di FELICE DE MATTEIS
La Commissione ospedaliera (in)permanente
sbaglia Lorenzo Pacini con Filippo Pacini di Pistoia
SAN
MARCELLO-MONTAGNA.
Gentili Amici di Quarrata/news, siamo in attesa di poter pubblicare “le ballate”
di soldi che gli amministrativi dell’Usl 3 di Pistoia hanno percepito nel 2011,
assieme a quelli di alcuni – un tempo chiamati primari – che oggi
vengono definiti dirigenti. Si comprenderà il perché trovi giusto
accoglimento il principio della spending review ovvero del risparmio, che
sta uccidendo anche l’Ospedale Lorenzo Pacini.
Per
permettere a questi signori di riempirsi la pancia con stipendi da cento/duecentomila
euri ed oltre l’anno? Forse è una buona giustificazione.
Nell’attesa
non possiamo fare a meno, ritornando sull’Ospedale – quasi fu – L. Pacini di
San Marcello Pistoiese, di osservare che quella Commissione, che doveva essere
permanente, ha concluso i sui lavori ed è quindi diventata transitoria così
come l’Ospedale è diventato F. Pacini e non Lorenzo Pacini.
F.
Pacini come Filippo Pacini, una via pistoiese che dal vecchio Ceppo conduce
verso il centro? È lì adesso l’Ospedale di San Marcello?
Gentile
Sonnj Paccagnini, tutto il lavoro svolto a supporto dei Sindaci etc. ha
prodotto… il cambiamento di nome e basta?
Meglio,
molto meglio che il lavoro della sua commissione permanente/transeunte sia
terminato, come deciso nella vostra lettera.
Di
questo passo da Lorenzo Pacini a F(ilippo) Pacini ci si potrebbe attendere
anche che la Chirurgia divenisse Macelleria e l’ortopedia, birreria-paninoteca.
È
decisamente meglio che abbiate terminato il vostro angoscioso (per voi) e
angosciante (per noi) percorso.
Tutti
a casa, recitava un famoso film (ma anche Grillo).
Voi
di sicuro, che non sapete neppure cosa firmate!
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[Martedì 5 marzo 2013 | 18:14 - © Quarrata/news]
Parlare di comiche è poco.
RispondiEliminaAlla Dynamo Camp il 17 Febbraio di fronte a 300 persone è stato detto da eminenti politici che questa commissione aveva il compito di analizzare, valutare e fare proposte sul rilancio e la valorizzazione dell’ospedale Pacini e di continuare con un incarico “permanente” il suo lavoro per controllare che quanto stabilito, venisse effettivamente fatto.
Non è più così, la commissione di fatto si scioglie, la sua “estinzione” non si capisce bene, se è una loro unilaterale iniziativa o per decisione di altri e, chi di altri, se non chi l’aveva dato l’incarico!
C’è consapevolezza tra i sindaci, nella Direzione ASL e tra i responsabili in Regione Toscana di questa assurda situazione? Nessuno parla ed esce allo scoperto perché tutto è già stato deciso con largo anticipo, tenuto in gran segreto e adesso nessuno è disponibile a prendersi le colpe di questa scellerata e assurda decisione.
Perché il presidente UNCEM Oreste Giurlani, in più sedi ho sostenuto con forza che questa riorganizzazione non va bene e toglie essenziali servizi e sicurezza alle popolazioni montane, favorendo una forte migrazione, oltre a quella già in atto per la carenza di occupazione e va tutta rivista, a condizioni che i sindaci non si assumano loro la responsabilità di queste assurde scelte.
Questa diversa posizione tra chi parla con questa chiarezza e chi amministra il territorio ma non parla, va chiarita e quanto prima.
E le associazioni del volontariato perché non sono compatte in questa lotta, solo una mi sembra sia scesa e con decisione in campo.
E le altre?
I responsabili e i loro associati sono muti come i politici, o forse lo devono essere perché con la politica hanno dei vincoli che non li fa essere liberi nelle scelte.
Quanto sta succedendo ha dell’assurdo.
Le Associazioni che non si sono ancora espresse, hanno il dovere di riunire gli associati e mettere a votazione un solo punto, se condividere o no le richieste dei cittadini e dell’Associazione Zeno Colò e comportarsi di conseguenza, nel rispetto delle scelte della maggioranza, che sicuramente se presi singolarmente gli associati, l’appoggiano tutti.
Ma questi nostri amministratori, sono consapevoli dell’attuale DISAGIO SOCIALE che si sta vivendo sulla Montagna Pistoiese? Se non l’hanno ancora percepito, non sono all’altezza dell’incarico che ricoprono e vanno commissariati. I cittadini, con le ultime iniziative, l’hanno già fatto.