di LORENZO CRISTOFANI
Le ondivaghe dichiarazioni dell’architetto
Iori – L’esistenza intermittente di un canale che ora c’è e ora no – Ripartiamo
da zero con i documenti
PISTOIA. La “Gora di San Bartolomeo” è stata ed è ancora uno degli
elementi più controversi, sia a livello giuridico, sia a livello tecnico, di
una vicenda che ha occupato a lungo le cronache locali, quella del parcheggio
sotterraneo.
Oggi iniziamo a fare quella chiarezza
che spesso è mancata in merito a questo antico canale ma che riteniamo doverosa
a prescindere dalla perdurante incertezza e ambiguità che regna nell’informazione
di questa città.
Nei primi anni Settanta la professoressa
Lucia Gai ritrovò, in una porzione dell’edificio di San Mercuriale, dismessa la
funzione scolastica e assegnato al Gruppo di Ricerche storiche e Archeologiche,
poi I.R.S.A., una serie di supporti cartacei dell’Ufficio Tecnico sulle gore di
Pistoia. Attualmente il tutto si trova nella Biblioteca Forteguerriana [*] e le
immagini 3-4-5 che potete osservare fanno appunto parte di quella raccolta. Le
altre, 6 e 7, provengono dall’Archivio di Stato, che conserva la documentazione
dell’Ufficio Fiumi e Strade, istituito
alla metà del 500 per la gestione e
manutenzione dell’infrastruttura idrica del periodo: le gore stesse.
Regolarmente si svolgevano, da quel periodo in poi, le proverbiali visite alle gore, le ricognizioni cioè
per controllare eventuali abusi nel prelievo idrico e lo stato di salute dell’infrastruttura,
accompagnate da minuziose relazioni. In Forteguerriana è conservata quella del
1835 svolta dall’ingegnere idraulico F. Guasti e nella relazione viene
descritta, oltre alle altre, la Gora di Scornio (foto 3-4-5 ) che s’introduce prima nell’orto aperto e poi
nell’orto murato di San Bartolomeo e in questo ultimo si riunisce alla gora di
gora, come abbiamo detto superiormente … [cit.].
Nelle foto 6 e 7 è mostrata chiaramente
la Gora di Gora – proveniente dall’attuale Via del Bottaccio – e il punto d’incontro con quella di Scornio. Si nota
addirittura che alla confluenza dei due canali esisteva il frantoio dei monaci
e abbiamo testimonianze orali dirette del bottaccio dove, fino agli inizi del
Novecento, venivano addirittura pescate le anguille!
Quindi, storicamente, la Gora di
Scornio, oggi ribattezzata “di San Bartolomeo” esisteva eccome; e le raffinate
cartografie ne rappresentano una testimonianza emozionante e sublime, se
confrontiamo il verde in città di allora con l’attuale deficit di spazi all’aperto
di ora.
Nel 2008 la Provincia di Pistoia e il
Consorzio di Bonifica Ombrone Pistoiese Bisenzio realizzano una pubblicazione Le Gore di Pistoia, sottotitolata, fate
attenzione, Un patrimonio da salvare. L’autore,
architetto Gianluca Iori, scrive di aver svolto la ricerca dopo aver vinto per
titoli un bando nazionale che finanziava lo studio sistematico delle Gore
Pistoiesi.
A pagina 50 di suddetto libro si legge
che la Gora di Scornio – insieme ad altre – è Demaniale. Alle pagine 69 e 118
si precisa poi che con l’Ottocento si
chiude la vertenza secolare sulla proprietà delle gore […] classando le gore come Bene Demaniale. La
legge sulle opere pubbliche del 20 marzo 1865 […] trasferì le competenze delle
gore ai Consorzi delle opere idrauliche del 1937; quelle pistoiesi confluirono
in un unico consorzio idraulico di III categoria del torrente Ombrone e
affluenti.
In altre parole questo architetto non
scrive niente di diverso da quanto dirà poi nel Focus Group del 30 novembre 2011,
il cui verbale, trascritto dal dottor Angelo Ferrario, è agli atti: che cioè l’area,
dove si ipotizzava il parcheggio, è interessata da una gora demaniale
sotterranea.
Non a caso il 24 novembre 2011, a firma
del direttore della Filiale Toscana e Umbria dell’Agenzia del Demanio, ingegner
Stefano Lombardi, viene comunicato al Comune, alla Provincia e alla Parrocchia
di San Bartolomeo quanto segue: «analizzata
la documentazione tecnica integrativa fatta pervenire, anche se l’area in
oggetto non risulta correttamente individuata al Catasto Terreni, questa
Agenzia ritiene che essa appartenga al Demanio Pubblico dello Stato».
La stessa Agenzia però, pendente il
giudizio, ha tuttavia mutato improvvisamente opinione. Con un nota del 23
aprile 2013, difatti, lo stesso direttore, esaminata la documentazione tecnica
redatta dall’architetto Gianluca Iori, ha rilevato che «l’ex canale di
derivazione in oggetto, dismesso ed interrato sin dal 1866, non ha mai
rivestito carattere pubblico, né mai risulta essere stato catastalmente
intestato al Demanio Pubblico dello Stato [**]». Sennonché il video (vedi qui)
e le immagini (vedi qui)
relative a quella che pare proprio, anche se non perfettamente corrispondente
alla cartografia dell’ingegner Guasti di quasi due secoli fa, la gora di
Scornio, e le riflessioni che abbiamo postato sul blog, pongono due questioni
fondamentali.
La prima sulla proprietà giuridica
della gora: perché proprio ora a pochi mesi dal giudizio del Tar lo Iori
smentisce completamente se stesso e quanto da lui detto in precedenza? Perché
non aveva scritto quelle cose sul libro finanziato con i soldi pubblici della
Provincia e del Consorzio Ombrone? Quanto può essere credibile il Demanio che
in nemmeno due anni stravolge la propria posizione?
Il secondo aspetto è relativo alla
funzione attuale della gora, che non è certo quella irrigua. Abbiamo
documentato però che l’acqua fluisce copiosa durante tutto l’anno, ma
soprattutto è evidente che si tratta anche di reflui fognari o misti: un
aspetto squisitamente di competenza di Publiacqua, interessata
istituzionalmente alla mappatura (e gestione) delle fogne del centro, ma
esclusa delle conferenze dei servizi relative al parcheggio.
Un quadro che implica necessariamente
dei risvolti amministrativi, forse erariali se non addirittura di altro tipo…
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[*] – Desidero
ringraziare vivamente tutto il personale della Biblioteca Forteguerriana per la
cortese disponibilità e gentilezza mostrate durante la ricerca delle fonti.
[**] – Vedi
http://met.provincia.fi.it/news.aspx?n=147617.
© - Lorenzo Cristofani - Quarrata/news
2013 – http://quarratanews.blogspot.it/
Obbligo di citare la fonte in caso di
scaricamento e riproduzione dell’immagine
- martedì 10 settembre 2013.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 10 settembre 2013 | 09:49 - © Quarrata/news]
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