venerdì 13 luglio 2012

SUBSONICA, UN INNO ALLA PIÙ TOTALE DISOBBEDIENZA


di Luigi Scardigli

Conoscono i loro polli, i Subsonica e ieri sera, per il prologo del 33esimo Festival Blues di Pistoia, hanno saputo come governarli. Del resto, la rock band torinese, che fonde e confonde, con grazia, sapienza mix e poesia popolare, viaggia sulle ali delle proprie incisioni da circa tre lustri e in questi quindici anni, i loro fans, han saputo come convincerli.
Intorno alle 20:30, l’organizzazione della manifestazione, ha tremato, probabilmente, nel vedere la piazza gremita solo sotto le transenne del palco dai soliti inguaribili aficionados. Prima delle 22 però, quando è iniziato il concerto, piazza del Duomo ha dato la parvenza del catino del concerto, e sono potuti andare a cominciare.

Certo, i 20 euro del biglietto, prezzo decisamente popolare, abbordabile, o politico, come si usa dire quando le cose costano quel che dovrebbero – come se la politica, da noi, facesse il proprio dovere (anzi, entro il 30 luglio prossimo, andate in Comune a mettere la vostra firma per la riduzione degli stipendi dei parlamentari, il vero primo passo della revisione di spesa) – sono valsi la candela bruciata negli oltre 90 minuti di concerto, anche se ad accompagnare i ritmi mixerock delle band gianduia, sono stati soprattutto gli adolescenti, quelli incantati dai proclami, pieni solo a metà, o meglio, vuoti a metà, delle melodie più famose: non studio, non lavoro, non guardo la tivvù e non faccio sport, un inno alla più totale disobbedienza che mal si concilia con i messaggi trasversali, a volte subliminali, che il quintetto piemontese lancia, con scandita frequenza, ai propri destinatari.
Che seguono il ritmo da step ginnico come se fossero in una mega piscina e l’istruttore, un baldo tatuato, o l’istruttrice, un’accattivante quarantenne, suggerisse, ai propri iscritti, la cadenza dei movimenti: su le mani, tutti giù per terra, tutti insieme.
Non ho alcuna intenzione di demolire la passione delle migliaia di pseudo minorenni che hanno popolato, ieri sera, piazza del Duomo, soprattutto perché sono alcuni dei pochi-molti irriducibili che difendono, a spada tratta, da sempre questa manifestazione, migliorabile anche se in scaletta, nelle tre serate, si alternassero, dopo l’omaggio epocale di B. B. King, Pat Metheny, Rachelle Ferrel, gli Yellow Jackets, gli Steps Ahead, Jeff Beck, Rod Stewart, Lee Reetenour, Bobby McFerrin, Chico Buarque de Hollanda e i Mahanattan Transfer: in questi tre giorni dell’anno, essere un cittadino pistoiese, mi inorgoglisce.
Negli altri 361-2, oggettivamente, c’è decisamente meno da stare allegri!

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Foto di Luigi Scardigli.
[Venerdì 13 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]

2 commenti:

  1. In realtà sarebbe "non studio non lavoro non guardo la tv, NON VADO AL CINEMA non faccio sport".. ma Lei ieri il concerto lo ha seguito o era impegnato a gettare la Sua frustrazione da qualche parte?! Peccato, avrebbe potuto passare davvero una bella serata.

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  2. Probabilmente lei sarà anche un bravo giornalista ma
    dei subsonica non sa veramente niente...
    Ma li ha mai letti davvero i testi delle loro canzoni??
    E poi mi scusi, ma dove li ha visti tutti questi adolescenti
    o pseudo minorenni come li chiama lei??
    L'età media del pubblico dei Subsonica è 25/26 anni.
    Probabilmente ha visto un altro concerto.

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