Una nota sul Codice Etico e sullo
Statuto del Comune di Serravalle
SERRAVALLE-CASALGUIDI. In merito ai risultati alle
elezioni politiche nel comune di Serravalle P.se, Rifondazione comunista
analizza il voto dicendo che nonostante le dovute differenze con le amministrative
il quadro politico comunale non è cambiato molto. Le flessioni avute da noi, Pd
e la stabilità di Sel, va detto che anche i partiti che compongono l’opposizione
hanno avuto perdite di voti come Udc, Idv e socialisti.
Va considerato che, nel
territorio comunale a oggi le uniche forze organizzate sono Pd, Pdl e
Rifondazione, tutti gli altri partiti hanno in zona al massimo un referente, il
resto come il Movimento 5 Stelle sono solo voti evanescenti e di protesta. Se è
pur vero che il sistema politico italiano e locale necessitava di un radicale
scossa di cambiamento, molte idee proposte dal M5Stelle sono solo propaganda e
in molti casi se attuate limiterebbero fortemente la democrazia, una su tutte
la proposta di abolizione del sindacato giudicato roba ottocentesca.
[prc serravalle p.se – comunicato]
A breve nella Home Page del Comune di Serravalle verrà
inserita una sezione dove verranno inserite le schede biografiche di ogni
consigliere e per chi ha aderito al Codice Etico anche i redditi da lui
dichiarati. Rammarica il fatto che tale norma era già prevista dallo statuto
comunale redatto e approvato anche dall’opposizione del 2003. L’articolo in
questione è il n. 16 e al comma 4 si dice:
“Per assicurare la
massima trasparenza, ogni consigliere deve comunicare, ogni anno, secondo le
modalità stabilite nel regolamento, dall’inizio alla fine del mandato, i
redditi posseduti”.
A oggi tale obbligo è previsto per legge solo per gli amministratori dei Comuni sopra i 15.000 abitanti ma applicare uno Statuto che era stato condiviso da tutte le forze politiche a mio parere sarebbe stato un buon segnale politico di cambiamento di come si amministra oggi .
A oggi tale obbligo è previsto per legge solo per gli amministratori dei Comuni sopra i 15.000 abitanti ma applicare uno Statuto che era stato condiviso da tutte le forze politiche a mio parere sarebbe stato un buon segnale politico di cambiamento di come si amministra oggi .
Roberto Daghini
Consigliere comunale
Centro sinistra per
Serravalle P.se
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 2 marzo 2013 | 16:51 - © Quarrata/news]
Sig. Daghini:
RispondiEliminanon sarà che il voto di Grillo,di protesta etc,etc,vi ha fatto ricordare cose da fare e non fatte?
RISPOSTA DI DAGHINI A BONACCHI
EliminaGentile sig. Bonacchi,
noi comunisti la parte delle cose giuste che indica Grillo le abbiamo sempre dette. Non solo abbiamo promosso anche quattro referendum sul il lavoro art. 8 e 18. Come saprà lo scioglimento delle camere ha vanificato tutto il lavoro svolto. Quando raccoglievamo al freddo delle piazze le firme, dove erano i Grillini? Quando manifestavano a Roma per le politiche del governo eravamo solo noi e altri piccoli gruppi della sinistra. Veda i principi del lavoro, casa, sanità lotta alla corruzione sono da sempre in primo piano nelle lotte dei comunisti. È vero che il sistema e anche il drammatico vizio della sinistra di dividersi per dei cavilli storici ha prodotto un nostro isolamento e le nostre proposte non hanno trovato nessuna attuazione. Ma le domando: non le sembra strano che nel giro di una notte un partito sia stato completamente politicamente eliminato mentre un movimento che pur contiene gente onesta abbia preso il 23 % dei voti? Per esperienza di studio del passato le posso dire che i grandi sconvolgimenti sociali molte volte non succedono per caso. Anche se con analogie diverse nel 1922 con la marcia su Roma accadde la stessa cosa: il fascismo da movimento prese il potere con tutte le conseguenze che conosciamo…
Roberto Daghini
Come abbiamo già precedentemente detto le firme raccolte per il referendum che avete promosso sul lavoro art. 8 e 18. erano semplice propaganda infatti
EliminaLegge n. 352 del 1970: norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del popolo
all'articolo 31 si legge
31.Non può essere depositata richiesta di referendum nell’anno anteriore alla scadenza di una delle due Camere e nei sei mesi successivi alla data di convocazione dei comizi elettorali per l’elezione di una delle Camere medesime.
Noi siamo cittadini non vogliamo voti ma cambiare il paese, chiunque faccia qualcosa a favore del sogno di di vivere in un paese giusto noi lo aiutiamo come e quanto possiamo, gli altri vadano cortesemente a casa.
cordiali saluti
Alessio Biagiotti