di ALESSANDRO ROMITI
e EDOARDO BIANCHINI
Il ‘buon nome’ di una istituzione si
tutela con la trasparenza e con la correttezza dei suoi vertici – Pareri legali?
Quello sul benservito ai Mangoni è costato 500mila € di spese tribunalizie e di
soccombenza a danno dei cittadini di Agliana – L’incredibile storia dell’Ing. Ortu
AGLIANA. Mercoledì prossimo il geometra Corrado Artioli,
Presidentissimo della pluridiscussa e plurichiacchierata Misericordia di
Agliana, ha indetto una assemblea straordinaria dei soci con un ordine del
giorno che, al terzo punto, mostra il vero intento di questo ex-direttore di
banca oggi diventato dominus et deus (padrone e signore) di un triregno
(Misericordia, Fondazione, Unimise srl) sul cui trono s’è piazzato a sedere ma
solo dopo essersi data una spalmata su super attak “on the back”.
Il terzo punto – che poi è l’occhio e
il fuoco di tutta la questione – dice testualmente: «Tutela immagine della Misericordia di Agliana – parere».
Cosa sembra indicare questa formulazione?
Forse l’intenzione di Artioli – a quanto pare – di scagliare, come un Dio del
Vecchio Testamento (che molto probabilmente il geometra non ha mai letto),
tuoni, fulmini e saette in ogni direzione.
Ma su chi, in buona sostanza?
Su chi ha osato mettere in dubbio il suo
personale dominio nei cieli, chiedendogli pubblica ragione del casino amministrativo
e finanziario che Artioli combinò quando, preso da eroici furori,
congedò in malo modo i Mangoni (ingegnere e architetto), e dette l’appalto
della nuova sede della Misericordia di Agliana alla Cmsa e al suo (della Cmsa)
ingegnere, Giovanni Ortu, il quale – come questo blog ha avuto il coraggio di
mostrare, in mezzo ai fischi di tutti i sostenitori di Dio – firmò i
progetti-Mangoni col proprio nome e li presentò come suoi: e questo, aglianesi
di Agliana e soci fedeli di Artioli, non lo diciamo noi di Quarrata/news,
l’ha detto il Tribunale di Pistoia, con sentenze, ordinanze, precetti tutti
esecutivi e definitivi, grazie ai quali – e lo ripetiamo con tutta la forza del
caso e dell’evidenza – il Presidentissimo geometra Artioli, ex-direttore di
banca e dominus et deus della Misericordia, fece perdere alla
Misericordia di Agliana (e cioè a tutti i suoi cittadini e potenziali assistiti)
almeno 500mila €, vale a dire 1 miliardo, cioè mille milioni delle vecchie
lire: lui, proprio lui, il gran maestro della teoria e tecnica bancaria.
«Tutela immagine della Misericordia di
Agliana – parere» dice il terzo punto all’ordine del giorno. Cioè, a
occhio e croce:
- il geometra Artioli s’è fatto fare un parere per querelar qualcuno e difendere il buon nome della Misericordia;
- il geometra Artioli ha intenzione di chiedere all’assemblea – con la sua strafumosa retorica da ex-direttore di banca – di essere autorizzato a chiedere un parere legale.
In ambedue i casi, vogliamo ricordare
due o tre aspetti interessanti e che investono, direttamente l’assemblea
stessa:
- anche quando iniziò l’infausto (per lui) contenzioso con i Mangoni, il geometra Artioli, ex-direttore di banca, si dotò di illustri pareri di avvocati che lo spinsero a prendere la via (fallimentare) del Tribunale a costo 500mila euro;
- anche oggi torna alla carica con i soci che, se avalleranno la sua proposta, si renderanno corresponsabili, in solido, d’ogni bene: ma anche, e soprattutto, d’ogni male che dovesse nascerne.
Dice, il Presidente geometra Artioli
ex-direttore di Banca, che lui vuole tutelare il buon nome della Misericordia:
ma il buon nome di una istituzione si tutela attraverso la trasparenza e la
correttezza della dirigenza, e non certo con il comportamento di chi – come lui
– ha mandato i bilanci a Benedetto XVI, ma li ha negati alla pubblicità, poi
riconosciutaci dalla Provincia di Pistoia, che ce ne ha data legittimamente copia
per gli interessi indiscutibili della loro conoscenza, dell’informazione e
della libera critica ex art. 21 della Costituzione – che evidentemente
ad Artioli fa ombra.
A nostro modesto (ma, ci sia consentito,
saggio) parere, i soci della Misericordia meglio farebbero, mercoledì 11
prossimo, anziché ascoltare un Presidente che ha tutta l’aria di un rissoso
vendicativo, se esperissero una class action per chiedere indietro i
500mila euro fumati alla Misericordia stessa grazie ad antichi, improvvidi pareri
legali che, come tutti i pareri, secondo quanto dice il proverbio
delle nostre parti… sono – come i se e i ma – il “patrimonio dei bischeri”.
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
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[Lunedì 9 settembre 2013 | 10:43 - © Quarrata/news]
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