di Edoardo Bianchini
Il Consiglio dell’Ordine dei
Giornalisti della Toscana dà torto al Direttore di Tvl/Patron Apr – Con ‘Quarrata/news’
«Bianchini svolge inchieste giornalistiche»
Non ho televisioni personali da tenere in vita né per me né
per i miei familiari.
Non ho un’attività che mi garantisca, dall’Asl, un
contributo di circa 500mila euro al mese, nonostante che la terza sezione del
Tribunale Civile di Roma abbia emesso un’ordinanza che vieta all’Apr di toccare
i quattrini pubblici di tutti noi, pistoiesi e toscani – ordinanza disattesa in
pieno da Luigi Egidio Bardelli con un comportamento sul quale, peraltro, la Procura
di Pistoia non ha avuto parola da dire o rilievo da fare.
Non ho interessi personali su Pistoia, se non creditorii per
avere donato alla città e alla provincia il mio lavoro e la mia professionalità
da giornalista.
Ciò premesso… vi avevo raccontato che Luigi Egidio Bardelli
aveva minacciato di farmi causa. Poi vi avevo detto che, questa causa, me l’aveva
fatta – tant’è che stiamo ancora discutendo dinanzi al conciliatore.
In quella sede, però, ho anche scoperto che Luigi Egidio, l’uomo
che, quando parla dalla sua personale televisione, si paragona umilmente
a Gesù Cristo, mi aveva in aggiunta querelato, in penale, per averlo messo in
cattiva luce dinanzi alla città attraverso un blog, Quarrata/news, che
lo preoccupa assai (lo scrive lui stesso) perché è molto letto (forse più di
quanto non sia vista la sua Tvl): stamattina, a proposito, il blog ha superato
le 406 mila 750 pagine visitate.
Ma non era finita, cari lettori di Quarrata/news.
All’improvviso, circa due mesi fa, ho anche scoperto che il
cristianissimo business man dell’Apr, non solo non era assolutamente
disposto a porgere l’altra guancia, come Dio (attraverso suo figlio) comanda,
ma era – come dire? – piuttosto pugnace e aggressivo nei miei confronti: in
pratica mi aveva regalato anche un esposto all’Ordine dei Giornalisti della
Toscana (6 pagine fitte fitte di farraginoso veleno), accusandomi di un
migliaio di nefandezze appena: dalla diffamazione, alla persecuzione personale,
allo stalking o cose simili e, non ultima, la colpa dolosa di contravvenire a
creare quel clima di collaborazione fra colleghi com’è previsto dalla legge
istitutiva dell’Ordine. A fianco di Luigi Egidio era intervenuta anche una persona
a lui molto vicina: così, se mai, di sponda e di rincalzo. Alla faccia della christiana
caritas!
Chiedeva, Luigi Egidio Bardelli, un energico intervento dell’Ordine
per ridurmi non solo all’obbedienza del tacere sulle sue personali attività,
ma, ovviamente, anche una dovuta e santa punizione disciplinare.
A giugno, per l’esattezza l’8, dovetti presentarmi al
Consiglio dell’Ordine per sostenere le mie ragioni. Poi è seguito il tempo
necessario per la decisione dell’organismo di autoregolamentazione professionale,
e finalmente, qualche giorno fa… giustizia – come si dice – è stata fatta.
Ed è stata fatta – e molto mi spiace per Luigi Egidio,
perché sono certo che non apprezzerà la decisione del Consiglio: poiché niente
è santo, per lui, se non il suo personalissimo e autocratico punto di
vista – con due archiviazioni all’unanimità di tutta la massa delle assurde indecenze
e stupidaggini che il direttore-proprietario-commentatore-editorialista-factotum
di Tvl, e (contestualmente) manager-Apr, aveva scritto (o fatto scrivere) sul
mio conto, dopo avermi dileggiato pubblicamente, con il suo personale mezzo televisivo, chiamandomi
sprezzantemente ‘supergiornalista che non capisce niente’ e tirandomi delle
‘pie’ sberle con un fare davvero cristiano e rispettoso della personalità
altrui, quasi francescano: in perfetto stile bardelliano ispirato da una bontà mariano-medjugorjana,
direi con la mia scarsa, se non insussistente, intelligenza.
È interessante leggere – e dovrà farlo, mi spiace molto per
lui, lo stesso Luigi Egidio – le motivazioni e il dispositivo con cui il
Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana, all’unanimità (ripeto e
sottolineo), ha indicato a Bardelli che aveva sbagliato tutto e che io,
parlando di lui e dei suoi particolari modi di agire nonché interessi, stavo
solo facendo quel mestiere che lui spesso non ha saputo fare secondo le regole
e i doveri della professione giornalistica:
DELIBERA DEL CONSIGLIO REGIONALE
DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI DELLA
TOSCANA
Il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana,
nella sua riunione dell’8 giugno 2012,
visto l’esposto ricevuto il 27 marzo 2012 (protocollo n. 889 dei
27/03/2012) dal giornalista pubblicista Luigi Bardelli nei confronti del
giornalista professionista Edoardo Bianchini;
preso atto che l’esponente lamenta una campagna di disinformazione e
diffamazione condotta dal Bianchini nel suo blog “Quarrata news” e rivolta a
svilire l’immagine sua, in qualità di presidente, e dell’associazione da lui
presieduta, APR ex AIAS di Pistoia; ed a denigrare TV Libera di cui lo stesso
Bardelli è direttore;
vista la delibera di apertura del procedimento disciplinare
decisa dal Consiglio dell’Ordine in data 16 aprile 2012 (protocollo n. 1242 del
30/04/2012) per il giornalista professionista Edoardo Bianchini nato a Quarrata
il 4 giugno 1947 ed ivi residente in Via di Lucciano 45, iscritto all’Albo dei
giornalisti della Toscana dal 4 dicembre 1972, per violazione dell’ art. 2
della legge 3.2.1963 n. 69 in relazione all’obbligo di promuovere lo spirito di
collaborazione tra colleghi;
preso atto della memoria difensiva prodotta da Edoardo Bianchini il
01/06/2012 (protocollo n. 1475 dei 05/06/2012) e in seguito alla audizione dei
testimoni chiamati dalla difesa nelle persone di Antonio Principato, Mauro
Banchini, Luigi Scardigli, Giampaolo Pagliai;
sentita la relazione del consigliere istruttore Michele Taddei
nella medesima seduta;
preso atto che l’esponente Luigi Bardelli è personaggio pubblico e
noto alla città di Pistoia e come tale più di altri può essere esposto a
critiche da parte di chi si occupa di cronaca e che non si ravvisa il venir
meno degli obblighi deontologici tra colleghi così come previsto ex art. 2
della legge 69/1963; che, così come documentato dalla memoria difensiva, lo
stesso Bardelli ha avuto con Bianchini più di un’occasione di scambi polemici
attraverso la emittente televisiva TVL da lui diretta;
che i testimoni ascoltati hanno riferito di aver riscontrato un
uso talvolta strumentale della stessa emittente televisiva TVL da parte di
Bardelli che risulta essere proprietario, direttore ed editorialista;
che il Bianchini svolge inchieste giornalistiche su molte
tematiche riguardanti la vita della città di Pistoia e non solo in merito alle
vicende oggetto dell’esposto e quindi non si ravvisa alcun intento denigratorio
nei confronti della televisione TVL né diffamatorio verso l’esponente e l’associazione
da lui presieduta, APR ex AIAS di Pistoia;
ritenuto tutto quanto sopra esposto
DELIBERA
all’unanimità l’archiviazione del procedimento nei confronti
di Edoardo Bianchini.
Così deciso in Firenze l’8 giugno 2012
Il
Consigliere Istruttore
dott.
Michele Taddei
|
Il
Presidente
dott.
Carlo Bartoli
|
Lo stesso è successo per l’altro esposto presentato da
persona molto vicina, per non dire contigua al Bardelli stesso.
Ora, arrivati a questo punto, checché ne pensi Luigi Egidio
e chiunque come lui, sarà bene che il direttore-proprietario-editorialista-commentatore-patronAPR
e quant’altro:
1. la smetta di credere di poter imporre il silenzio-stampa
a chi fa, perché sa farlo, il proprio mestiere di giornalista;
2. la pianti di sparlare in giro dichiarando di avermi messo
a tacere con le sue ‘pie’ azioni repressive;
3. prenda coscienza, una volta per tutte, che è lui a creare
stalking nei miei personali confronti;
4. si cacci in testa, una volta per tutte, che a Pistoia è
finita l’era del silenzio e che, come potrò e finché potrò e con tutte le forze
con cui potrò – ma soprattutto senza lasciarmi intimidire da nessuna sua
particolare azione –, continuerò a dire e parlare di tutto quanto potrà essere
oggetto di possibile inchiesta in una città che, quanto a trasparenza, ha le
stesse caratteristiche di una lastra di piombo in rapporto ai raggi X.
Per ora Luigi Egidio Bardelli cominci a imparare il rispetto
di chi fa giornalismo.
Quello vero, intendo dire, e non quello che – come appurato
dallo stesso Consiglio dell’Ordine – è stato portato avanti dalla sua
televisione usata strumentalmente per perseguire inammissibili interessi
personali.
L’ESPOSTO DI LUIGI EGIDIO BARDELLI
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 14 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]
Caro blogger,
RispondiEliminami devo compiacere, per il fatto di vedere affermata la Verità e dunque la Giustizia. Ma nello stesso tempo, devo però dispiacermi e profondamente, pensando a tutti i concittadini che, omòlogati al più ottundente dei conformismi, vedono oggi crollare il mito di un "media" ormai istituzionalizzato dalla città. Su TVL, e sul suo patron, torme di pistoiesi avevano riposto la loro considerazione piena, umana, sociale e dunque, "politica" nel senso autentico di polis. Oggi è un giorno di profondo lutto per la dabbenaggine che tanto piace ai puritani benpensanti. Io, per questo, smetterò di raccogliermi nel consueto "religioso silenzio" che usavo solitamente nelle audizioni del LEB. A proposito, chissà se oggi farà un suo "editoriale". Mi sintonizzerò sicuramente sul canale 11, con sincera curiosità. Auguri, e grazie di esistere.
MDB
http://www.youtube.com/watch?v=-zJoNfgviDc
RispondiEliminama questo Bardello e' il solito della fondazion€ santa maria assunta in cielo o roba del genere??
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