domenica 1 aprile 2012

INCENERITORE. IL DOPPIO ‘OUTING’ DI ELEANNA


MONTALE. La splendida Villa Smilea ha ospitato un incontro tra la Giunta Provinciale e i cittadini di Agliana, Quarrata e Montale che per la prima parte è scaduta in una noiosa trattazione di argomenti collaterali e accessori (vedi la crisi della Tnt e le problematiche dei collegamenti viari) sui quali gli assessori non hanno mancato di ribadire ampi meriti sui loro “uffici”, tentando così d’arginare l’affannosa crisi del Pd, pesantissima nella congiuntura pistoiese; spalmando ampie quantità di citazioni autoreferenzianti che hanno impegnato l’assemblea fino alle 22.45!

Il multitasking assessore Magnanesi e la Presidente Fratoni hanno usato una dovizia di particolari, nelle argomentazioni, che ha permesso loro di sottolineare più volte che erano stati sì, esaustivi, ma anche prolissi.
C’è chi è intervenuto segnalando l’anomala compartecipazione dell’Amministrazione Provinciale e della giunta comunale di centrodestra di Scatragli che, ben amalgamate in un armonioso abbraccio avevano – nella stessa sala e appena 6 giorni prima – presentato l’impianto di energie sostenibili Trebios, certamente interessante ma al tempo stesso inquietante: produce infatti polveri fini che si andrebbero a sommare a quelle dell’inceneritore.
Tale “abbraccio” tra avversari è forse da ritenersi indotto dagli effetti imbonitori del governo Monti o dalla esigenza congiunturale di resistere “tutti assieme appassionatamente” al terremoto continuo che negli ultimi mesi scuote le fondamenta del detestato inceneritore montalese.
Ma l’autentica rivelazione della serata è stata Eleanna Ciampolini, sindaco di Agliana: dopo che il nostro blog aveva già segnalato e denunciato la ventilata possibilità che fosse cambiato l’indirizzo della Giunta aglianese sulle intenzioni di programma che prevedevano il raddoppio dell’inceneritore, la Ciampolini ha finalmente fatto outing, anzi doppio outing.
Infatti, il secondo e non meno importante outing, riguarda il riconoscimento della natura ubiquitaria – quasi una… presenza divina – delle polveri fini che hanno fatto vincere la maglia nera a Montale con il superamento dei 35 giorni di sforamento, appena conseguiti.
Adesso – dice la ravveduta mayor aglianese – il problema sembra essere troppo importante e non si potrà più osservare e asserire (che importante scoperta!) che le particelle di polvere si arrestano in prossimità della linea di confine comunale.
La questione è così evidente che la Ciampolini sembra non abbia intenzione di ricandidarsi per il secondo mandato, fatto certo che una delle questioni “non discutibili” dal P(artito) D(ominante) è il raddoppio del gioiellino di via Tobagi, sul quale scorre un finanziamento del Mps di oltre 15 milioni di euro. Da sottolineare che, senza il raddoppio, incombe il default finanziario e un vero e proprio ‘effetto-Grecia’.
Altro che politica delle 3R, ovvero Riuso, Recupero e Riciclo!
La predicazione del sindaco ha sbalordito i pochi membri del Comitato per la chiusura dell’inceneritore, che hanno finalmente iniziato a pregustare il sapore del lungo lavoro di denuncia consistente in reiterati e precisi comunicati sull’emergenza delle incredibili mancanze sulla gestione dell’impianto stesso.
Ma adesso si apre, per sillogismo, un aspetto di responsabilità sulla giunta di Montemurlo, esposta ancora di più con il suo territorio “sottovento” rispetto al comune di Agliana. Nel settembre del 2007, nel consiglio comunale montemurlese, qualcuno ebbe a sostenere – con l’arroganza di chi non teme critiche, come fosse l’unico a disporre di funzionalità cerebrali – che l’inquinamento causato dall’inceneritore di Montale non riguardava l’Amministrazione Montemurlese, perché non vedeva alcuna competenza amministrativa sul loro territorio: dunque, poteva infischiarsene.
E così ha fatto e, non sorprendetevi, continueranno a fare.
Dunque, se Agliana scopre che i confini amministrativi dei territori comunali sono permeabilissimi ai venti e alle particelle inquinanti, cosa dovrà fare Montemurlo che ha venti dominanti prevalenti e forte prossimità all’impianto del Cis? Si continuerà ad adottare la “politica dello struzzo?
E cosa dovrebbe pensare l’Ordine dei Medici di Prato che – come riferisce il suo Presidente Dott. Biancalani – non manca di continua corrispondenza con Pistoia?
E l’Asl 4 di Prato dovrà aprire anche lei un “Tavolo tecnico” come è stato fatto a Pistoia, vista la dichiarazione di riconosciuta preoccupazione del sindaco aglianese?
Che ne pensano i nostri lettori?
Q/n
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[Domenica 1° aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]

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