giovedì 26 dicembre 2013

PISTOIA, L’ANIMA DEL LUOGO. IL VOLUME E LA MOSTRA DELLA FONDAZIONE BANCHE DI PISTOIA E VIGNOLE-MONTAGNA PISTOIESE


di LORENZO CRISTOFANI

PISTOIA. Sabato 21 dicembre, dalle 16 in poi, nella Sala Maggiore del Palazzo Comunale, si è tenuta la cerimonia di presentazione del settimo volume della collana di studi storici del Novecento della Fondazione Banche di Pistoia e Vignole-Montagna Pistoiese e l’omonima mostra, ospitata nelle Sale Affrescate, sotto il loggiato del Comune, dal titolo Pistoia. L’anima del luogo. A 100 anni dalla “Mostra di Bianco e Nero”.
L’esposizione raccoglie opere provenienti da collezioni private e realizzate dai principali artisti dei primi cinquant’anni del secolo breve, molti dei quali ottennero importanti apprezzamenti e riconoscimenti a livello nazionale.

La Fondazione intende promuovere per davvero il patrimonio culturale del territorio, hanno evidenziato il presidente Franco Benesperi e la direttrice dell’Istituto di storia locale della Fondazione, Emanuela Galli, perché il territorio si nutra della propria storia e della memoria consapevole offerta anche ai giovani.
La Fondazione ha già pubblicato importanti volumi (vedere qui) sulla storia novecentesca e sulle trasformazioni economiche e sociali nel passaggio dalla civiltà agricola a quella urbana e industriale. Tutte le pubblicazioni si contraddistinguono anche per l’apparato iconografico e cercano di rispondere alla sempre più devitalizzante globalizzazione del presente.
Nel libro-catalogo e nella mostra si può leggere l’interpretazione della campagna, dei luoghi del vivere e del paesaggio rurale che i vari artisti hanno dato seguendo la loro personale poetica del linguaggio.
Nella copertina del libro, edito da Settegiorni Editore, è ripresa un’acquaforte di Francesco Chiappelli, appartenente al collezionista Mario Lucarelli, che insieme ad altri ha reso possibile l’allestimento della mostra. Si notano l’abside e la torre campanaria di San Bartolomeo, oltre quella che oggi è via dei Baroni; il punto d’osservazione è verosimilmente dall’Arcadia e inquadra perfettamente parte di quella cinta mistica che per secoli caratterizzò la città degli orti. Pare anche di notare la goricina di Candeglia, nell’acquaforte, attraversata da un ameno ponticello di servizio.
È la stessa che oggi, con funzione di fogna-canale, confina con il giardino della famiglia Carnicelli e di essa presto torneremo a parlare.
La mostra rimarrà fruibile fino al 2 febbraio 2014 e non si può nascondere che per i pistoiesi rappresenti, al pari del volume, un pregevole regalo.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Giovanni Landi.
[Giovedì 26 dicembre 2013 | 17:11 - © Quarrata/news]

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