sabato 9 marzo 2013

LA PORRETTANA È IGNORATA DALLE ISTITUZIONI: E PISTOIA FA LA BELLA ADDORMENTATA


di Olga Valenta [*]

PISTOIA. Sabato 2 marzo ha avuto luogo la manifestazione “Alla scoperta della Porrettana” in occasione della “Giornata nazionale delle Ferrovie Dimenticate”, organizzata dal Touring Club Italiano / Club del Territorio di Bologna e dal Club Alpino Italiano / Sezione Alto Appennino Bolognese, con la collaborazione delle Proloco Castagno, Piteccio e San Mommè, del Comitato “Viva la Porrettana Viva”, del Gruppo Fermodellistico Pistoiese e del corpo consolare del Touring Club Italiano di Pistoia.

La camminata lungo il tratto Castagno-Piteccio-Corbezzi ha avuto molto successo. Una novantina di persone, provenienti in buona parte dall’area bolognese, accompagnate dal Console del Touring Club Italiano di Bologna Sergio Ferroni e da volontari del Cai, hanno potuto ammirare quest’opera eccezionale di ingegneria, patrimonio culturale e storico dell’Appennino tosco-emiliano. Probabilmente ci sarebbe stata una affluenza maggiore se ci fossero stati più treni! La passeggiata ci ha portato attraverso il bosco e piccoli borghi dalla stazione di Castagno a quella di Corbezzi, passando da quella di Piteccio.
A Piteccio, con fermata straordinaria, è arrivato con il treno delle 12.22 il Console del Touring Club Italiano di Pistoia Dott. Gianluca Chelucci.
Viene spontaneo notare che, se il treno ha potuto fermare senza particolari problemi a Piteccio sabato scorso, probabilmente vi potrebbe fermare sempre.
A proposito di Piteccio, va inoltre ricordata la presenza del “museo della ferrovia” allestito nei locali della stazione dal Gruppo Fermodellistico Pistoiese: una risorsa turistica importante che tuttavia è fortemente penalizzata dal fatto che, per effetto del progressivo smantellamento del servizio da parte di Trenitalia, ormai da qualche anno alla stazione di Piteccio i treni non fermano più.
Con rammarico ho appreso che l’invito a partecipare all’organizzazione dell’evento non ha avuto nemmeno una risposta da parte delle autorità pistoiesi.
Eppure, il “Trammino di Pisa” ed altre iniziative in Toscana, in occasione della Giornata delle ferrovie dimenticate, hanno avuto il patrocinio di Comuni e Province!
E pensare che sono state fatte tante promesse dalle istituzioni pistoiesi per sostenere la Porrettana.
Si parla sempre tanto della salvaguardia del territorio, della rivalutazione della montagna che si sta spopolando, di trovare nuove modalità per un turismo lento e sostenibile e che cosa si fa? Si dismette la Porrettana! Vero gioiello di architettura industriale che molti ci invidiano.
Oggi Pistoia Futura si pone come “cabina di regia” di percorsi di programmazione strategica per lo sviluppo socio-economico del territorio provinciale (vedi: www.pistoiafutura.it).
Perché non potenziare quello che già esiste, invece di fare progetti megagalattici senza prevedere la destinazione finale (es. la “Cattedrale” della ex Breda)?
Al recente corso di formazione “Intelligent tourism” promosso da Confcommercio e dalla Provincia di Pistoia, al quale ho partecipato in qualità di guida turistica e ambientale come rappresentante del Centro Guide Pistoia, la Dott. Beatrice Villari del Politecnico di Milano ci ha parlato del Treno dei sapori di Trenord; in altre occasioni abbiamo potuto sentire di altre ferrovie “rivitalizzate”: Malles-Merano, la Franciacorta e altre ancora. Ferrovie particolari che servono i locali ma che hanno fatto anche crescere in forma esponenziale il flusso turistico. Altre regioni e altre nazioni se ne fanno un vanto: i treni panoramici in Svizzera, le Chemin de Fer de Provence ecc.
La Porrettana è una risorsa del territorio.
L’anno scorso è stata presentata (o giace ancora in qualche cassetto?) la domanda affinché sia riconosciuta dall’Unesco. Ma vogliamo far riconoscere come patrimonio dell’umanità un morto?
La Porrettana sarebbe un investimento per la provincia di Pistoia.
Ovviamente da parte delle istituzioni locali ci si dovrebbe adoperare concretamente affinché i treni fermino… Non soltanto in situazioni eccezionali (come in occasione dei vari “trenini dei mercatini”) ma tutti i giorni, con “treni ordinari”.
Non c’è sempre bisogno di grandi eventi, basterebbe organizzare regolarmente delle escursioni, praticamente a costo zero, come quella di sabato 2 marzo.
Ne potrebbero usufruire le scuole, per far conoscere e valorizzare un aspetto del territorio, per fare davvero turismo sostenibile.
Pistoia possiede un patrimonio ferroviario con la Breda e i treni storici.
Da qualche anno si parla di un museo ad hoc, ma come procede il progetto?
La crisi finanziaria è un bell’alibi, è questione di volontà e di progettazione.
Per quanto tempo ancora Pistoia sarà “la bella addormentata”?
  
[*] – Guida turistica

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 9 marzo 2013 | 18:22 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. da condividere al 100%. Le Istituzioni pistoiesi e regionali non intendono valorizzare la ferrovia Porrettana: che si vergognino!

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