Nuova accusa del Comitato
antinceneritorista ad Asl 3 e Arpat
MONTALE-PIANA. Il Comitato, suo malgrado è costretto a prendere atto che
dalla redazione del documento congiunto fra Asl 3 e Arpat, sull’annosa
questione delle polveri sottili presenti nell’aria del territorio di Agliana,
Montale e Montemurlo, niente è ancora accaduto.
La nota congiunta fu emanata il 27 febbraio
2012, dopo una riunione tenuta nell’ufficio del Sindaco Scatragli e in
particolare nelle sue conclusioni, testualmente affermava:
“...questa verifica (sul
contributo apportato dall’inceneritore agli incredibili livelli di Pm10 – ndr) è oggetto di ulteriori approfondimenti e
analisi di dettaglio. ... omissis...
La Regione Toscana ha recentemente dimostrato interesse a supportare questo
studio da parte di Arpat, quindi potrà essere a breve congiuntamente impostato
un primo programma di lavoro da svilupparsi a partire dalle prossime settimane”.
Orbene, un anno è trascorso ma al
Comitato non è pervenuta nessuna notizia d’attività d’indagine, né – tantomeno
– su eventuali risultati. Niente sembra sia stato fatto dagli organi di
controllo, nemmeno lo studio del “bioaccumulo dei licheni”, che pure è indagine
utile e nel contempo abbastanza semplice da svolgere.
Neppure ci consola e ci soddisfa la
notizia secondo cui a breve dovrebbe essere installata una centralina per la
misurazione delle polveri ultrafini (Pm< 2,5), tale centralina infatti potrà
dare informazioni solo di tipo “quantitativo” ma non servirà certo ad una
definizione “qualitativa” delle polveri, che invece potrebbe darci sicure
informazioni circa la fonte di emissione responsabile.
Invece di ottemperare agli impegni
presi, i soggetti che avevano tali compiti hanno pensato bene di risolvere la
questione con una ennesima Ordinanza beffa:
per la precisione la seconda emanata dal Sindaco Scatragli (la prima era del 2 gennaio scorso), che dispone la
riduzione del funzionamento degli impianti di riscaldamento, la riduzione delle
temperature all’interno delle abitazioni, il divieto di combustione di residui
vegetali… tutte misure queste dimostratesi inutili e assolutamente incapaci ad
ostacolare il progressivo e vertiginoso aumento delle polveri fini nell’aria,
tanto che ad oggi (a 60 giorni dall’inizio dell’anno) sono stati ben 22 i
giorni che hanno visto il superamento del limite consentito.
Il Comitato con questa nota denuncia l’immobilismo
delle autorità sanitarie e di controllo e l’inerzia delle Amministrazioni che
restano indifferenti alla minaccia che colpisce la cittadinanza inerme, in una
battuta “cornuta e mazziata”.
[comunicato
chiusura inceneritore montale]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 5 marzo 2013 | 17:12 - © Quarrata/news]
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