venerdì 8 marzo 2013

LE RUBERIE DELLA COMUNITÀ MONTANA E GLI SPERPERI-MEGA DELL’ASL 3: ECCO PERCHÉ SI TAGLIANO I SERVIZI E L’OSPEDALE PACINI

di FELICE DE MATTEIS

Prebende da capogiro per dirigenti e personale sanitario – E intanto la gente comune deve tirare la cinghia ogni giorno di più Centinaia di migliaia di € che volano a destra e a manca

PISTOIA-MONTAGNA. Riteniamo che il Comitato Recupero Ammanco in Comunità Montana, pur contento del successo ottenuto ieri 7 marzo con le manifestazioni a Pistoia ed in Montagna, e ugualmente soddisfatto di avere attirato anche l’attenzione della Procura della Repubblica che ha dato udienza, non richiesta, ad una sua delegazione – cosa del tutto irrituale per un ufficio non “mondano” e non incline a relazionarsi esternamente – non intenda abbassare la guardia e stia studiando qualche altra “trovata”.

Questo è bene che lo comprendano gli attuali amministratori locali che, a parte alcune apprezzabili presenze, sono stati latitanti ed assenti; a partire dai Sindaci che prima di essere tali sono cittadini. Bravi! Menefreghismo o paura? Domandatelo loro e (non) vi risponderanno.
Su un argomento, però, dovranno riflettere e rispondere, ed è quello dell’Ospedale Lorenzo Pacini di San Marcello, pilatescamente “girato” ad una commissione permanente/transeunte, composta anche da dipendenti Asl e quindi parzialmente liberi di esprimersi, che ha ridotto ai minimi termini ed ai “desiderata” dell’Azienda Sanitaria il legittimo diritto ad esistere, crescere e potenziarsi del nosocomio montano.
È un problema di enorme portata per gli interessi che muove al suo interno e per la conclamata intenzione di sopprimere un servizio che fino al 2011 rappresentava una eccellenza toscana.

QUELLA BELLA ROBA
DELLA SECONDA REPUBBLICA

Il varo della Seconda Repubblica, iniziato con l’ouverture di Mani Pulite fece un gran bel chiappo, non c’è che dire.
Ma non si può parlare soltanto di ‘scilipotizzazione’: occorre tenere gli occhi ben fissi anche sulla ‘bassaninizzazione’, quell’opera di profonda riforma di sinistra (molto apprezzata anche dalla destra, però, che non ha saputo correggerla in 10 anni di governo) che ha messo lo Stato, le sue articolazioni e, soprattutto, purtroppo, le sue finanze e risorse, in mano a una serie di personaggi-sanguisuga che puppano soldi da ogni parte e in ogni momento.
Lo fanno certo per disposizione di legge: ma vi sembra logico e assennato che un dipendente pubblico debba prendere aggiunte, premi e ‘tangenti’ legali sui soldi che tutti noi paghiamo in gocce di sangue a chi, semplicemente stando seduto, a fine anno si ritrova il portafoglio gonfio di cartamoneta?
Pensateci un istante e rispondete a questa domanda: hanno davvero torto coloro che, strastufi, dicono che la classe politica della Seconda Repubblica deve andarsene a casa in massa e non rimettere mai più il naso fuori della porta sulla pubblica via?
e.b.
Non lo diciamo noi per spirito di contraddizione ed in omaggio ai “tagli” scriteriati proposti; lo diceva proprio l’Usl quando nel 2010, attraverso il suo direttore generale, dichiarava che la Sanità in Montagna era un veicolo di risparmio per la Regione Toscana ed un esempio di buona gestione. Leggetevelo direttamente da qui.
Qualche numero? “Una sanità di qualità con oltre 800 interventi l’anno e 90 giorni di lista. Sempre più i cittadini scelgono l’ospedale Lorenzo Pacini di San Marcello per un intervento chirurgico”.
Dai 450 interventi chirurgici del 2004, siamo passati a 822 nel 2009, con chirurghi in grado di operare su qualsiasi patologia e con tecniche all’avanguardia, dagli interventi tradizionali a quelli più complessi, tipo quelli con tecnica laparoscopica.
Dice anche l’Usl che, per oculatezza dei medici, c’è stato un risparmio nell’uso dei farmaci pur essendo aumentate le prescrizioni. Insomma, per vostra maggiore informazione, leggete l’allegato documento ma non fatevi prendere dalla rabbia, anche se ne avreste tutti i diritti.
Qui preme evidenziare, dando per scontata la lettura del documento allegato al post, come la regola del distruggere ciò che di buono è stato creato, sia alla base delle cervellotiche ristrutturazioni sanitarie che l’Azienda Ospedaliera intende attuare, con il silenzioso beneplacito dei Sindaci e, ci duole dirlo, anche di chi rappresenta il volontariato di zona, che si è defilato dall’invito della Zeno Colò e che stranamente se ne sta muto. Perché? Forse perché una cosa sono i volontari ed altra cosa i gestori amministrativi di tali servizi.
Si spiega così, forse, un silenzio che tramite la gratuita opera dei molti volontari delle varie associazioni che operano sul territorio, consente quel grande bacino di interesse che sono i rimborsi per percorsi verso Pistoia, Firenze etc. di ambulanze e mezzi di soccorso che in presenza di un Ospedale efficiente diminuirebbero sensibilmente la loro opera ed i proventi conseguenti.
Dispiace dirlo, ma anche qui qualcuno “ci sta marciando”. Si pensi solamente ai trasporti con ambulanze etc. effettuati in questo periodo – vorranno le associazioni farcelo sapere? – ed all’impiego dell’elicottero Pegaso che oltre al costo fisso ne ha pure uno collaterale: basti pensare che il responsabile del Pronto Soccorso (io lo chiamo ancora così), che fa, evidentemente, anche servizio medico su questo mezzo, ha intascato nel 2011 ben €. 166.155 annui, a fronte di un medico ospedaliero con trenta anni e passa di servizio che percepisce fra i 70 e gli 80 mila euro lordi annui.
È un argomento sul quale intendiamo tornare per dimostrare come pure nella Dirigenza Amministrativa ci siano figure professionali che hanno una retribuzione sicuramente prevista dalla legge, ma comunque spropositata. Si pensi solo che un dirigente Usl, fra l’altro, addetto allo “sviluppo servizi socio sanitari della Montagna” (!? Sviluppo!?), ha intascato nel 2011 €. 100.563. E gli esempi si sprecano, ma ci ritorneremo,. abbiamo detto.
Quello che preme sottolineare e denunciare a chiare note è che un servizio attivo per il territorio ed economico nel quadro delle spese della sanità provinciale e addirittura regionale, debba essere dismesso, annientato di fatto e sacrificato al nuovo Eldorado acquitrinoso dell’erigendo Ospedale San Jacopo di Pistoia.
Assieme alla Zeno Colò che fin dalla sua nascita si sta egregiamente occupando dell’Ospedale e del suo potenziamento attraverso la donazione di strumenti ospedalieri, si è già formato un comitato “Montagna Pistoiese: è qui che voglio vivere”, composto da giovani e meno giovani, determinato a fare valere i sacrosanti diritti di una popolazione, talvolta troppo assente, che piano piano sta rendendosi conto di essere diventata carne da macello, organica solo alle strategie aziendali e personali di pochi ma ben individuabili signori del potere.
Noi contribuiremo ad individuarli seguendo una semplice traccia: da quanto guadagnano annualmente i ‘magnati’ nei loro lucrosi incarichi.
Un esempio: vorremmo comprendere perché un dirigente di una cosiddetta Unità Operativa Nuove Opere, si prende, nel 2011, €. 104.078 e in un precedente anno ben €. 204.844. È un libero professionista esterno o un dipendente Usl? Nel primo caso, niente da dire; nel secondo, beh, se si debbono pagare certi stipendi è logico che si debba tagliare sulle spese superflue. Come l’Ospedale Lorenzo Pacini.
Ne riparleremo. Leggete, per cortesia, l’allegato a questo post. Grazie.
Infine: assieme a molta dirigenza amministrativa, lautamente retribuita, “vegeta” anche una dirigenza medica che non sta al pezzo (sale operatorie, reparti, etc., e che neppure si mette il camice: ma guadagna, rispetto ai loro colleghi in prima linea, ben oltre l’accettabile). A presto con le cifre.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 8 marzo 2013 | 17:35 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Uso lo spazio che mette a disposizione questo straordinario blog per consigliare coloro che lottano per l’Ospedale Pacini, di pretendere - senza se e senza ma - di avere un ospedale con le prestazioni e le attività che erano presenti a Febbraio 2010.

    La USL 3 ha pubblicato nel Febbraio 2010 quell’articolo di sua iniziativa, - che trovo allegato anche a questo scritto – ma che voglio di nuovo riportare: http://www.usl3.toscana.it/Sezione.jsp?titolo=La+Sanit%C3%A0+nella+montagna+pistoiese&idSezione=548
    credo senza che nessuno l’abbia preteso, ma come atto di riconoscimento a tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di quei risultati.
    Le eccellenze, sono il frutto del lavoro di molti anni e dell’impegno di tante persone alle quali va dato atto della qualità delle loro prestazioni e come stimolo agli operatori di altre strutture similari, di mirare al raggiungimento di quegli stessi obbiettivi.

    A questo punto, sorge spontanea una domanda! ma i Sindaci della Montagna l’avranno letto quello scritto della USL 3?

    Ho letto che, dopo l’esonero…. della Commissione del Dott. Paccagnini, vi state attivando per nuove iniziative, tra le quali quella di una lettera di richieste precise da inviare a tutti i Sindaci della Montagna; con questa lettera dovete mandare come allegato una copia dello scritto della USL 3 del Febbraio 2010.

    Ci sta che non siano neppure a conoscenza di questo scritto, perché in quel periodo indaffarati nel trovare il modo di portare avanti l’ulteriore distruzione della ex Comunità Montana, dopo il grande lavoro fatto negli anni passati.

    Accertatevi poi, che oltre ad averla letta, ne abbiano capito il contenuto. E qui viene il bello!

    Credo che questo sia lo sforzo maggiore, ma dovete farlo.

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