martedì 17 aprile 2012

BARBARITO. CINGHIALI? I PROBLEMI NASCONO DALLA ‘POLITICA CIALTRONA’



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PISTOIA. Apprendo dalle pagine del quotidiano dell’ennesimo caso di danni provocati dalla discesa dei cinghiali sulla via Montalese. Ai nostri concittadini esprimo la massima solidarietà e condivido la preoccupazione per questa – ormai divenuta abituale – invasione urbana di specie selvagge che creano danni ingenti alle proprietà private.

È giusto precisare che – quest’anno – i cinghiali scendono a valle per l’improvviso sovrannumero di lupi presenti nel nostro Appennino.
Una volta ancora, dunque, il danno è dovuto dalla imperizia umana e a quelle politiche che tentano di andare “contro natura”.
Nel corso degli anni – infatti – assistiamo ad un capovolgimento della urbanizzazione ove cittadini e politica decidono di ribaltare il corso naturale delle cose. Nelle città assistiamo ad una rivolta contro la “movida” proponendo in alternativa un modello di città dormitorio ovvero una città che diventa periferia.
Nelle nostre regioni montane, al contrario, assistiamo a politiche che vorrebbero che la natura si urbanizzasse ove – per assurdo – gli animali imparassero a rispettare i cartelli di divieto e si limitassero a mangiare solo ciò che è al di fuori delle proprietà private.
È l’ora di finirla con questo concetto politico che dimentica gli equilibri naturali e si infarcisce di un ambientalismo di facciata ma che è – nella sua realizzazione pratica – in totale disarmonia con l’ambiente. Ogni anno assistiamo alle proteste contro la caccia ed i cacciatori salvo poi allarmarsi quando gli animali in soprannumero cominciano a causare danni. La politica deve tornare ad essere al servizio del cittadino, reinserendolo nel corretto equilibrio con l’ambiente. Giusto è regolamentare la caccia, ma è ingiusto demonizzarla così come è impensabile pensare a politiche che prevedano l’eradicamento totale delle specie selvagge. Tra le mie proposte vi sono il ripristino dei pascoli di altura che consentirebbero il mantenimento delle specie selvagge negli ambiti montani diminuendone la probabilità della loro discesa a valle a cui andrebbe corrisposta un adeguato controllo e contenimento del numero dei lupi presenti nell’ambito appenninico.
L’ambiente si tutela rispettandolo e non certamente attraverso slogan e luoghi comuni. 
Nicola Barbarito
Consigliere Comunale
Terzo Polo
[comunicato]
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[Martedì 17 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]

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