PISTOIA. Prima operazione chirurgica per il trattamento di un
particolare intervento di chirurgia vascolare addominale al San Jacopo,
effettuato con la tecnica endovascolare, una delicata metodica chirurgica ad
alta tecnologia.
L’intervento, denominato Evar – endo
vascular aneurism repair – che si è svolto all’interno del nuovo blocco
operatorio, è stato eseguito dai chirurghi pistoiesi della sezione di chirurgia
vascolare diretta dal dottor Alfredo Sabato, con il coordinamento del
responsabile dottor Sandro Giannessi, in collaborazione con i chirurghi dell’ospedale
San Giovanni di Dio della Azienda Sanitaria di Firenze, il Direttore della
Unità Operativa di chirurgia vascolare dott. Stefano Michelagnoli e il dott.
Leonardo Ercolini.
In particolare Michelagnoli si è complimentato direttamente
con la Azienda Sanitaria di Pistoia: “La dotazione tecnologica delle sale
operatorie del nuovo Ospedale di Pistoia e soprattutto la possibilità di visionare
le immagini radiologiche sul grande schermo posiziona queste sale ad un livello
di qualità di non frequente riscontro”.
Per il dottor Michelagnoli anche il
nuovo angiografo portatile si è rilevato all’altezza del compito e la
connettività al sistema ris pacs ha reso immediatamente disponibili in sala
operatoria le immagini a elaborazioni successive. “Mi devo davvero
complimentare – ha aggiunto il chirurgo vascolare fiorentino – perché nel breve
volgere di un solo mese a Pistoia si è riusciti ad organizzare spazi operatori
di lavoro con competenza, efficacia e di alta qualità. Inoltre la possibilità
di poter lavorare in collaborazione anche con i colleghi dell’emodinamica potrà
consentire di effettuare interventi di complessità sempre maggiore in sicurezza
potendo contare su un angiografo in grado di effettuare angiografie rotazionali
e addirittura una Tac senza spostare il paziente in corso di intervento”.
Per effettuare la Evar è infatti
indispensabile che gli ospedali siano dotati di una strumentistica di ultima
generazione e dell’esperienza maturata sul campo delle equipe chirurgiche. È,
inoltre, richiesta la partecipazione in sala operatoria di più professionisti
per l’utilizzo integrato delle diverse apparecchiature (fra cui in particolare
l’angiografo) che richiede specifiche competenze.
L’équipe che ha eseguito l’intervento,
alla quale il Dott. Michelagnoli porge i suoi personali ringraziamenti, era
composta dai chirurghi pistoiesi i dottori Giovanni Arcangeli e Giovanni
Pascale affiancati dai chirurghi fiorentini, dalla dottoressa Roberta Pratesi,
anestesista coadiuvata dall’infermiere Emanuele Mazzoni, Alessandra Turi,
strumentista, Maurizio Spugnini, tecnico di radiologia, e Gianluca Barontini,
infermiere di sala. Era, inoltre, presente il caposala coordinatore Michele
Trinci.
[Scritto da Daniela Ponticelli, giovedì
5 settembre 2013 – ore 14:30]
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[Venerdì 6 settembre 2013 | 11:34 - © Quarrata/news]
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