di Edoardo Bianchini
Il proprietario-direttore-commentatore
di Tvl-presidente dell’Apr dovrà presentarsi all’Ordine dei Giornalisti il 24
settembre prossimo
Ieri avevo promesso ai lettori di raccontare
perché mi sarei dovuto incontrare con Luigi Egidio Bardelli: è dunque giusto
che lo faccia.
Mi ci sono dovuto incontrare – con lui
e con il suo avvocato Giovanni Sicigliano, dello stesso Studio dell’avvocato
Bologni, se non sbaglio, difensore di Bardelli nella causa contro l’Aias di
Principato – insieme al mio avvocato, Bernardino Sirca, in San Mercuriale, a
Pistoia, in grazia dell’istituto della conciliazione: quella necessaria
premessa che precede, secondo l’ultima normativa, le cause civili. E i lettori
lo sanno che Bardelli mi aveva citato in civile per danni alla sua immagine e
al suo business.
Luigi Egidio Bardelli non ha inteso
conciliare con me per il semplice motivo che, dall’alto della sua proverbiale cristiana
alterigia, è convinto che lo ho danneggiato scrivendo di lui e delle sue
poliedriche e continue mosse per non mollare – nemmeno dopo un’ordinanza del
Tribunale Civile di Roma che mette in ibernazione la sua Apr – per non mollare,
dicevo, il suo social business di via San Biagio 102: tant’è che lui
riscuote tuttora, e nonostante l’ordinanza del Tribunale di Roma, più di
500mila euro al mese dall’Usl di Scarafuggi (ora fuori dell’Usl) e di Enrico
Rossi, suo innegabile protettore se, pur sapendo di questo inghippo legale,
niente fa e niente sospende. Eppure Rossi era quello che diceva che in caso di
illegalità, si sarebbe attivato per primo per salire le scale delle Procure
della Repubblica: ma quante cose inutili e non vere dicono i politici che ci
amano tanto…?
Eppure io ho sempre saputo che c’è un
articolo del codice che impone di rispettare le decisioni di un magistrato, e che
definisce reato la disobbedienza ad esse: alla faccia delle Procure che niente
vedono perché preferiscono mantenere un basso profilo, in certi casi.
Bene. Ciò premesso, Luigi Egidio
Bardelli si era lamentato del fatto che io lo avessi deferito all’Ordine dei
Giornalisti per chiedere provvedimenti disciplinari nei suoi confronti.
Chiarisco definitivamente in tre
parole: non è vero.
Luigi Egidio Bardelli, il direttore di
Tvl, che per mantenere il suo social business ha fatto – come tutti
hanno visto – il diavolo a quattro, ha veramente organizzato l’azione tutta da
sé, con le sue titaniche forze sostenute da un’incrollabile fede. Peccato che
non sembri aver dato a Cesare quello che era di Cesare e a Dio quello che era
di Dio – e in ciò, devo dirlo, assecondato anche dal silenzio più
profondo della Curia Vescovile di Pistoia, che si è sempre limitata a fare come
le stelle di Cronin: starsene a guardare, con un atteggiamento ancor più
esposto di quello di Celestino V.
Non sapendo in che altro modo operare
per ridurmi al silenzio, Luigi Egidio mi ha mosso causa civile, mi ha querelato
in penale, mi ha deferito all’Ordine dei giornalisti, come vi ho fatto vedere e
narrato analiticamente.
Io mi sono semplicemente difeso
dimostrando all’Ordine dei Giornalisti che le cose non stavano come sosteneva lui,
il padrone del baccellaio (come si dice a Pistoia), con i suoi ferventi
spiriti religiosi che lo hanno portato perfino a paragonarsi a Gesù Cristo
perseguitato.
Ed evidentemente ho convinto l’Ordine:
il quale nient’altro poteva fare, viste le prove e le testimonianze prodotte,
che archiviare la massa di scemenze raccolte contro di me dal direttore di Tvl,
e rinviare lui – come si fa in ogni sistema equo – a giudizio disciplinare: per
l’esattezza, a quanto sembra, il 24 settembre prossimo.
Bardelli ha avuto, dunque, l’effetto
boomerang che non poteva mancare.
Per parte mia, non ho problemi ad
affrontare nessun tipo di giudizio.
Non sarà impossibile dimostrare,
attraverso documenti certi e mai contestati o smentiti da Luigi Egidio, che
quel che è stato scritto da me e su questo blog, altro non è che il risultato
di un serio e approfondito giornalismo di inchiesta, come ha riconosciuto l’Ordine
stesso.
Un giornalismo d’inchiesta che,
evidentemente, non è affatto gradito al sistema-Pistoia, ma che piace molto – e
giustamente – ai cittadini-lettori di Pistoia…
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[Martedì 17 luglio 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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