinciali – «Una risposta
concreta alla deriva antipolitica»
PISTOIA. «Un canale diretto fra il cittadino e le istituzione». Così Acli di Pistoia definisce un suo sito web (www.dilloallacortedeiconti.it), già on-line da qualche settimana, per raccogliere segnalazioni su “sprechi di denaro pubblico” o altre disfunzioni nelle amministrazioni pubbliche.
«L’iniziativa – spiega Elena Pampana, Commissaria per le Acli pistoiesi –
vuole essere una risposta concreta alla deriva antipolitica cui assistiamo quotidianamente:
il sito nasce dall’idea di far conoscere a tutti i cittadini gli strumenti
democratici di controllo sulle modalità di spesa dei fondi pubblici».
Per l’associazione di corso Gramsci (Associazioni Cristiane Lavoratori
Italiani), «la democrazia moderna nasce quando i cittadini verificano come sono
impiegati i soldi delle imposte. Noi paghiamo le tasse: per questo vogliamo
controllare come vengono spesi i nostri soldi esercitando in modo diretto l’essenza
stessa della democrazia».
Il sito è stato presentato questa mattina nella sede del Seminario
vescovile di Pistoia. In un depliant dedicato all’iniziativa, oltre a spiegare
la natura della Corte dei Conti regionale («È un
normalissimo tribunale e agisce come tale ... Si occupa di come vengono spesi i
soldi da parte di qualunque Ente della pubblica amministrazione ... È rimasto l’unico
organo di controllo della spesa pubblica») si ricorda come possono essere
effettuate, da cittadini e associazioni, le segnalazioni.
«Possono avvenire in qualunque modo: a mezzo di stampa, indagini
istituzionali, segnalazioni di enti e cittadini. In quest’ultimo caso la
segnalazione può essere fatta in modo riservato». I fatti cui si fa riferimento
devono essere «concreti e corredati da documentazione, se possibile anche fotografica».
La segnalazione al sito va effettuata tramite l’utilizzo di un modulo e
segnalando «l’avvenuto spreco di denaro». Nei confronti di Acli, il cittadino ha l’obbligo di
dichiararsi, ma può scegliere se la trasmissione degli atti, da parte di Acli
alla Corte, debba avvenire «in forma anonima o esplicita».
I responsabili del sito si impegnano alla riservatezza degli atti: ogni
segnalazione viene valutata e, se esistono i requisiti, inoltrata alla Corte
dei Conti. A questo punto non ci sarà alcun riscontro formale da parte della
Corte e il cittadino non saprà più niente se non a sentenza avvenuta («unicamente
perché è pubblica»).
Sul sito è anche pubblicata, integrale, la relazione tenuta da Angelo
Canale, Procuratore Regionale della Corte dei Conti, lo scorso 20 febbraio.
Mauro Banchini
comunicazionisociali@diocesipistoia.it
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[Sabato 14 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]
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