sabato 21 luglio 2012

QUARRATA, IL COMUNE DEMOCRATICO DI MARCO MAZZANTI E DEI DIPENDENTI GENTILI – PARTE 2


QUARRATA. In merito a un nostro precedente post dallo stesso titolo (vedi), in cui due signori avevano lamentele da fare nei confronti dell’Urp per la firma dei moduli destinati all’abrogazione parziale della legge per le indennità parlamentari, la dottoressa Claudia Cappellini mi scrive:

Caro Edoardo,
ti scrivo nella mia funzione di responsabile del Servizio Cultura e Comunicazione del Comune di Quarrata, di cui l’Ufficio Relazione al Pubblico fa parte. Credo sia necessario, in riferimento all’articolo apparso giovedì 19 luglio, ascoltare anche la nostra versione, oltre che quella della signora che si è rammaricata per non aver potuto firmare i moduli relativi al referendum.

Alla data del 12 luglio 2012 il nostro ufficio aveva a disposizione un unico modulo che Unione Popolare ci aveva mandato per la raccolta firme per l’abrogazione parziale della legge per le indennità parlamentari. Poiché si stava avvicinando la scadenza della raccolta firme, un impiegato dell’Urp ha cercato di collegarsi al sito di Unione Popolare per cercare un indirizzo mail per scrivergli e farsi mandare i moduli. Il sito non era accessibile nell’immediato ma, dopo vari tentativi, l’impiegato è riuscito a scrivere una mail per richiedere i moduli. La mattina di lunedì 16 luglio, alla mail inviata dall’impiegato venerdì 13 luglio, non c’era stata risposta. La signora Bellini, rientrata quella mattina dalle ferie, si è attivata subito provando a rimandare la mail di richiesta moduli e mandandone un’altra ad un altro indirizzo mail della segreteria dell’Unione Popolare, senza avere, anche con questo tentativo, nessuna risposta; si è collegata al loro sito, per vedere se c’era la possibilità di scaricare il modulo per la raccolta delle firme, ma c’erano dei problemi con la connessione internet e non era possibile aprire la pagina, così ha provato a chiamare il numero di telefono di Roma dell’Unione Popolare e, dopo diversi tentativi, hanno risposto dicendo che il modulo poteva essere scaricato dal loro sito. Poiché non era possibile aprire il sito la signora Bellini ha chiesto se cortesemente potevano inviare i moduli tramite fax, ma gli impiegati di Unione Popolare hanno risposto che l’unico modo era quello di scaricarli dal sito. Tutti questi tentativi sono stati fatti naturalmente nel corso della mattinata con l’apertura al pubblico e, poiché in quel momento i moduli non erano disponibili, gli impiegati hanno dovuto dire, alle persone che volevano firmare, di tornare il mattino successivo. Quando finalmente verso le ore 13.00, sempre di lunedì 16 luglio, è stato possibile collegarsi, la signora Bellini ha scaricato i moduli e ne ha fatto delle copie a colori come richiesto dal comitato promotore. Ovviamente, vista l’ora, i moduli non sarebbero stati disponibili fino al mattino successivo, ovvero al martedì 17 luglio 2012, in quanto dovevano essere vidimati dal Segretario del Comune. All’apertura dell’ufficio, martedì 18 luglio, alle prime persone che sono arrivate di mattina presto e che volevano firmare, è stato detto di tornare più tardi, in quanto i moduli c’erano, ma erano alla firma del Segretario Comunale. In questo arco di tempo di attesa si sono presentati due signori, la signora ha detto di aver dovuto prendere permesso da lavoro per firmare, e la signora Bellini le ha risposto che i moduli ci sarebbero stati a breve, più tardi, nella mattinata e di provare a ripassare; oppure, visto che doveva tornare al lavoro, di ripassare dall’ufficio il sabato mattina in orario di apertura, dalle ore 8.30 alle ore 12.00. La signora in questione è andata via alterata.
Come vedi, le cose sono un po’ più complesse rispetto a come sono state raccontate e, soprattutto, la negligenza, in questo caso, non è da imputarsi agli impiegati dell’Ufficio Relazioni al Pubblico del Comune di Quarrata. Quanto al fatto poi che la signora Bellini abbia usato un tono irritato nei confronti della signora, io sono pronta a espormi personalmente dicendo che non è vero. La signora Bellini non fa parte della schiera delle persone maleducate, anzi, più volte i cittadini che frequentano l’Urp hanno sottolineato la disponibilità e la gentilezza del personale. Ma, come tu sai, i toni sono sempre molto soggettivi e quindi è possibile che la signora abbia interpretato un tono come non abbastanza gentile per lei. Io, come responsabile del Servizio, sono a disposizione della signora in qualunque momento. Naturalmente il Sindaco di Quarrata ha già avuto questa mia relazione. Ti sarei grata se volessi pubblicare questo scritto per poter dar modo anche a noi di raccontare la versione dei fatti.
Ti ringrazio per l’attenzione e ti auguro buon lavoro.
Claudia Cappellini

Cara Claudia, 
come vedi non ci sono problemi. Il tuo intervento è qui, nella sua interezza e nel pieno rispetto del diritto di replica.
Piuttosto la cronistoria degli eventi mi fa venire in mente la famosa barzelletta dell’Inferno degli italiani, dove la punizione, pur essendo sempre la stessa (mazzolate, con rispetto parlando, sui coglioni), è una non-punizione perché – come dice il diavolo ai dannati – «una volta manca l’incudine e una volta il martello».
Siamo proprio italiani e siamo in Italia, cara Claudia.
Te lo ricordi quando lavoravamo insieme al Tirreno? Il futuro doveva cambiare tutto. E invece… guarda: vi hanno mandato un solo foglio per le firme (uno per un Comune di 26mila abitanti!); poi non funzionava internet; poi i promotori del referendum volevano le schede a colori sennò non erano valide (o belle?); poi l’impiegata ha scaricato da internet i moduli, ma era tardi; poi il giorno dopo, alle 8 e successivamente, non era possibile presentarli ai cittadini per la firma perché i moduli erano… alla firma del segretario che – lasciamelo dire – non era evidentemente in plancia di comando all’inizio della mattinata: ma se non c’è un segretario, non c’è nessun altro dirigente, in Comune, che lo possa sostituire in modo da evitare disagi per il cittadino, con tutto quello che i dirigenti ci costano?
Voglio credere quello che mi dici sulla tua impiegata: ma lasciami pensare anche che, se le fossero girati i cabbasisi (come si dice in Il commissario Montalbano) avrebbe avuto, forse, anche una qualche ragione di essere arrabbiata e un po’ scostante.
E chiudo qui il mio commento, sempre all’acido nitrico, contro un’amministrazione che fa acqua da ogni parte: grazie anche alla brillante mente di un Bassanini che, con le riforme del nuovo mondo, alla fine – come puoi vedere anche tu – ci ha infilati a forza in un culo di sacco di sperperi e di inefficienze.
Lo auguro a te, buon lavoro, con l’affetto e la stima che ti ho e che sai. A te che lavori in una macchina che non va, che si inceppa in ogni istante e che genera necessariamente tensioni, incomprensioni e angosce.
A chi vi lavora e a chi vi si avvicina.
Edoardo Bianchini
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[Sabato 21 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]

1 commento:

  1. Questo e' il nostro sgangherato Paese (maiuscolo per educazione). Su una cosa posso confermare anch'io. Sulla correttezza, disponibilità e gentilezza di Gianna Bellini. Credo svolga il piu' ingrato compito di tutti i dipendenti comunali e lo esegue con grande educazione.
    Alessandro Cialdi

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