PISTOIA. L’assemblea degli iscritti e dei simpatizzanti di
Sinistra Ecologia Libertà di Pistoia, riunita il 28 Febbraio e il 2 Marzo, ha
valutato i risultati delle elezioni, provato a svolgere una prima analisi del
voto e individuato alcune proposte per il breve e medio termine che verranno
inoltrate alla Direzione Nazionale.
Il risultato della coalizione
Italia Bene Comune rappresenta, al di là dei numeri, una sconfitta politica e
culturale in quanto Berlusconi e il berlusconismo rimangono un punto di
riferimento che evidenzia il degrado morale di una parte del nostro Paese e
Beppe Grillo è riuscito a portare al successo le liste 5 stelle, premiate da un
voto popolare di protesta e di rabbia (accumulata in diversi anni e più che
giustificata dal degrado di tanta parte dei partiti e degli eletti nelle
Istituzioni democratiche):
in quel voto c’è sicuramente una possente richiesta
e speranza di cambiamento, ma non è chiaro se Beppe Grillo e gli eletti del M5S
vorranno contribuire a realizzarlo, oppure se vorranno provocare nuove elezioni
impedendo la formazione di un governo progressista.
Il risultato di Sinistra Ecologia
Libertà è al di sotto delle aspettative: l’auspicato rientro in parlamento
avviene principalmente a causa di una legge elettorale assurda, senza riuscire
ad intercettare massicciamente il voto di quel popolo della Sinistra Plurale
che nel recente passato è stato decisivo nella vittoria dei referendum del
giugno 2011 e nelle elezioni successive in alcune importanti città.
Passando alle indicazioni per il
futuro, un immediato ritorno alle urne non è possibile senza aver eletto prima
il Presidente della Repubblica. La coalizione Italia Bene Comune è, anche se di
poco, maggioritaria nel Paese e nelle Istituzioni e ha l’onere del primo passo.
A tale proposito riteniamo ogni idea di partecipazione a governi di larghe
intese come suicida e abbiamo fiducia che la dirigenza nazionale di Sel
condivida questa valutazione; al tempo stesso, riteniamo che se il Pd
intraprendesse questa strada in solitudine metterebbe in crisi l’alleanza con
Sel.
Al contrario, riteniamo
necessario che Italia Bene Comune formuli una proposta convincente in sede
parlamentare al M5S, anche sulla base dei contenuti del programma elettorale di
SEL e delle proposte della campagna Sbilanciamoci per un’altra finanza pubblica
(una politica di rigore va attuata con giustizia sociale e tramite la
ridefinizione delle priorità nella destinazione della spesa pubblica).
I temi di questo confronto
possono essere individuati nelle misure per alleviare il disagio sociale di una
grandissima parte delle popolazione: aumentando le risorse finanziare a
disposizione dei Comuni per Welfare e per gli investimenti a cominciare dalla
difesa e messa in sicurezza del territorio, ripubblicizzazione della gestione
dei servizi idrici e risorse finanziarie per modernizzare gli acquedotti, le
fognature ed i servizi idrici connessi, reddito minimo garantito, lotta al
precariato, cambiamento della controriforma pensionistica di Monti/Fornero,
taglio della spesa militare e delle grandi opere inutili o comunque non
prioritarie, lotta alla corruzione, legge sul conflitto di interessi, nuova
legge elettorale, riduzione degli emolumenti e più in generale dei costi della
politica, lotta ai privilegi, proposte per un nuovo e più efficiente assetto
parlamentare.
[comunicato
sel pt]
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[Martedì 5 marzo 2013 | 17:45 - © Quarrata/news]
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