di LUIGI SCARDIGLI
PISTOIA. Lo avevo già recensito, su questo blog, naturalmente, Una rosa rosa, il Cd datomi in anteprima
proprio dal suo autore, Enrico Bini. Ma oggi pomeriggio, al piccolo teatro
Bolognini, il cantautore pistoiese e la sua forbita ed eccellente band, lo ha
presentato ufficialmente, il lavoro di registrazione.
Sono andato perché è stato un piacere,
perché volevo vedere l’effetto-live e sono rimasto piacevolmente impressionato
da dove è partito il viaggio concertistico di Enrico: è partito da dove non se
ne poteva fare a meno, da Lucio Dalla e da quel 4/3/43, uno degli innumerevoli
successi del cantautore bolognese scomparso recentemente e che domani, proprio
domani, avrebbe compiuto 70 anni.
Ha fatto benissimo, Enrico Bini a
presentare il suo ultimo Cd con un umilissimo, ma proprio per questo poderoso,
omaggio a Lucio Dalla, reinterpretando quel motivo meraviglioso accompagnato,
sullo schermo gigante alle spalle degli strumentisti, da quella inconfondibile
immagine – che è stata anche la copertina di un Lp di Dalla – del baschetto di
lana con sopra gli occhiali, quella poesia fantastica di Gesù bambino che fu
presentata a Sanremo una vita fa, è il caso di dire, e immediatamente
censurata.
Il resto è stata una piacevole e amena
carrellata degli undici brani che compongono la fatica discografica, una cascata di informazioni e infiltrazioni di
tutta la scuola cantautoriale italiana, con quel piglio, sincero e originale,
di Enrico Bini.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 3 marzo 2013 | 18:59 - © Quarrata/news]
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