lunedì 12 novembre 2012

COMUN(I)ONE E LIBERA[A]ZIONE


«Con Giampiero, caso strano, l’Abetone è già emiliano»

ABETONE-MONTAGNA. Stamattina sulla Nazione si legge: «ci prestiamo di buon grado all’Unione dei comuni con i nostri colleghi toscani».
Sono parole di Giampiero Danti, Sindaco di Abetone, che compaiono in un pezzo di Davide Costa. Danti parla anche delle ‘affinità elettive’, sue e dei suoi concittadini, con gli emiliani da Pievepelago in là.

All’improvviso nelle sue parole ravviso un tono che più di 30 anni fa sentii nella voce della proprietaria dell’albergo Goldenes Kreuz (Croce d’oro) di Bressanone (ma là Brixen).
Mi disse, in un italiano un po’ tedesco (o in un tedesco un po’ italiano, se preferite): «Tica ai rakazzi ti komportarsi pene in kamera e ti non rompere niente, perké kwi – e lo sottolineò – non è kome ta foi in Italien».
Bressanone (Brixen), per chi non ricorda la geografia, è in provincia di Bolzano (Bozen).
Ripassate mentalmente le parole «i nostri colleghi toscani» di Danti.
Non vi pare di sentir parlare più un emiliano che non un toscano…?
E allora mettiamola in satira:

Stop al Comune Unico
e accordo sull’Unione.
Ahimè, ve le comunico:
ci perde il Dynamone.

Siamo al conflitto punico:
legion contro legione.
Ma adesso vi scomunico
per troppa confusione!

Saluti a Danti e ai suoi «colleghi toscani».
e.b. blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 12 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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