di LUIGI SCARDIGLI
Chiara Caleo e Marco Melia, una coppia di
educatori-teatranti-artigiani, hanno lasciato il caos della metropoli per proporre
da noi i loro spettacoli
PISTOIA. Il prossimo 12 ottobre, nel pomeriggio, al teatro Melos, ci sarà il primo dei sette
spettacoli della rassegna Teatro di
figura, ideato e realizzato dalla compagnia T.E.A., che altro non è che la
coppia, sul palco e nella vita privata, formata da Chiara Caleo e Marco Melia.
«Abbiamo fatto delle valutazioni di ordine sopravvivenziale –
raccontano Chiara e Marco nella chiacchierata fatta nel pomeriggio –: dovevano
per forza di cose lasciarci alle spalle il caos di Roma, per andare a piantar
tenda, anzi, teatrino, in una città che fosse piccola, ma non troppo, verso
nord, ma senza esagerare. Ogni mappa ideale e tipica ci indicava due realtà:
Reggio Emilia e Pistoia, il fior fiore dell’infanzia. Il clima della bassa
padana ci ha un po’ spaventato e allora, non ci è restato altro che prendere la
nostra baracca e i nostri burattini e puntare verso Pistoia. L’accoglienza,
artistica e quotidiana, è stata gradevole: la gente, le mille opportunità
artistiche, l’Atp, il Moderno di Agliana e dopo un rodaggio urbano abbiamo
deciso che fosse giunto il momento di ritessere le fila della nostra
comunicazione, che altro non è, poi, che il nostro lavoro».
Marco è un educatore-burattinaio;
Chiara, una teatrante, artigiana e antropologa. Le loro esperienze e il loro
amore han messo in piedi l’associazione TEA
(teatro educativa animazione) e a partire dalla metà di ottobre metterà in
scena i suoi spettacoli: sette appuntamenti, con cadenza mensile, che
accompagneranno i bimbi e i loro genitori in questo viaggio immaginifico, ma
reale, fino ad aprile, una doppia seduta artistica che si consumerà,
puntualmente, il sabato e la domenica: la prima a Pistoia, la seconda ad
Agliana.
«Mi preme esaltare un concetto del nostro teatro – tiene a
sottolineare Marco –: non è quel carosello di colori e giochi per bambini parcheggiati, ma un’esperienza e un
esperimento, tra l’altro rodato, di perfetta interazione; usiamo varie tecniche
espressive, che vanno dai burattini alle marionette passando attraverso la
narrazione, tre forme espressive del teatro dei più piccoli abitualmente prese
singolarmente. Noi abbiamo deciso di mettere queste tre branche dello
spettacolo in relazione tra loro e alla luce dei successi raccolti fino ad ora,
siamo convinti che la formula incontrerà i necessari gradimenti anche qui a
Pistoia».
«Abbiamo fatto in modo e maniera che le nostre
rappresentazioni – aggiunge Chiara – non coincidessero con il cartellone del
Manzoni, perché siamo profondamente convinti che l’espressione artistica abbia
un angolo di azione totale, 360 gradi nei quali e attorno ai quali è doveroso e
formativo dare libertà di pensiero, azione e studio».
La durata degli spettacoli si aggirerà
attorno ai 45 minuti e il prezzo del biglietto, tanto al Melos di Pistoia,
quanto al Moderno di Agliana, sarà di 5 euro. Una serie di spettacoli che Chiara
e Marco vorrebbero compatibilmente con gli impegni già presi esportare anche in
altre simili realtà urbane limitrofe.
«Sono spettacoli molto diversi l’uno dall’altro – conclude
Marco –: il filo conduttore è quella sottilissima linea di confine che separa i
piccoli dagli adulti, quell’anello di congiunzione che serve agli uni e agli
altri per crescere e per continuare a sorridere, in una sorta di circolo
meravigliosamente vizioso».
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli.
[Martedì 10 settembre 2013 | 15:47 - © Quarrata/news]
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