di LUIGI SCARDIGLI
Presidio permanente di un gruppo di cittadini in piazza
Mazzini – Domani, venerdì, corteo fino ad Equitalia
PISTOIA. Beppe Grillo se la gode. Ma parecchio, eh. La macchina
degli indignati pare essersi accesa veramente, infatti, e anche a Pistoia (e ce
ne vuole, eh, in questa città di narcotizzati), che da ieri vanta il suo
presidio permanente, in piazza Mazzini. Sotto una tendina di plastica, buona a
farsi notare, non certo a riparare, abbiamo avvicinato alcuni volontari del
dissenso, quelli che si stanno dando i turni, da ieri, per esserci, dalle 9
alle 19, tutti i giorni, fino a venerdì, a gridare a chiunque che di questo
passo, la gente normale, che è la stragrande maggioranza della comunità, poi,
fatta di madri, padri, figli, studenti, ammalati, lavoratori, non può più
andare avanti.
«Occorre che ci si riprenda la vita – dice uno di loro –, che
ci si possa permettere ancora il lusso di sognare. Così non è possibile. Sono
finiti i tempi delle promesse: è arrivato quello dei fatti».
Con questi grillini – l’apparentamento lo facciamo noi, ma questo aggettivo
ormai contempla e comprende tutti quelli che non ne possono più e non sanno a
chi delegare la loro irrequietezza – buona parte della città pare aver
solidarizzato.
Nel centro della piazza, questi indignados, hanno issato una gigantesca bandiera tricolore e
intorno una serie di striscioni: non c’è alcuna istigazione a delinquere, né a
sabotare. C’è il desiderio di provare a fermare questa deriva e a
rimpossessarsi di quello che appartiene loro, che è anche nostro. Stanno
chiedendo a tutti quelli che si sentono derisi, umiliati, usati e raggirati di
farsi sentire. Con loro.
«Venerdì faremo un corteo, dalle 10 alle 12 – aggiunge un’altra
spontanea-militante che sotto lo stand sta battendo i denti dal freddo-;
abbiamo idea di arrivare fino sotto la sede di Equitalia. Sarà una sfilata
pacifista, che la Questura ha autorizzato; sarà un corteo pieno di gente che
vuol far sapere a tutti, ma proprio a tutti, che il diritto a sopravvivere con
dignità non ce lo vogliamo fare più rubare. E ce lo vogliamo riprendere».
Proprio ieri, il leader del movimento 5
stelle ha inviato una lettera ai vertici della Benemerita e della Questura
invitando carabinieri ed agenti ad unirsi al popolo dei forconi lasciando soli i politici. Si è già parlato di
colpo di Stato, dimenticando, che il colpo di Stato, ma quello vero, è già in
atto, da molti anni!
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Foto di Luigi Scardigli.
[Giovedì 12 dicembre 2013 | 08:29 - © Quarrata/news]
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