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PISTOIA. Apprendo dalle pagine del quotidiano dell’ennesimo
caso di danni provocati dalla discesa dei cinghiali sulla via Montalese. Ai
nostri concittadini esprimo la massima solidarietà e condivido la
preoccupazione per questa – ormai
divenuta abituale – invasione
urbana di specie selvagge che creano danni ingenti alle proprietà private.
È giusto precisare che – quest’anno – i cinghiali
scendono a valle per l’improvviso sovrannumero di lupi presenti nel nostro
Appennino.
Una volta ancora, dunque, il danno è dovuto dalla
imperizia umana e a quelle politiche che tentano di andare “contro natura”.
Nel corso degli anni – infatti – assistiamo ad un
capovolgimento della urbanizzazione ove cittadini e politica decidono di
ribaltare il corso naturale delle cose. Nelle città assistiamo ad una rivolta
contro la “movida” proponendo in alternativa un modello di città dormitorio
ovvero una città che diventa periferia.
Nelle nostre regioni montane, al contrario,
assistiamo a politiche che vorrebbero che la natura si urbanizzasse ove – per
assurdo – gli animali imparassero a rispettare i cartelli di divieto e si
limitassero a mangiare solo ciò che è al di fuori delle proprietà private.
È l’ora di finirla con questo concetto politico che
dimentica gli equilibri naturali e si infarcisce di un ambientalismo di
facciata ma che è – nella sua realizzazione pratica – in totale disarmonia con l’ambiente. Ogni anno
assistiamo alle proteste contro la caccia ed i cacciatori salvo poi allarmarsi
quando gli animali in soprannumero cominciano a causare danni. La politica deve
tornare ad essere al servizio del cittadino, reinserendolo nel corretto
equilibrio con l’ambiente. Giusto è regolamentare la caccia, ma è ingiusto
demonizzarla così come è impensabile pensare a politiche che prevedano
l’eradicamento totale delle specie selvagge. Tra le mie proposte vi sono il
ripristino dei pascoli di altura che consentirebbero il mantenimento delle
specie selvagge negli ambiti montani diminuendone la probabilità della loro
discesa a valle a cui andrebbe corrisposta un adeguato controllo e contenimento
del numero dei lupi presenti nell’ambito appenninico.
L’ambiente si tutela rispettandolo e non certamente
attraverso slogan e luoghi comuni.
Nicola Barbarito
Consigliere Comunale
Terzo Polo
[comunicato]
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[Martedì 17 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]
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