SERRAVALLE-CASALGUIDI. Pur condividendo le giuste preoccupazioni dell’Amministrazione
per le incertezze normative e finanziarie del momento, dovute ai tagli della
Spending Review, abbiamo espresso voto contrario ai riequilibri di bilancio per
due motivi fondamentali: perché non approviamo né il metodo di lavoro
programmatico che soggiace alla manovra né le scelte politiche a cui esso si
ispira.
La vicenda della realizzazione “a pezzi”
della rete informatica di collegamento tra scuole e Comune è una prova evidente
della scarsa capacità di programmare a lungo termine della Giunta. Già in fase
di variazione di bilancio era stata prevista una somma di circa 12.000 euro in
più rispetto al bilancio preventivo per realizzare il cavidotto; adesso si
prevede una cifra equivalente per l’allaccio della rete LAN e per dotare di
linea l’aula informatica del Polo Scolastico.
A nostro avviso, sarebbe meglio
preventivare all’inizio tutti i progetti nella loro interezza, avendo le idee
chiare fin da subito su ciò che si vuole realizzare, per velocizzare i tempi e
risparmiare energie e soldi. Infatti l’esperienza insegna che lavorare “a pezzi”
comporta spesso l’adeguamento dell’opera nuova all’opera vecchia, con una spesa
maggiore del previsto.
L’aumento di spesa relativo ai servizi
sociali, poi, è dovuto senz’altro, come ha spiegato l’Assessore Fedi, a un
numero superiore di richieste legate alla crisi economica che il nostro Paese
sta attraversando. Ma secondo il nostro punto di vista, considerato che sul
piano nazionale non ci sono segnali di ripresa, se non vengono messe in atto
iniziative volte a migliorare la situazione economica del territorio, il Comune
si ritroverà ogni anno a sborsare somme sempre più consistenti per far fronte
ai problemi di indigenza. Basti pensare che nella previsione di bilancio le
spese per il sociale si erano rivelate maggiori di circa 80.000 euro rispetto
all’assestato del 2012 e che in questa fase, dopo appena cinque mesi, è
prevista una ulteriore spesa di 37.000 euro. A parte quei casi di disagio
sociale per i quali il sostegno economico è assolutamente necessario, per
risolvere molte situazioni di bisogno urge un atto coraggioso da parte della
Giunta finalizzato all’adozione di una nuova politica fiscale, che, oltre ad
abbassare le tasse alle famiglie, preveda la detassazione per le nuove imprese
e per quelle che assumono dipendenti.
Per concludere vogliamo ricordare all’Assessore
Querci, la quale in Consiglio ha attribuito le colpe dei tagli della Pubblica
Amministrazione al Governo Berlusconi, che se il Comune di Serravalle si trova
a spendere quest’anno 61.000 euro solo per lo sporzionamento nelle mense
scolastiche è grazie alla legge 124/99 del Governo D’Alema, che ha sottratto
agli enti locali il personale ATA ponendolo alle dipendenze dello Stato. Al
Consigliere Montini, che si è dichiarato a favore di una politica sociale “tappabuchi”,
diciamo che noi preferiamo interventi mirati a curare le cause e non i sintomi.
Infine all’Assessore Fedi, il quale si è sentito accusato di “non far niente”,
ribadiamo che avremmo fatto semplicemente scelte politiche diverse, ispirate
non tanto alla logica dell’assistenzialismo, quanto piuttosto al principio di
sussidiarietà.
I Consiglieri Comunali Pdl
Roberto Bardelli
Elena Bardelli
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[Mercoledì 2 ottobre 2013 | 16:42 - © Quarrata/news]
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