sabato 4 agosto 2012

SULLA MONTAGNA DEGLI AMMANCHI LA FUSIONE (A FREDDO) DEI COMUNI?


SAN MARCELLO-MONTAGNA. Bocciata l’ipotesi dell’Unione dei Comuni formalizzata durante l’ultima assemblea della ex-Comunità Montana tenutasi nella stessa sala Baccarini il 22 giugno scorso, l’araba fenice torna a miglior vita con nuove fattezze.
La conferenza stampa tenutasi stamattina presso la sala Baccarini di San Marcello Pistoiese, aveva lo scopo di presentare il Comitato promotore della ‘fusione dei Comuni’ di Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello Pistoiese. Il comunicato stampa è reperibile sul sito istituzionale del Comitato (www.altopistoiese.it), dove si trovano anche l’atto costitutivo e lo statuto (e tutto in forma molto accurata e studiata) a cui si rimanda per maggiori dettagli.

Ma cos’è la “fusione dei Comuni”? La fusione è regolata dal Titolo IV – Riordino di Enti, della Legge Regionale 68/2011 (vedi).
La fusione dei Comuni si ha quando due o più Comuni, confinanti ed appartenenti alla stessa provincia, manifestano la volontà di procedere alla loro fusione per dar vita ad un nuovo comune più grande.
Nella richiesta di fusione vanno evidenziati gli esiti partecipativi e quelli consultivi. L’esito dei referendum annunciati non sarà però vincolante per gli amministratori, che potranno anche disattendere il risultato referendario. Non c’è che dire, dunque: un esempio di assoluta democrazia in una Regione in cui la partecipazione democratica è – fin dal tempo del Granduca – un fatto certo e misurabile.
La Giunta Regionale, vista la richiesta di fusione, presenta apposita proposta di legge.
A dare inizio all’iter burocratico, cui fa riferimento la sopra menzionata legge, è la manifestazione di volontà dei Comuni tramite i loro legali rappresentanti.
L’unico ad aver aderito immediatamente, essendo anche uno dei promotori del Comitato, è il Sindaco di Cutigliano Carluccio Ceccarelli, storicamente uno dei primi, se non il primo in assoluto, ad aver proposto, quale rimedio ai gravi problemi che attanagliano la Montagna, la soluzione del Comunone.
E gli altri tre Sindaci? Per il momento tra il e il no hanno optato per il , prendendo tempo per valutare.
Far coinvolgere su questo ambizioso progetto la volontà delle quattro amministrazioni comunali rappresenta il primo scoglio da superare – ed è uno scoglio appuntito come quello che, al Giglio, ha tranciato la carena della Costa Concordia. Trovata la convergenza di volontà da parte dei Sindaci, il resto è solo fuffa per il popolo, che giustamente dovrà essere informato e sarà anche chiamato a votare in un referendum che – come dicevamo –avrà però solo valore consultivo.
Da segnalare, in prospettiva, la chiara presa di posizione a favore della fusione da parte del Pd locale, tramite il suo rappresentate Adamo Bugelli. E allora c’è quasi da pensare che questa cosa non sia come il matrimonio dei Promessi Sposi, ma che, prima o poi, s’abbia davvero da fare.
Chi ha voglia di leggersi la legge, troverà anche quant’è il mucchio di ‘vil pecunia’ necessario all’azione.
Speriamo, comunque, che questa fusione, se mai si farà, possa realmente funzionare…
Marco Ferrari
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[Sabato 4 agosto 2012 - © Quarrata/news 2012]

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