di LUIGI SCARDIGLI
È il titolo della mostra-esposizione nelle Sale affrescate
del Comun
PISTOIA. Ernesto Franchi, Mauro Grifoni e Floriano Musolesi. Sono
loro i tre collezionisti di biciclette d’epoca grazie ai quali l’Assessorato
alla cultura di Pistoia – ideata da Iginia Bartoletti e allestita da Michela
Bacci –, ha potuto allestire la mostra-esposizione di biciclette d’epoca dal
titolo, sin troppo veritiero, Quando si
lavorava in bicicletta.
Sono ventuno le due ruote che i tre
privati – che conservano gelosamente nei propri musei casalinghi – hanno
gentilmente concesso a Pistoia, soprattutto in vista dei Mondiali di ciclismo
che tra breve occuperanno strade e commenti. Sono biciclette-laboratorio, sulle
quali trovavano necessariamente spazio piani per ospitare gli arnesi dei
ciabattini come quelli degli arrotini, forbici, pettini e specchi dei barbieri,
le ceste con le quali i fornai, dopo averli preparati, trasportavano pane e
focaccia e tutto quello che contraddistingueva alcuni mestieri negli anni 50, 60
e fino ai 70.
Mestieri ad impatto ambientale zero e
fatica incalcolabile naturalmente dimenticati e spesso e volentieri cancellati,
tanto che per alcuni giovani visitatori non si è trattato di spolverare la
memoria, ma di fare delle vere e proprie scoperte.
La mostra resterà aperta al pubblico
fino al 30 settembre, proprio quando sarà allestito l’ultimo podio delle otto
competizioni che si consumeranno sulle strade della nostra provincia e quelle
di Lucca e Firenze, un tempo, ma non moltissimo, invase da arrotini e fornai ai
quali nessuno asfaltò né strade, né futuro.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli.
[Domenica 8 settembre 2013 | 20:06 - © Quarrata/news]
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