sabato 14 luglio 2012

INCENERITORE. LA SECONDA DETERMINAZIONE DELL’ORDINE DEI MEDICI


MONTALE-AGLIANA. È proprio vero che questa è una provincia in prima linea per la trasparenza. Peccato però che si tratti di trasparenza mancata e non realizzata.
Ecco una storia che vi chiarisce il concetto.
Leggete l’articolo della Nazione riportato al n. 1. Poi leggete la lettera di protesta dell’Ordine dei Medici riportata al n. 2 e vedrete che la Provincia non brilla certo per corretta informazione. Fatto questo…

Il 15 gennaio 2012, l’Ordine dei Medici disse seccamente alla Provincia di Pistoia un no irrevocabile per il raddoppio dell’inceneritore di Montale.
Il 13 marzo del 2012 la signora Fratoni sembra sia andata all’Ordine dei Medici ed abbia chiesto di edulcorare la posizione assunta contro il raddoppio. L’Ordine e la Provincia realizzarono un documento congiunto (A e B) che, pur non ammorbidendo la posizione del no, riconosceva all’amministrazione provinciale il requisito della correttezza e della trasparenza in tutto l’iter di ogni iter.
Peccato che questa lettera congiunta sia stata tenuta chiusa nei cassetti della Provincia fino almeno alla metà del mese di giugno e che sia venuta fuori solo perché l’assessore Fragai, senza pensare, ne fece cenno in un incontro risalente al 30 maggio scorso.
Sulla segnalazione di Fragai, il Comitato antinceneritorista si mosse e il 5 giugno Alessandro Romiti, portavoce del comitato, si rivolse al responsabile della comunicazione (mancata) Moreno Seghi per ottenere la lettera.
Seghi assicurò assolutamente che la lettera sarebbe stata fornita al Comitato: ma le sue assicurazioni furono un po’ come quelle… dell’Italia dinanzi alle agenzie di Rating: della lettera – come si dice a Livorno – non si ebbe nada de nada.
All’improvviso la lettera salta fuori pubblicata sul sito della Provincia, ma siamo ormai a oltre la metà di giugno: un miracolo della comunicazione del Seghi?
A questo punto il Comitato antinceneritorista ha messo in circolazione il seguente comunicato ufficiale, chiamando alle responsabilità il dottor Bagnoni, Presidente dell’Ordine.
Il testo dice:

Il Consiglio dell’Ordine dei Medici di Pistoia ha ratificato un documento congiunto con la Provincia di Pistoia il 13 marzo scorso, però stranamente pubblicato solo dopo 100 giorni dalla Provincia e ciò solo grazie alla sollecitazione dello scrivente Comitato. La congiunta lettera d’intenti, propria di un inevitabile contenuto politico è stata redatta circa due mesi dopo la clamorosa presa di posizione dell’Ordine che ha invocato la netta richiesta di moratoria sul raddoppio dell’impianto di via Tobagi.
Il Comitato non può dunque esimersi dall’esame filologico dell’atto, anche alla luce delle recenti denunce di violazione di procedure Via (Valutazione Impatto Ambientale) che provengono dalla Regione Toscana, causa dell’accentramento delle decisioni del Presidente Rossi.
Queste le osservazioni sulle più stridenti contraddizioni:
1. Il 26 giugno 2008, il Presidente dell’OdM procedette a scrivere una lettera di proteste contro la Provincia (vedi allegato), lamentando la sussistenza di “poca trasparenza ... e incresciosi equivoci”. Dunque, che cosa intende il Presidente dell’OdM quando riferisce il “pieno apprezzamento alla trasparenza” del tavolo istituzionale, visto che nemmeno i verbali di tutte le sue riunioni sono stati resi pubblici (per non parlare del tavolo tecnico, suo supporto)? Come e quando sono state risolte le gravi inadempienze sulla trasparenza denunciate nel 2008?
2. Che cosa intendono i rispettivi presidenti per “collaborazione”, visto che l’OdM si proclama contrario all’ampliamento dell’inceneritore, mentre la Provincia ha appena approvato il Pir (Piano Interprovinciale Rifiuti) che ne prevede esplicitamente il quasi raddoppio?
3. Riguardo la citata “regia regionale” auspicata da entrambi i Presidenti, cosa hanno da dire oggi gli stessi, visto gli ultimi sviluppi della situazione dell’assessorato regionale all’Ambiente che vede rimosso d’imperio il valido dirigente del settore Via, non per violazione di leggi ma perché sembra, incredibilmente, per la contraria motivazione?
4. E a proposito delle indagini epidemiologiche già svolte, che dimostrano inequivocabilmente l’eccesso di morti per cancro nell’area di maggior ricaduta dell’inceneritore, ritiene forse il Presidente dell’OdM che le ulteriori indagini possano smentire questo dato? Le sollecitazioni al sodalizio dei medici, hanno radice lontana, come dimostra la richiesta espressa a mezzo stampa il 1.12.2007, che è nient’affatto soddisfatta e tutt’ora in progressione! Comunque, in caso contrario, se il dato venisse confermato con maggior dettaglio, il Presidente ha intenzione, come professionista e come responsabile di un ente parastatale di fornire tutti gli elementi che saranno a sua conoscenza alla competente Magistratura per le azioni del caso?
Il Comitato osserva altresì che tali osservazioni sono tutt’altro che adeguate a “portare chiarezza” mentre ingenerano delle ulteriori opacità e incresciose perplessità proprio sulla necessità di ottemperare a impegni futuri propri “dell’assoluto rispetto della salvaguardia della salute dei cittadini (cfr. punto 4 lettera)”.
[comunicato]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 14 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]

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